L’Inps con una sua circolare ha deciso di dissipare ogni dubbio in proposito, ovvero in merito allo sgravio previsto dalla contrattazione di II livello utilizzabile in qualsiasi contesto produttivo privato, descrivendo, in modo dettagliato, la misura prevista per ogni soggetto.
Nel caso di lavoratore dipendente occorre per prima cosa considerare il limite del tetto previsto tenendo conto la sua retribuzione. Infatti, la norma prevede la concessione di uno sgravio contributivo articolato, entro il limite massimo di 25 punti dell’aliquota a carico del datore di lavoro, in questo caso al netto delle riduzioni contributive per assunzioni agevolate, delle eventuali misure compensative spettanti e, nel settore agricolo, al netto delle agevolazioni per territori montani e svantaggiati.
Non solo, è anche necessario tenere conto della quota del lavoratore.
Facciamo il caso di un lavoratore che risulti dipendente in un’azienda con un numero di dipendenti superiore al limite di 50 con una retribuzione annua lorda, in riferimento all’anno 2011, pari a 35mila euro. Il lavoratore, sempre nello stesso periodo si è visto corrispondere di un premio pari a mille euro.
Per procedere al calcolo dello sgravio occorre prima verificare il limite utilizzabile del suo premio, ossia 2,25% sulla retribuzione totale (somma tra la retribuzione lorda e il premio, 36mila euro) ottenendo 810 euro (limite massimo consentito). Il suo datore di lavoro ha diritto al suo sgravo che risulta essere pari a 25 punti della percentuale a proprio carico, ossia 202 euro (810,00 x 25% ).
L’Inps ricorda che questo importo dovrà essere determinato al netto delle eventuali misure compensative previste dall’attuale legislazione.
Di conseguenza, lo sgravio a favore del lavoratore è pari al 9,49%, ossia a 76 (810 euro x 9,49%) con uno sgravio complessivo richiesto di 278 euro (la somma tra la quota del datore di lavoro, 202 euro, e quello effettivamente del lavoratore, 76 euro).
Per richiedere lo sgravio, gli intermediari autorizzati, attraverso il canale telematico Inps, dovranno inoltrare la domanda all’Istituto, anche per i lavoratori iscritti ad altri Enti previdenziali.