L’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane è inutile. A dichiararlo nelle ultime ore è stato Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, aggiungendo che in merito al provvedimento approvato nei giorni scorsi in Commissione l’Esecutivo esprimerà un parere negativo. Secondo il Ministro, in virtù delle estensioni già presenti per l’accesso alla cassa integrazione, l’allungamento della CIG ordinaria non serve visto che per le aziende in crisi ci sono già strumenti che offrono una adeguata protezione ai lavoratori. L’orientamento del Governo in materia di estensione della cassa integrazione ordinaria non è stato ben accolto dalla Cgil, la quale, per voce del segretario confederale, Fulvio Fammoni, sottolinea come il no del Ministro Sacconi confermi il disinteresse del Governo nei confronti della crisi.
L’esponente del Sindacato, nel mettere in evidenza come la posizione del Ministro confermi quella concezione che vede il ruolo Parlamento sostanzialmente svuotato, ha posto l’accento sul fatto che il provvedimento approvato in Commissione risponde solo in via parziale alle richieste della Cgil, la quale da mesi per la CIG ordinaria chiede il raddoppio delle settimane da 52 a 104 al fine di tutelare i lavoratori ed evitare che le aziende in crisi rischino di chiudere.
Il tutto nonostante il 2010 sia e rimanga ancora un anno difficile per il mondo del lavoro in Italia, e nonostante ad ammetterlo sia stato proprio il Governo che, invece, come rimarcato dal Segretario Fammoni, approva norme come quella sul processo del lavoro che comporterà deleghe ed un minor livello di tutela per i giovani. Questi aspetti, e tanti altri, a partire dalla pressione fiscale insostenibile per i lavoratori a reddito fisso e per i pensionati, saranno al centro dello sciopero generale della Cgil che si terrà domani, venerdì 12 marzo 2010, e che vedrà incrociare le braccia per quattro ore i dipendenti delle Ferrovie dello Stato e, tra gli altri, anche i lavoratori del settore aereo e del trasporto pubblico con fasce orarie di sciopero stabilite a livello locale.