In Italia, a causa della cassa integrazione, ci sono ancora troppe persone assenti dal lavoro. A metterlo in evidenza è stata la Cgil in un Rapporto da cui è emerso come nello scorso mese di aprile le richieste di ore di cassa integrazione siano scese, ma ci sono ancora ben 460 mila lavoratori in cassa che percepiscono una busta paga ridotta, e che perdono in media ben 2.600 euro che a conti fatti vengono sottratti ai consumi che, non lo scopriamo di certo oggi, in Italia sono ancora stagnanti. A causa della cassa integrazione il taglio dei salari spesa complessivamente per ben 1,25 miliardi di euro, stando proprio al Rapporto di aprile 2011 della Cgil; al riguardo Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil, ha posto l’accento sul fatto che i dati sulla cassa integrazione rivelano come l’andamento dell’economia nel nostro Paese rimanga altalenante, e come si vada avanti in uno scenario che risulta essere ancora segnato dalla crisi a fronte di qualche piccolo segnale di ripresa.
Nei primi quattro mesi del corrente anno le ore complessive di cassa integrazione sono state oltre 325 milioni, andando a segnare un calo a due cifre, del 21,4%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pur tuttavia, secondo l’esponente della Cgil, con oltre 300 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate dall’inizio dell’anno non ha praticamente ancora senso poter parlare di ripresa dell’economia e del mercato del lavoro. Questo perché, ricorda proprio Vincenzo Scudiere, negli anni precrisi le ore annuali autorizzate di cassa integrazione non andavano a superare la quota dei 150 milioni.
Insomma, sebbene in molti si lascino andare a facili ottimismi, e sebbene i tempi più bui siano alle spalle, lo scenario è ancora critico e difficile specie se si considera che, a fronte del calo, oramai consolidato, della cassa integrazione straordinaria, ancora quella straordinaria e quella in deroga è purtroppo ben richiesta da parte delle imprese italiane.