La riforma del lavoro 2012 è sempre più vicina e, con essa, le novità che riguarderanno l’applicazione del rivisto articolo 18. Una riforma che si preannuncia particolarmente aspra, e che rischia di chiudersi senza alcun accordo unitario tra il governo, le parti imprenditoriali e quelle sindacali. Cerchiamo ad ogni modo di comprendere come cambieranno le tipologie di licenziamento, e in che modo subiranno variazioni gli indennizzi e le modalità di reintegro per i lavoratori.
La prima tipologia di licenziamenti prevista dalla nuova riforma del lavoro 2012 è quella relativa ai licenziamenti discriminatori. Con questi, si intendono quei licenziamenti relativi a lavoratori che vengono allontanati dall’azienda a causa delle proprie idee o delle proprie attività svolte sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro. Se il giudice dovesse accertare la discriminatorietà del provvedimento di licenziamento, potrà disporre per un indennizzo in favore del lavoratore, o per il reintegro diretto in azienda.