La banca dati è ospitata presso l’INAIL e censisce gli eventi che hanno causato postumi di invalidità permanente o morte e contiene le informazioni relative a oltre 11 milioni di casi che hanno coinvolto quasi nove milioni di infortunati, offrendo le informazioni necessarie per una lettura aggregata del fenomeno.
Ricordiamo che l’idea di uno schedario generale risale al 1906; infatti, il Casellario fu istituito con il regio decreto 387 del 23 marzo 1922 “per la raccolta e la conservazione delle schede relative ai casi di infortunio sul lavoro i quali importino invalidità permanente”, ma l’idea di uno schedario generale degli infortuni risale al 1906.
Successivamente, alla prima attuazione della legge del 1898 che aveva istituito la Cassa nazionale di previdenza, era infatti emersa la necessità di contrastare le possibili frodi che venivano tentate “con la pretestazione di danni riferibili ad infortuni precedenti od a fatti lesivi o patologici assolutamente indipendenti da un infortunio attuale”, come si legge nella relazione al decreto istitutivo del Casellario, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 6 aprile 1922.
Ad oggi, la banca dati contiene le informazioni relative a 11.304.952 di infortuni, 824.093 dei quali sono stati segnalati nel 2011, che interessano 8.879.510 di infortunati, 563.883 dei quali segnalati lo scorso anno.
Lorenzo Fantini, presidente del Comitato di gestione, osserva che
dopo 90 anni di storia, il Casellario prosegue ancora nella sua opera di raccolta dei dati, che sono utili non solo alla consultazione immediata da parte degli utenti, per verificare le preesistenze infortunistiche e patologiche dei singoli infortunati, ma anche per una lettura aggregata, con criteri statistici, dell’andamento complessivo del fenomeno infortunistico, sia di natura professionale che di altro genere (soprattutto da infortunio stradale)
Infatti, per il presidente del Comitato
la rilevazione dei danni permanenti derivanti dagli incidenti stradali, dagli infortuni sul lavoro e dagli infortuni generici, consente al Casellario – oggi – di proporre una lettura che, attraversando le diverse tipologie di infortunio, contribuisce all’illustrazione di un fenomeno complessivo sul quale manca ancora una strategia globale condivisa tra i diversi soggetti che se ne occupano a livello statistico e operativo. In prospettiva, le informazioni in possesso del Casellario potranno costituire un significativo contributo al sistema di prevenzione (Sinp), previsto dal decreto legislativo 81/2008 e garantito dall’Inail per gli aspetti tecnici e informatici