I rappresentanti dei patronati aderenti al Cepa – ovvero inas, Inca, Ital e Acli – sono stati sentiti dalla Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato, in merito alle nuove procedure telematiche per il riconoscimento dell’invalidità civile, introdotte con la legge n. 102/2009.
I Patronati hanno ribadito la carenza, anche due anni dall’entrata in vigore della legge, di una vera applicazione delle norme; in effetti, la nuova legge avrebbe dovuto garantire rapidità e trasparenza nelle modalità di riconoscimento dello stato di invalidità civile, handicap e disabilità. In realtà, si è dovuto denunciare disagi a cui i disabili e/o i loro familiari sono stati sottoposti per difficoltà riconducibili esclusivamente a ingiustificate e persistenti lacune operative.
Non solo, i Patronati hanno chiesto di modificare il sistema di verifica dei disabili perché, anziché combattere il fenomeno dei falsi invalidi, hanno solo contribuito con procedure rigide e farraginose a creare pesanti disagi ai veri disabili.
► Il programma 2012 per le verifiche dell’invalidità civile
I diversi Patronati hanno chiesto la partecipazione dei medici dell’Inps nelle commissioni mediche delle Asl che, secondo l’impianto legislativo avrebbero dovuto garantire una maggiore celerità nella fase di accertamento sanitario, non ha dato i risultati sperati. Secondo i dati diffusi dal Civ, le presenze dei medici Inps sono state assicurate solo nel 51% dei casi e, nelle cause giudiziarie, questa presenza è addirittura scesa al 37%.
► Manovra 2011, la stretta sull’invalidità
Altro aspetto da tenere presente è l’inefficienza organizzativa nelle modalità di trasmissione dei verbali sanitari trasmessi dalle Commissioni all’istanza medica superiore nazionale ha prodotto un blocco delle notifiche degli esiti sanitari anche nei casi di malattie oncologiche rischiando di vanificare i diritti di quei cittadini affetti da tali patologie.
I Patronati hanno chiesto una maggiore cooperazione telematica tra l’Inps e le Asl che blocca di fatto tutte le procedure amministrative a partire dalla comunicazione di convocazione a visita che sarebbe dovuta essere contestuale all’invio della domanda, così come nella redazione e registrazione del verbale sanitario.