Offerte di lavoro nella provincia di Modena

L’agenzia di lavoro Agenzia1 propone alcune interessanti opportunità professionali in aziende con sede in provincia di Modena. Cominciamo con l’introdurre tali figure, ricordando che per qualsiasi ulteriore esigenza informativa potete rivolgervi direttamente all’agenzia suddetta, presso la filiale di Modena, all’indirizzo Piazza Natale Bruni, 1 – 41100 Modena, al numero telefonico 059 243834, o al numero di fax 059 243528, o ancora all’indirizzo email [email protected].

La prima delle figure professionali ricercate è un addetto affari regolatori, che verrà impiegato all’interno di un laboratorio di ricerca medica, con il compito di stendere e strutturare i principali documenti richiesti dalle autorità regolatorie del settore medico e farmaceutico. È richiesta una laurea in farmacia, CTF o biotecnologie, l’esperienza nella stessa mansione maturata all’interno di contesti strutturati, e un’ottima conoscenza della lingua inglese. In cambio, si offre un contratto a tempo determinato, con possibilità di proroghe temporali.

Opportunità professionali a Parma per macellai e addetti al banco

L’Agenzia1 ci comunica l’apertura di qualche posizione all’interno di un importante ipermercato operante a Parma. Ad essere ricercate dalla società sono macellai, addetti al banco pescheria, addetti al banco gastronomia. Vediamo più nel dettaglio quali sono i requisiti richiesti, e quali sono altresì le offerte occupazionali fornite dalla compagnia che assume.

Per quanto riguarda il reparto macelleria, i candidati dovranno essere autonomi nella mansione di macellaio, ed essere in grado di svolgere con disinvoltura, velocità e precisione, tutte le operazioni di taglio, disosso, lavorazione carni bianche, rosse e pollame. Ad essere costituiti come requisiti essenziali, un attestato HACCP valido, la capacità nella preparazione del bando, il servizio alla clientela, la disponibilità a lavorare su turni e nei weekend.

Stage per ingegneri ed economisti, sei mesi in provincia di Modena

L’agenzia per il lavoro Gi Group sta ricercando neolaureati e laureandi in Ingegneria dei Materiali ed Economia per poter procedere all’inserimento delle professionalità all’interno di un’importante azienda operante in provincia di Modena, nel settore della ceramica. Si tratta di un inserimento della durata di sei mesi, che prevede un rimborso spese, e ovvie opportunità di crescita professionale nella stessa compagine societaria.

A ricercare tali figure professionali è, nel dettaglio, la filiale di Sassuolo Martiri della stessa Gi Group (per maggiori informazioni, è pertanto possibile riferirsi alla stessa agenzia, in Piazza Martiri 22): a finire al centro della ricerca, stagistici che andranno ad occupare un totale di 4 posizioni nel settore, già ricordato, della ceramica.

Offerte di lavoro a Fano e Dintorni dalla GI Group

La GI Group rende noto l’avvio delle procedure di selezione per tre figure professionali che verranno occupate a Fano e dintorni. La prima è rappresentata da un tornitore e fresatore manuale, con esperienza di almeno 2 anni nell’utilizzo di macchinari specifici. La durata del contratto è pari a 2 settimane, oltre a eventuali proroghe ammesse dalla stessa impresa datore di lavoro. Il luogo di occupazione è Mondolfo (PU).

La seconda figura professionale è invece un responsabile contabile con esperienza di almeno 5 anni nella gestione amministrativa industriale (sino ai bilanci). La durata del contratto di lavoro è pari a 3 mesi, oltre all’assunzione presso l’azienda del cliente. Il luogo di lavoro è nei pressi di Fano.

Assunzioni di dicembre: pochissime quelle a tempo indeterminato

Dicembre è mese tradizionalmente florido per le assunzioni: complice lo shopping natalizio, sono sempre di più le piccole e le medie imprese (prevalentemente nel settore del commercio), che si affidano a lavoratori “a tempo” per poter sfruttare nel migliore dei modi il picco di consumo di fine anno da parte della clientela privata. Ma, appunto, di lavoratori a tempo si tratta.

