Tra le tante righe che compongono il provvedimento della spending review compare anche il bloggo generalizzato delle assunzioni, delle promozioni e dei trattamenti in servizio. Una serie di decisioni che dovrebbero comportare la volontà di bloccare la crescita della spesa o dei posti occupati nelle dotazioni organiche, con iniziative che in alcune strutture di emanazioni pubblica dovrebbero contraddistinguersi per ingenti stop al ricambio generazionale.
Per esempio, una determinazione dell’Agenzia delle dogane dello scorso 5 luglio ha dovuto già prendere atto dell’obbligo ricadente sulle agenzie fiscali di ridurre le dotazioni organiche dirigenziali, con una contrazione del 20% di dirigenti in meno e del 10% del personale delle altre qualifiche in meno, come peraltro stabilito dal corpo principale della spending review.
Simile atteggiamento da parte di Linea Group Holding, struttura operativa costituita dalle società patrimoniali Cogeme, Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, e Scrp Crema, che ha stabilito di sospendere il rinnovo delle cariche del consiglio di amministrazione. Si tratta infatti di un gruppo di società partecipate che – come stabilito dal d.l. 95/2012 – dovranno verificare la sussistenza dei presupposti per rimanere in piedi e non essere liquidate, e successivamente rivedere i criteri di composizione della governance, visto che i membri del consiglio di amministrazione non potranno superare il numero di tre.
Complessivamente, appare piuttosto chiara e omogenea la necessità di verificare gli esuberi entro il mese di ottobre: una necessità che pertanto blocca e impedisce di fatto alle amministrazioni statali di modificare gli asseti degli organici con assunzioni e promozioni, per una situazione che dovrebbe protrarsi nel medio termine. Alcune società pubbliche avevano già predisposto piani per trattenere in servizio dirigenti e personale che hanno già maturato i requisiti del pensionamento: le novità degli ultimi mesi dovrebbero tuttavia modificare l’atteggiamento organizzativo delle stesse strutture.