L’Inail intende mettere in campo misure sempre più dirette per cercare di contrastare il lavoro sommerso attraverso uno speciale Osservatorio dei lavoratori regolarizzati che consentirà di rielaborare a tutto campo le rilevazioni dell’attività ispettiva, consentendo una lettura dettagliata del fenomeno e un significativo rafforzamento delle strategie di intelligence.
Per ora è accessibile online solo dal personale dell’Istituto, ma la banca dati potrà essere a disposizione e operare ‘in sinergia’ con tutti i soggetti istituzionali che agiscono contro una piaga sociale che, in Italia, ha assunto nel tempo dimensioni macroscopiche.
Per Ester Rotoli, responsabile della direzione centrale Rischi dell’INAIL,
L’impiego di manodopera ‘in nero’ è generalmente associato a carenze nelle misure per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori. In quest’ottica, pertanto, i dati desunti dall’Osservatorio potranno essere incrociati positivamente con altre informazioni, provenienti non solo dal nostro Istituto e relative a particolari contesti socio-economici territoriali o a studi di settore. Uno ‘scambio’ che avrebbe un indiscutibile valore anche a fini prevenzionali
Il lavoro della banca dati è articolato perché una volta elaborati i dati raccolti dagli ispettori INAIL durante le attività di verifica e che riguardano i settori economici e il territorio dove sono stati riscontrati lavoratori ‘in nero’, ovvero quelli caratterizzati da una carenza totale di tutela previdenziale e assicurativa, e ‘in grigio’, ossia caratterizzati da un minore versamento di contributi e premi assicurativi.
La banca dati provvede, successivamente, a ‘raffinare’ significativamente queste informazioni mediante tavole sintetiche relativa a molteplici variabili: il settore economico e la dimensione dell’azienda, l’età dei dipendenti, il sesso e la nazionalità, il tipo di orario di lavoro e di contratto, la professione e il titolo di studio dei lavoratori regolarizzati, il contratto collettivo nazionale applicato e il settore tariffario Inail, il gruppo tariffario e il grande gruppo di tariffa.
L’osservatori diventa così un vero punto di riferimento per la lotta all’evasione contributiva tanto che Grazia Verduci, dirigente dell’ufficio Vigilanza assicurativa dell’INAIL
In questo contesto abbiamo voluto dotarci dell’Osservatorio proprio per consentire all’Istituto, attraverso un’analisi più efficace del sommerso, di indirizzare l’attività di controllo verso quei settori e quelle aree geografiche in cui il fenomeno si concentra maggiormente. L’Osservatorio può essere considerato, infatti, uno strumento di grande utilità per tutti i soggetti deputati ai controlli in materia di lavoro, di fisco e previdenza e per gli organismi ai quali sono stati affidati dal legislatore specifici compiti per il contrasto del lavoro sommerso, come i Comitati per l’emersione del lavoro non regolare