La Rai ha dato il suo pieno appoggio alla nuova campagna di prevenzione e sensibilizzazione su una materia fondamentale in ambito lavorativo: l’iniziativa, partita il 4 giugno scorso, è promossa da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Inail, Ministero della Salute, Regioni e Province autonome, in collaborazione con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza dei datori di lavoro.
Ricordiamo che la campagna si inquadra nel Piano Nazionale di Prevenzione sulle Malattie Professionali e per il quale, su iniziativa della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha visto costituito il Comitato di pianificazione delle attività di comunicazione sulla tematica di cui trattasi.
Pare opportuno mettere in evidenza che la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro è un organismo a suo tempo previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo 81/2008 e trova le sue ragioni istitutive nel delicato tema della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infatti, la Commissione deve esaminare, ad esempio, i problemi applicativi della normativa di salute e sicurezza sul lavoro e formulare proposte per lo sviluppo e il perfezionamento della legislazione vigente. Non solo, uno dei compiti più importanti è la validazione delle buone prassi in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Modello di presentazione delle buone prassi ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. v) del D.Lgs. n. 81/2008), oltre alla redazione e presentazione di una relazione annuale sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicuezza e sul suo possibile sviluppo.
L’iniziativa del Ministero intende fornire un valido aiuto all’Inail al fine di far comprendere, in poche parole e utilizzando una piattaforma mulktimediale a disposizione, a tutti lo scenario della sicurezza sul lavoro con i diversi soggetti coinvolti, ognuno protagonista e anche responsabile in fatto di sicurezza sul lavoro: immaginiamo il problema relativi ai disturbi muscolo scheletrici e alle bronco pneumopatie.
Il sistema televisivo pubblico offre il suo serio contributo a una iniziativa pregevole con risvolti diretti sulla finanza pubblica visto che la malattia professionale è un costo non trascurabile per la collettività.