Abbiamo parlato in passato all’interno del blog di quanto sia difficile per una donna riuscire a conciliare il lavoro con l’essere anche madre; ricordo che sono molte le mamme costrette (per mancanza di strumenti idonei come part time e/o una maggiore flessibilità) a lasciare il posto di lavoro subito dopo la nascita di un figlio.
Ed oggi torno a farlo perchè leggendo un articolo contenuto su milano.repubblica sono rimasta inorridita; sembra infatti che un’azienda licenzi solo donne perchè
Così possono stare a casa a curare i bambini
A dire queste frasi sono i dirigenti della MaVib di Inzago, un’azienda che produce motori elettrici per impianti di condizionamento.
Ora: stiamo vivendo un periodo di crisi e purtroppo molte aziende sono costrette a licenziare personale ma quando in una famiglia ci sono dei figli le spese sono maggiori ed è anche per questo (ovviamente è anche un diritto delle donne) che le donne lavorano anzichè restare a casa. Uno stipendio in più serve sempre; purtroppo difficilmente si lavora per piacerre ma perchè è qualcosa di necessario.
L’impresa in questione conta 30 dipendenti, 12 uomini e 18 donne e per cercare di superare il difficile momento era ricorsa agli ammortizzatori sociali; evidentemente questa misura però non era più sufficiente. Dieci mesi 14 dipendenti erano finiti in cassa integrazione: tutte donne ad eccezione di 1.
Fiom Cgil spiega
Dopo la cassa integrazione hanno annunciato il licenziamento di 13 lavoratori scegliendoli rigorosamente di sesso femminile”, precisando che “quello portato a casa dalle donne è comunque il secondo stipendio