E i lavoratori a tempo indeterminato? I posti “fissi” concretizzati nel mese di dicembre sarebbero solamente il 29% del totale. In termini più concreti, delle nuove 92 mila assunzioni che le aziende effettueranno in questi giorni (e fino al 31 dicembre 2010), poco più di 25 mila sarebbero a tempo indeterminato mentre la stragrande maggioranza sarà relativa all’adozione di una forma contrattuale più precaria.

Lavoro precario, solo il 18% delle assunzioni è a tempo indeterminato

Il 18% delle nuove assunzioni sono a tempo indeterminato. La restante quota – che come intuibile costituisce altresì la stragrande maggioranza – è invece relativa ad altre forme contrattuali maggiormente precarie. Una fotografia, quella scattata dal Dipartimento Politiche Attive del Lavoro della Cigl, piuttosto emblematica, dove a regnare sono i contratti di lavoro che non permettono una rapida stabilizzazione del neo-lavoratore, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di influenza sulla propria vita personale e finanziaria.

Un dato, inoltre, che va a integrarsi in maniera piuttosto netta con l’altra fotografia scattata da Italia Oggi (e documentata sul nostro sito appena poche ore fa), nella quale si evidenzia come nel nostro Paese esistano ben 46 differenti forme contrattuali tra rapporti di lavoro dipendente e subordinato, rapporti di lavoro parasubordinati, rapporti di lavoro “speciali”, e rapporti di lavoro autonomi (con o senza partita IVA).

Contratti Nazionali, rinnovato quello del settore benessere

Le parti sociali rendono noto che è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro riguardante tutti i dipendenti delle imprese operanti all’interno del settore benessere. A ufficializzare, con la firma, il rinnovo dell’accordo nazionale, sono stati Confartigianato Benessere, Cna Benessere, Casartigiani e Claai Federnas – Unamem, oltre ai sindacati di categoria di Filcams Cgil e Uil.

Alla luce del rinnovo del contratto collettivo nazionale (che riguarda oltre 200 mila dipendenti, per più di 100 mila imprese operanti nell’artigianato relativo all’acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere), qualche importante novità, e qualche perplessità che ha portato la Fisascat Cisl a non sottoscrivere l’accordo (pur avendo affermato di condividere i principali aspetti del testo che le altre parti sindacali hanno invece già firmato). 

Contratti di lavoro: in Italia ne esistono di 46 tipi

Che l’Italia non sia il Paese della semplificazione è ben noto. Ma nel nostro Paese le cose, a volte, diventano eccessive e insostenibili anche per i burocrati meno attenti. E così, una ricerca di ItaliaOggi, rivela che nella Penisola possono applicarsi ben 46 diverse forme contrattuali per l’inserimento nel mondo del lavoro. Un vero e proprio labirinto di regole e norme, all’interno del quale non è certo semplice districarsi.

Per accedere al tanto desiderato mondo delle professioni, infatti, le aziende e i lavoratori hanno 46 diverse possibilità, alcune molto differenti le une dalle altre, e tutte contraddistinte dalla possibilità di poter costituire un facile (?) approdo al lavoro. Dal classico contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (sempre più raro) ai contratti di apprendistato, passando per quelli a chiamata o quelli a part time verticale o orizzontale, i giuristi del lavoro hanno il loro bel da fare per cercare di porre ordine nella miriade di forme contrattuali.

Lavoro a chiamata, da oggi il via all’arruolamento temporaneo

Il lavoro a chiamata (o “contratto intermittente”) è una particolare forma contrattuale che viene riservate alle imprese che necessitano di prestazioni extra. Si tratta di un contratto sottostante rapporti di la voro a breve e brevissimo termine, che possono permettere all’impresa di fronteggiare dei carichi di lavoro extra, evitando di sovraccaricare con straordinari la propria gamma di risorse umane stabilmente impiegate nell’oranigramma.

Il 1 dicembre 2011 è quindi scattato il decorso del periodo delle vacanze natalizie (in termine il 10 gennaio 2012) che permetterà pertanto di sfruttare al suo interno il c.d. lavoro intermittente, introdotto a suo tempo dalla riforma Biagi. Una forma contrattuale che si rivolge ai giovani con meno di 25 anni di età in stato di attuale disoccupazione, o ai lavoratori con più di 45 anni di età, anche titolari di una pensione.

