Quasi un’azienda su due si appresta a effettuare almeno un’assunzione. Il dato, che farà certamente felici i giovani in cerca di un’occupazione, è stato ribadito all’interno di una ricerca realizzata a Regus, società che opera nel comparto della ricerca di soluzioni per gli spazi di lavoro, con una particolare specializzazione nella fornitura di uffici flessibili, che con un elevato grado di elasticità possono sopperire alle esigenze strutturali delle compagini aziendali.
Stando a quanto sostiene Regus, nonostante le prospettive di una crescita economica nazionale siano sempre meno positive, il 46% delle aziende italiane ha affermato di voler incrementare il numero dei propri dipendenti nel corso del prossimo biennio, con il 64% di queste che ha affermato di voler impiegare un maggior numero di liberi professionisti, e il 29% che intende assumere un maggior numero di lavoratori a distanza (telelavoratori).
L’Italia, continua la ricerca Regus, avrebbe un valore di 72 punti nell’indice di fiducia Regus, con una contrazione di 19 punti rispetto a quanto riscontrato nel corso del precedente mese di aprile. Il risultato di questa rilevazione statistica pone il nostro Paese ben al di sotto dei principali concorrenti internazionali, ma pone altresì le basi per una graduale ripresa dell’elemento statistico.
Il 64% delle aziende interpellate da Regus afferma infatti di aver rimandato le proprie aspettative di ripresa alla seconda metà del 2012. La percentuale di crescita dei ricavi, prosegue ancora la stima, pari al 21%, avrebbe invece subito una diminuzione di 4 punti percentuali rispetto a sei mesi fa. Le aziende che hanno dichiarato un incremento dei profitti sono pari al 15%, tre punti percentuali in più rispetto allo scorso semestre.
Sul fronte delle nuove assunzioni, ricordiamo come la maggioranza di queste si rivolgano a liberi professionisti laureati, anche se non si escludono incrementi nel trend occupazionale dei giovani diplomati tecnici.