Le lavoratrici a progetto hanno diritto ad usufruire dei congedi parentali al pari di quelli di maternità. In particolare, possono usufruire, dal 1 gennaio del 2007, di permessi fino a tre mesi nel primo anno di vita del bambino.
Non solo, nell’ipotesi di gravidanza, i contratti a progetto, sono prorogati di diritto per altri 180 giorni, salve altre disposizioni più favorevoli.
Nei periodi di congedo parentale e di maternità le lavoratrici a progetto hanno diritto all’accredito della relativa contribuzione figurativa utile ai fini del trattamento pensionistico.
La circolare Inps n. 64 del 2010 ha stabilito le modalità di calcolo dei periodi figurativi. Secondo la circolare deve essere considerato come punto di partenza il reddito medio di riferimento ottenuto come il rapporto tra il reddito conseguito nell’anno di riferimento e il numero dei giorni non indennizzati nel medesimo anno.
Così, per un periodo di maternità dal 1° febbraio al 31 luglio 2010 e un reddito annuo di 7000 euro, il reddito medio figurativo è pari al rapporto tra 7000 e 214 (giorni indennizzati, 365 – 151) pari ad un valore di 32,71 euro.
Successivamente, ottenuto il reddito medio figurativo si deve determinare la remunerazione figurativa ottenuta dal calcolo 32,71 * 151 = 4939 euro.
Il reddito figurativo deve essere poi sommato a quello effettivo: 4939 + 7.000= 11,939.
A questo punto non ci rimane che convertirla in contribuzione figurativa e ragguagliarla al minimale reddituale previsto per i lavoratori autonomi artigiani e commercianti che, per il 2010, è pari a 14.334.
Così, con la proporzione
14.334 : 12 = 11,939 : X
si ottiene la contribuzione figurativa espressa in mesi. Nel nostro esempio è pari a circa 9 mesi.
L’Inps, sempre con la circolare n. 64, precisa che la copertura contributiva figurativa non può essere di durata superiore al periodo di assenza per maternità o per congedo parentale per il quale è corrisposta la relativa indennità. Non solo, la contribuzione figurativa per il relativo periodo da coprire andrà sommata, ai soli fini della misura della prestazione, in aggiunta a quella già accreditata.
In definitiva, 6 di questi 9 mesi di contribuzione figurativa andranno aggiunti ai 6 mesi di contribuzione effettiva (ovvero quelli calcolati sugli 7.000 euro) e i rimanenti mesi andranno a colmare il vuoto contributivo causato dal congedo di maternità.