La Banca Popolare di Bari, insieme alla sua controllata Cassa di Risparmio di Orvieto, ha portato a termine un iter piuttosto importante. Si tratta, infatti, della seconda cartolarizzazione che si riferisce a dei crediti che si sono deteriorati con l’assegnazione del rating, arrivando ad un valore totale che tocca il 32,7% del valore nominale.
Un’operazione che è perfettamente in linea con quello che era stato preventivato all’interno del piano pluriennale di dismissione dei crediti di ben 800 milioni di euro. Una prima fase di tale programma era già stata portata a termine nel 2016, per una somma che si aggirava intorno ai 480 milioni di euro.
Una nota resa pubblica ha voluto poi analizzare i dettagli dell’intera operazione. Il veicolo di cartolarizzazione a cui era stato ceduto il portafoglio di sofferenze lorde ha emesso a sua volte tre tranches ii note ABS. Quella senior pari a 80,9 milioni, comprendente anche la copertura da Garanzia Pubblica, mentre quella mezzanine e quella junior erano rispettivamente pari a 10,1 e 13,5 milioni di euro. In totale le notes emesse coprono una quota pari al 32,7% del valore nominale dei crediti che sono stati ceduti al veicolo di cartolarizzazione. Invece, la copertura da garanzia pubblica verrà ottenuta solamente dopo la fine della tempistica legata alla procedura di richiesta.
La seconda cartolarizzazione Nlp conclusa da parte di Banca Popolare di Bari e dalla sua controllata Cassa di Risparmio di Orvieto è stata piuttosto soddisfacente. Soprattutto in merito al tranching, visto che è stato raggiunto il 28,5% del valore lordo di titoli che avevano il rating. Il ruolo di servicer del portafoglio cartolarizzato è stato assegnato a Prelios Credit Servicing. Quest’ultima si occuperà, ovviamente entro i poteri connessi a tale ruolo, di gestire tutte le attività di master e di special servicing per tutto il corso dell’operazione.