L’Organizzazione Internazionale del Lavoro, OIL, cambia dirigenza e al vertice, in qualità di Direttore Generale, si decide di promuovere, dal primo ottobre scorso, Guy Ryder.
Guy Ryder ha già ricoperto la carica di Direttore Esecutivo dell’OIL per le norme internazionali del lavoro e i principi e i diritti fondamentali nel lavoro.
Il nuovo Direttore Generale dell’OIL proviene da una lunga militanza internazionale visto che dal 2002 al 2006 è stato Segretario Generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (ICFTU) e dal 2006 al 2010 Segretario Generale della ITUC (Confederazione Internazionale dei Sindacati) della quale aveva attivamente promosso la fondazione.
Guy Ryder è stato eletto Direttore Generale dell’OIL dal Consiglio di Amministrazione del 28 maggio scorso: il gruppo dei lavoratori lo ha votato compatto (14 voti) e ad esso si sono aggiunti i voti di molti governi (non quello italiano, a quanto è dato sapere) e anche di diversi imprenditori.
Il Guy Ryder sostituisce Juan Somavia che si è dimesso 18 mesi prima della scadenza del suo terzo mandato.
All’atto del suo insediamento, Guy Ryder ha sottolineato il valore e la missione precipua dell’OIL di definire e promuovere le norme internazionali sul lavoro. Non solo, per Ryder l’OIL può diventare uno strumento per un’uscita dalla crisi che non può che basarsi sulla centralità dell’occupazione “dignitosa” e di qualità, a partire, appunto, dal pieno rispetto dei diritti del lavoro.
Il problema dell’occupazione giovanile non può più essere trascurata, ma diventa necessario incrementare nuovi posti di lavoro pienamente rispettosi dei diritti individuali e collettivi.
Per Ryder
Affrontare seriamente il problema di 200 milioni di disoccupati nel mondo, di cui 75 milioni giovani, senza contare quanti si affacciano al mercato del lavoro, non è un costo, ma un investimento, ed è certamente una priorità delle politiche dell’OIL
Al nuovo Direttore Generale arrivano gli auguri di un buon lavoro dal Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’OIL, Greg Vines, dal vicepresidente (per gli imprenditori) del Consiglio di Amministrazione, Daniel Funes de Rioja, e dal DG uscente, Juan Somavia.