Lavoro: senza stranieri Italia più povera

 Senza l’apporto dei cittadini stranieri, il nostro Paese, ed in particolare il nostro sistema produttivo, sarebbe decisamente più povero. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del terzo trimestre dello scorso anno, e confrontandoli con quelli dello stesso trimestre di dieci anni fa, ovverosia dell’anno 2010. Nel dettaglio, nell’arco di dieci anni nel nostro Paese, senza i cittadini stranieri, mancherebbero all’appello la bellezza di 285 mila imprese, corrispondenti ad oltre il 60% dell’aumento rilevato dal 2000 al 2010; in tal caso, ben otto Regioni italiane avrebbero allo stato attuale meno imprese rispetto al 2000 quando invece, con l’apporto dei cittadini stranieri, sono cresciute. A pesare di più in questo potenziale calo sarebbe stato il settore delle costruzioni con un numero di imprese dimezzate ed a fronte di Province come Bari, Catania e Bologna che avrebbero molte meno imprese attive rispetto a quelle attuali.

Lavoro atipico: consulenza e sostegno in Provincia di Firenze

 Consulenza, anche di natura fiscale, formazione, ma anche assistenza, sul territorio provinciale, a favore sia dei lavoratori atipici, sia di quelli che attualmente sono in cassa integrazione. Sono questi gli obiettivi di undici sportelli ad hoc annunciati dall’Amministrazione provinciale, a Firenze, nell’ambito di “Prometeo3”, un progetto realizzato assieme ai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil, ed ai Centri per l’Impiego presenti nella Provincia. Secondo quanto dichiarato da Elisa Simoni, Assessore al Lavoro della Provincia di Firenze, la rete di undici sportelli sarà in grado di dare risposte immediate ma anche approfondite ai bisogni di chi è in cassa integrazione oppure è un lavoratore atipico. L’intento è chiaramente quello di offrire supporto alla condizione di discontinuità lavorativa che colpisce non solo i cassintegrati, ma anche chiaramente i lavoratori atipici nel momento in cui scade un contratto e si è alla ricerca di un nuovo posto di lavoro; in tal caso gli undici sportelli dovranno offrire servizi specialistici sia di tipo orientativo, sia di tipo formativo.

Disoccupazione giovanile in aumento

Gli ultimi dati diffusi diffusi dall’Istat non sono molto confortanti: il tasso di disoccupazione a novembre rimane sostanzialmente stabile a quello registrato nel mese di ottobre ossia all’8,7%. Secondo l’Istat le persone in cerca di occupazione sono stimate in 2 milioni e 175 mila. Quella che aumenta e che preoccupa è l’aumento della disoccupazione giovanile con un 28,9%: il dato più alto registrato da gennaio 2004, inizio delle serie storiche.

Cassa integrazione straordinaria: Cgil, risorse finanziarie insufficienti

 La Cgil per quest’anno si attende un utilizzo della cassa integrazione in deroga tale che le risorse finanziarie fino ad ora destinate alla copertura saranno insufficienti. A dichiararlo, in particolare, è stato Fulvio Fammoni, segretario confederale del più grande Sindacato italiano, dopo la comunicazione, da parte dell’Inps, degli ultimissimi dati sull’andamento nel nostro Paese del ricorso agli ammortizzatori sociali. E se la cassa integrazione in deroga per la Cgil è a conti fatti senza risorse, quella straordinaria sta finendo e rappresenta in tutto e per tutto l’anticamera per l’espulsione dal mondo del lavoro. I dati 2010 dell’Inps, non a caso, parlano chiaro visto che diminuisce il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria ma, a causa della perdurante situazione di difficoltà delle imprese, c’è l’aumento del ricorso alla cassa straordinaria ed a quella in deroga. Secondo il leader del Sindacato il Governo, il Ministero dello Sviluppo economico ed il Ministero del Lavoro dovrebbero dare assoluta priorità al fine di trovare le risorse per garantire certezze e tutele, e per evitare che le aziende al termine della cassa integrazione straordinaria lascino i lavoratori a casa

Colloquio di lavoro? Indossate gli occhiali

Secondo quanto riportato dal Daily Mail durante un colloquio di lavoro i candidati dovrebbero indossare occhiali da vista: in questo modo sembra aumentino le probabilità di far colpo sul selezionatore.

