Comune di Ravenna: Bando per contributi ai disoccupati

 Sono aperti nel Comune di Ravenna i Bandi grazie ai quali l’Amministrazione punta ad aiutare sia i lavoratori che sono attualmente disoccupati, sia le imprese che vogliono incrementare il proprio organico con le assunzioni. Questo grazie a due appositi Fondi, aventi entrambi una dote pari a ben 400 mila euro, che potranno essere utilizzati per concedere contributi alle aziende che assumeranno personale dipendente per un periodo non inferiore ad un anno, ed ai lavoratori che a causa della congiuntura economica difficile sono disoccupati in quanto hanno perso il posto di lavoro con contratto subordinato o parasubordinato; alla misura possono inoltre accedere anche i disoccupati che sono lavoratori autonomi titolari di partita Iva ma non d’impresa. Al primo fondo è possibile presentare la domanda entro e non oltre il 30 settembre 2010; successivamente, a fronte del persistere della condizione di disoccupato, il lavoratore potrà presentare una seconda domanda di accesso ai contributi entro e non oltre la data del 18 gennaio 2011.

Lavoro e disabilità: la crisi pesa anche sulle categorie protette

 Ai tempi della crisi in Italia non bastano le leggi e le norme in vigore a favore delle categorie protette per permettere ai lavoratori diversamente abili di poter trovare un posto di lavoro o di mantenerlo. Anche i disabili, infatti, negli ultimi tre anni hanno dovuto fare i conti con le crisi aziendali e con le espulsioni dal mondo del lavoro che in un contesto macroeconomico difficile non sembra guardare alle leggi, alle convenzioni ed alle pari opportunità, ma senza andare tanto per il sottile guarda e punta sulle competenze. A farne maggiormente le spese sono in particolare le persone con disabilità psichica e cognitiva che, nonostante non manchino i Bandi finalizzati al loro reclutamento in azienda, rimangono inesorabilmente tagliati fuori sebbene le aziende specializzate nei processi di selezione del personale, in merito alle assunzioni dei disabili, abbiano oramai messo a punto dei servizi sempre più mirati e sempre più efficienti.

Stabilito il rinvio della valutazione del rischio da stress-correlato

Per effetto della conversione del decreto legge del 31 maggio 2010 n. 78, meglio conosciuto come correttivo alla manovra finanziaria, è stato prorogato la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato al 31 dicembre 2010 anche per le aziende private.

Infatti, per effetto dell’articolo 8 del decreto legge 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, e al fine di adottare le opportune misure organizzative, nei confronti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dei datori di lavoro del settore privato il termine di applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di rischio da stress lavoro-correlato, è differito al 31 dicembre 2010 e quello di cui all’articolo 3, comma 2, primo periodo, del medesimo decreto legislativo è differito di dodici mesi.

Voucher conciliazione lavoro e famiglia in Provincia di Macerata

 Scade alle ore 12 del prossimo 14 agosto 2010 un Bando in Provincia di Macerata, ed in particolare nel Comune di Mogliano, per favorire l’occupazione delle donne attraverso l’erogazione di voucher di servizio finalizzati a garantire la conciliazione tra i tempi di vita quotidiana e quelli legati all’attività lavorativa. Il voucher da parte del Comune viene concesso per la copertura delle spese legate ai servizi di assistenza di anziani non autosufficienti, disabili o bambini di età inferiore ai 12 anni. I voucher di servizio erogati possono essere concessi a patto che a valere sulle stesse spese sostenute non si fruisca di altri incentivi; inoltre, per quel che riguarda l’assistenza agli anziani non autosufficienti, l’assegnazione del voucher è incompatibile con l’indennità di accompagnamento percepita dalla stessa persona. Sono ammesse, tra l’altro, le spese per baby-sitter, asili nido, assistenti, badanti, servizi di mensa e di trasporto legati ad attività scolastiche ed extrascolastiche; inoltre, da tali servizi è ammessa la spesa relativa all’Iva a patto che però questa per il richiedente rappresenti un costo non recuperabile, e che a tal fine provveda a dimostrarlo.