Gi Lab: laboratorio di idee per i giovani

 Gi Group, società leader nei servizi per il mercato del lavoro, nell’ambito del progetto denominato “2011, anno dei giovani“, ha annunciato il lancio di un’importante iniziativa a sostegno dei giovani e delle loro idee in una fase come quella attuale che, nel nostro Paese, è caratterizzata da un tasso molto alto di disoccupazione giovanile. E così, avvalendosi del patrocinio del Ministero della Gioventù, e della collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e dell’Università IULM, Gi Group ha lanciato “Gi Lab”, un laboratorio di idee al quale possono partecipare i giovani inviando, entro e non oltre il 31 luglio del 2011, il proprio progetto (a [email protected]) corredato dal proprio curriculum vitae e dalla necessaria autorizzazione al trattamento dei dati personali.

Primo Maggio 2011: occupazione, aumenta l’ottimismo

 Domani, domenica 1 Maggio 2011, è un giorno speciale visto che è la Festa dei lavoratori, almeno per chi un’occupazione ce l’ha. Da quasi tre anni a questa parte, infatti, la crisi finanziaria ed economica ha fatto salire anche nel nostro Paese il tasso di disoccupazione, ma per fortuna tra i lavoratori italiani è tornato ad affiorare un cauto quanto incoraggiante ottimismo per il futuro. In particolare, secondo quanto rilevato da Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani, rilevato in collaborazione con OD&M Consulting, nello scorso mese di marzo ha fatto registrare una lieve ascesa. L’incremento, nello specifico, è stato pari a 2,1 punti rispetto al mese di settembre 2010; l’indicatore segna un valore di 37 che, in una scala da 0 a 100, ancora è comunque troppo basso; pur tuttavia, dal mese di aprile del 2009, mette in risalto Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani ha superato l’area dei 36 punti, ovverosia quella che in tutto e per tutto era diventata una vera e propria soglia psicologica.

Lavoro giovani: l’apprendistato visto dalle imprese

 L’apprendistato professionalizzante in Italia può rappresentare un importante trampolino di lancio per i giovani che, in particolare, possono iniziare ad entrare nel mondo del lavoro e ad acquisire competenze presso l’azienda dove l’apprendistato stesso viene svolto. Ma nel complesso, proprio per l’impresa, l’apprendistato rappresenta in tutto e per tutto un’opportunità, oppure ci sono delle complicazioni? Ebbene, in accordo con un’indagine che è stata realizzata da OD&M Consulting e da Gi Group Academy, in base ad un campione di cento aziende della Lombardia, dall’apprendistato professionalizzante emergono luci ed ombre. Il dato positivo scaturisce dal fatto che negli ultimi tre anni oltre la metà dei giovani apprendisti è riuscita poi a firmare un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma nello stesso tempo le imprese hanno rilevato complicanze per quel che riguarda sia la consulenza amministrativa, sia la gestione della attività formative, con la conseguenza che spesso, al fine di gestire tutto l’iter dell’apprendistato, c’è voluto un supporto esterno all’azienda.

Trovare lavoro: le migliori opportunità del primo semestre 2011

 Per chi è da tempo disoccupato, o magari, purtroppo, ha perso da poco il posto di lavoro, quali sono i settori sui quali puntare, inviando una raffica di curriculum? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Gi Group, società leader in Italia per quel che riguarda i servizi per il mercato del lavoro. In particolare, attraverso il proprio Osservatorio Gi Group ha fornito delle previsioni sui nuovi trend settoriali ed occupazionali dei primi sei mesi del corrente anno. Gi Group è arrivata alla conclusione che le migliori opportunità si registreranno nel settore del manifatturiero ed in quello dell’automotive, mentre meno chance si avranno di trovare un posto di lavoro nella Pubblica Amministrazione, nella sanità ed in banca. Le professioni che “tirano” di più in questo momento sono infatti quelle legate alla manutenzione elettrica e meccanica, così come le imprese stanno cercando responsabili di produzione, operatori di macchine utensili, ma anche esperti in tecnologie alimentari, receptionist e chef.