Inps cassa integrazione: 1,2 miliardi di ore autorizzate nel 2010

 Nell’anno appena conclusosi in Italia sono state autorizzate ben 1,2 miliardi di ore di cassa integrazione con un incremento del 31,7% rispetto alle 914 milioni di ore autorizzate nell’anno 2009. A comunicarlo è stato l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel sottolineare come in ogni caso, a fronte del forte rialzo delle ore autorizzate di cassa integrazione, il tiraggio, ovverosia l’effettivo utilizzo, sia stato sostanzialmente in linea con il 2009. Si conferma quindi la tendenza delle imprese a chiedere più ore di cassa integrazione rispetto a quelle che poi si vanno effettivamente ad utilizzare. Il ricorso alla CIG, comunque, negli ultimi mesi dell’anno ha fatto registrare un persistente calo; basti pensare che a dicembre 2010 le ore autorizzate di cassa integrazione sono scese del 16,4% rispetto allo stesso mese del 2009, e del 4,7% rispetto al novembre 2010; il calo della CIG a livello tendenziale, quindi su base annua, è frutto della netta contrazione, pari a -58,5% a dicembre 2010 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, della CIGO, la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.

Istituti tecnici superiori: Emilia-Romagna, pronte sette scuole post diploma

 Una volta preso il diploma, per molti giovani in Italia è molto difficile, e spesso quasi impossibile, riuscire a trovare lavoro. Il titolo di studio, infatti, da solo non è spendibile in ragione della richiesta, da parte delle imprese, di manodopera qualificata e, comunque, di giovani che abbiano maturato una formazione tecnica di base. Ebbene, anche per venire incontro a questa criticità, a favore di quei giovani che non intendono proseguire gli studi all’Università, e vogliono trovare un’occupazione, nella Regione Emilia-Romagna saranno istituite ben sette scuole post diploma in grado di poter formare tecnici altamente specializzati. Queste scuole, in particolare, avranno sede a Modena, Piacenza, Ferrara, Bologna, Parma, Forlì-Cesena e Reggio-Emilia, a seguito di proposte presentate da parte delle Fondazioni di Istituti tecnici superiori con finalità di realizzazione di percorsi formativi. I giovani, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, possono così intraprendere un percorso formativo che, alternativo a quello universitario, grazie ad una durata compresa tra le 1800 e le 2000 ore permetterà di conseguire un diploma di tecnico superiore e di formare futuri lavoratori in una specifica area tecnologica.

Buon 2011 da Gazzetta del Lavoro

Vogliamo ringraziare i lettori di Gazzetta del Lavoro che ci hanno tenuto compagnia nel 2010, un anno difficile dal punto di vista lavorativo in cui purtroppo i tassi di disoccupazione

Occupazione Milano: segnali di ripresa e crescita multietnica

 Per il nuovo anno a Milano, dopo un 2010 ancora segnato dalla crisi, si rinsaldano le attese di una ripresa dell’economia in un contesto ancora caratterizzato da un’occupazione che stenta, e da una maggiore propensione al risparmio delle famiglie sotto la Madonnina, in virtù di una maggiore prudenza nella gestione del bilancio familiare. Questo è quanto, in estrema sintesi, emerge da un ultimissimo Rapporto della Camera di Commercio di Milano nel rilevare, inoltre, come in Città, intanto, continui il trend di crescita multietnica visto che gli stranieri sono sempre più partecipi. A Milano e Provincia, non a caso, ci sono attualmente quasi 22 mila imprese il cui titolare è straniero; in maggioranza sono piccole ditte, mentre un migliaio operano con la formula giuridica delle società di capitali.

Assunzioni pubbliche: Sanità, 4.000 posti in Sicilia

 Di questi tempi le assunzioni nel settore pubblico se non sono un miraggio poco ci manca. Tra i blocchi del turn over, e la necessità di tagliare e razionalizzare la spesa nella Pubblica Amministrazione, le porte sono praticamente chiuse; lo stesso dicasi anche nel settore della scuola visto che molti insegnanti precari nei prossimi mesi rischiano di non essere più chiamati neanche a fare quelle poche supplenze che negli anni scorsi riuscivano ad accumulare. Ma c’è anche in questo caso l’eccezione alla regola, in Sicilia, dove la Giunta Lombardo ha annunciato la prossima emissione di Bandi per un totale di ben quattromila assunzioni nella Sanità. Il primo concorso in merito dovrebbe partire già all’inizio del nuovo anno con circa 2.500 assunzioni alle quali di sicuro parteciperanno con tanta speranza molti giovani e meno giovani alla ricerca di un posto di lavoro nell’Isola. Ma come mai la Sicilia ha deciso di muoversi controcorrente?

