Elaine M. Wong ed altri colleghi dell’università del Wisconsin di Milwaukee sono giunti alla conclusione che il capo perfetto deve avere la faccia larga; proprio così un buon ceo, secondo i dati raccolti da questi studiosi è importante che abbia il viso più sviluppato in ampiezza che in altezza. Questo se si parla di un uomo; se a capo di un’azienda invece c’è una donna il viso conta meno.
Gli studiosi per fare degli esempi forniscono anche nomi e cognomi:
Chief executive officier con visi più larghi, come ad esempio Herb Kelleher, ex ceo di Southwest Airlines, ottengono performance migliori rispetto a ceo dal viso allungato tipo Dick Fuld, l’ultimo amministratore delegato di Lehman Brother
Gli autori della ricerca spiegano che si tratta di uno studio condotto “a distanza”; Elaine M. Wong infatti spiega che
Amministratori delegati e top manager, in genere, non hanno il tempo di sottoporsi a lunghe ‘batterie’ di test. Pertanto “ci siamo basati sul contenuto delle lettere rivolte dai capi d’azienda agli azionisti, e su elementi di curricula relativi alla formazione e al background personale dei ceo
Sono diversi gli studi, come ricordano gli esperti, che mettono in luce come il rapporto fra larghezza e lunghezza del volto sia direttamente correlato all’aggressività di una persona; questo però vale solo se si parla di uomini.
Che ne pensate? Siete d’accordo?
Via| adnkronos