Secondo quanto afferma una recente ricerca compiuta, congiuntamente, dal ministero del Lavoro e da Unioncamere, anche nel corso del terzo trimestre del 2012 vi sarà un’ulteriore riduzione di posti di lavoro. Una emorragia che dovrebbe concretizzarsi con un calo di 50 mila posizioni, che risparmierà solamente alcune specifiche figure professionali, come i tecnici della sanità e dei servizi sociali, gli specialisti della formazione e gli operai specializzati nell’industria alimentare.
Stando alle analisi effettuate, le imprese italiane da qui a settembre creeranno circa 159 mila posti di lavoro. Peccato che, sul fronte delle uscite, le stesse debbano annoverare circa 210 mila posti in meno. Ne deriva un saldo negativo pari a oltre 50 mila unità , che andrà ad aggravare il tasso di disoccupazione del Paese.
I dati formulati dal ministero sono frutto di un’approfondita analisi che ha coinvolto circa 100 mila realtà produttive italiane, dalla quale evince un diffuso pessimismo tra i datori di lavoro, che ancora oggi preferiscono fare programmi al ribasso, piuttosto che rilanciare il motore occupazionale.
Tra le figure maggiormente penalizzate, spiccano quelle di livello intermedio. Andranno male le professioni impiegatizie, quelle qualifiche del commercio e dei servizi. Nelle professioni non qualificate il passo indietro sarà intorno al 40 per cento. Per quanto concerne invece le professioni che accresceranno le proprie fila, spiccano gli operai specializzati e i conduttori di impianto, con un incremento di 33 mila assunzioni (+ 2,4 per cento rispetto al trimestre precedente). Guardando al dettaglio delle singole professioni, incrementi delle opportunità per gli specialisti della formazione e della ricerca, per gli operai specializzati e per i conduttori di impianti nell’industria alimentare e i tecnici della sanità e dei servizi sociali. Nel settore dell’industria alimentare saranno oltre 7 mila le assunzioni nel trimestre estivo.
Tra gli under 30, bene i tecnici del marketing, il personale di segreteria, i commessi della grande distribuzione.
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