Contratti di lavoro: aumentano le assunzioni di nuovi precari

 Nel 2010 in Italia, sul totale delle assunzioni, il 43% è rappresentato da lavoratori con un contratto flessibile, ovverosia da precario; trattasi, in accordo con quanto rilevato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, di una percentuale in aumento nel 2010 rispetto al 41,4% dello scorso anno. Il rapporto, per ogni cinque assunzioni, vede la “nascita” di due lavoratori precari tra i cosiddetti “interinali” ed i co.co.pro., ovverosia gli assunti con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Il top di assunzioni precarie si registra in Lombardia con una percentuale pari a ben il 67,5% a fronte, su scala nazionale, di quasi 350 mila lavoratori che in Italia andranno ad incrementare a fine anno l’esercito dei “flessibili“. Ma qual è l’identikit del lavoratore precario in questa fase caratterizzata per l’economia italiana da una lenta e fragile uscita dalla crisi?

Conciliazione lavoro e famiglia: finanziamenti alle Regioni

 Concedere finanziamenti alle Regioni per il sostegno alle lavoratrici, ed in particolare per agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia. E’ questo l’obiettivo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che al riguardo, e così come previsto dal Piano Italia 2020, ha sottoscritto con Toscana, Umbria, Regione Piemonte, Sicilia e Regione Emilia Romagna, le prime convenzioni per la concessione dei finanziamenti. In particolare, nell’ambito di Piano Italia 2020, il progetto sottoscritto da Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, e da Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, il sostegno finanziario alle Regioni per la conciliazione lavoro-famiglia avviene attraverso uno stanziamento pari a complessivi 40 milioni di euro. Dopo la firma delle convenzioni da parte delle Regioni sopra citate, a breve, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, firmeranno anche l’Abruzzo, il Lazio, il Veneto, la Regione Lombardia, le Marche, la Regione Liguria, ed a seguire poi anche tutte le altre Regioni italiane.

Natale 2010 e lavoro stagionale, le opportunità a Milano

 Il Natale è un periodo di festa, di acquisti e di regali, ma anche di forti richieste, da parte delle imprese, di manodopera stagionale. A cercare lavoratori, in particolare, ed in prevalenza, sono le aziende che si occupano della produzione di articoli da regalo, consegne e trasporto, e chiaramente anche i negozi, le imprese turistiche ed i ristoranti. Nel dettaglio, prendendo a riferimento i dati Excelsior, la Camera di Commercio di Milano ha stimato che per il Natale 2010 sotto la Madonnina le richieste di lavoratori stagionali da parte delle aziende e dei commercianti siano quasi 2.600 su un totale di quasi ottomila richieste in tutto l’arco dell’anno. E proprio su base annuale nel milanese le richieste di lavoratori stagionali coprono oltre il 30% di quelle di tutta la Lombardia, ed oltre il 3% sul totale nazionale. Le assunzioni di stagionali a Milano e Provincia quest’anno, rispetto al 2009, sono attese in crescita del 2,4% e rappresentano, in base all’elaborazione dell’Ente camerale, quasi il 15% del totale delle assunzioni 2010.

Lavorare come ambulante: idea di occupazione anticrisi

 In Lombardia ci sono oltre mille giovanissimi che lavorano come venditori ambulanti. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in accordo con un Rapporto, dal titolo “I consumi delle famiglie brianzole e lombarde”, realizzato prendendo a riferimento i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e quelli aggiornati del registro delle imprese. L’ambulante nella Regione Lombardia è anche sempre di più donna nel rapporto oramai di uno su cinque; il tutto a fronte, comunque, di un lavoro che vede svettare gli stranieri con il 40,5% di questi che sono infatti titolari con nazionalità diversa da quella italiana; la maggioranza di questi, nella Regione Lombardia, è nata in Marocco (15,7%), con a ruota quelli del Senegal (7%) e Cina (4,9%). Nel complesso gli ambulanti, in base al Rapporto della Camera di Commercio di Monza e Brianza, sono cresciuti negli ultimi 12 mesi dell’1,5% su scala nazionale a fronte di un aumento degli acquirenti di 200 mila unità a causa della crisi. Anche i lombardi, infatti, puntano sempre di più sui mercatini piuttosto che sui negozi e chiaramente ancor di più in vista del Natale 2010.