Lavoro precario: tutta colpa del basso titolo di studio

 In Italia spesso si identifica la figura del lavoratore precario con quella di un giovane neo laureato o di una giovane neo laureata, ma dati alla mano non è proprio così. A metterlo in evidenza è la CGIA di Mestre, la quale fa presente come nel nostro Paese quasi un precario su due, per l’esattezza il 45,5%, abbia come titolo di studio solo quello relativo alla licenza media. Sono ben 3,75 milioni, complessivamente, i lavoratori che nel nostro Paese sono precari, ovverosia non hanno un contratto di lavoro stabile, e nella maggioranza dei casi questa mancanza di stabilità lavorativa risulta essere strettamente correlata al basso titolo di studio. E se il 45,5% dei precari ha solo la licenza media, una piccola minoranza, pari al 15,5% individua i giovani neo laureati, mentre solo l’1,1%, poco più di 43 mila in tutta Italia, sono i precari che possiedono un diploma post laurea.

Comune di Cagliari: voucher per i giovani che hanno idee innovative

 Scade il prossimo 10 settembre 2010, nel Comune di Cagliari, un importante Bando finalizzato alla concessione di voucher ai giovani, aventi un’età compresa tra minimo 18 e massimo 35 anni, che hanno delle idee innovative in particolare nel settore dell’informatica applicata alla rete Internet. Trattasi, nello specifico, di un’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Giovanili riguardo alla Sperimentazione Piani locali Giovani che risultano essere cofinanziati dall’Amministrazione cittadina, e finanziati dall’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e dal Ministero della Gioventù. Possono essere ammessi al Bando, che prevede l’assegnazione di voucher aventi un valore unitario di 2.000 euro, sia i giovani aventi un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni, sia le Associazioni giovanili a patto che queste abbiano la sede legale o risiedano sul territorio del Comune di Cagliari.

Provincia di Trieste: Bando per l’imprenditoria giovanile

 Si chiama “CreoAutonomia”, ed è un interessante Bando che nei mesi scorsi ha lanciato la Provincia di Trieste al fine di andare ad incentivare la creatività giovanile e per indirizzare i giovani verso forme innovative di imprenditorialità. Il Bando, a seguito di una proroga, scade il 31 agosto 2010, ed andrà a premiare i migliori tre progetti presentati con l’erogazione di un contributo massimo per progetto pari a 7.500 euro a copertura fino al 75% delle spese sostenute. Il contributo potrà essere concesso a patto che il giovane, in qualità di persona fisica, si impegni ad avviare una nuova attività d’impresa; non a caso ai fini della partecipazione al Bando sono associati ben sei allegati: l’allegato 1 riguarda la dichiarazione di possesso dei requisiti soggettivi, e poi a seguire la tabella riassuntiva dei componenti dell’impresa, l’informativa in ordine al trattamento dei dati personali, la dichiarazione di impegno all’avvio del progetto di impresa o attività professionale, il business plan ed il prospetto degli investimenti.

Lavoro intermittente e parasubordinato in aumento nella Regione Veneto

 Nel periodo dall’1 luglio del 2009 al 30 giugno di quest’anno nella Regione Veneto è proseguita l’espansione sia del lavoro intermittente, sia di quello parasubordinato, ovverosia con contratto di lavoro co.co.pro. e similari. A farlo presente è l’Amministrazione regionale che sull’andamento del mercato del lavoro nel Veneto ha presentato i dati nel corso di una conferenza stampa, dalla quale è inoltre emerso un rallentamento per quel che riguarda la perdita di posti di lavoro con contratto dipendente. Nel dettaglio, sono stati persi 41 mila posti di lavoro dipendente rispetto ai 53 mila persi nell’anno precedente; inoltre, è stata rilevato, seppur con ritmi di crescita modesti, un miglioramento per quel che riguarda la dinamica delle assunzioni con contratti di lavoro a termine, mentre nel comparto manifatturiero cresce l’offerta di lavoro per i maschi adulti.

Occupazione femminile: gli incentivi per le donne in Toscana

 In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.

Lavoro Emilia-Romagna: sistema dei voucher per attraversare la crisi

 Nella Regione Emilia-Romagna, al fine di poter mettere in atto al meglio le azioni previste dal piano di politiche attive, ed al fine di attraversare la crisi finanziaria ed economica, sarà utilizzato il sistema dei voucher. A darne notizia è l’Amministrazione regionale in concomitanza con l’annuncio relativo all’adozione, per quel che riguarda il controllo delle attività di formazione, di un sistema di gestione semplificato non più basato sul controllo amministrativo delle spese, ma orientato al risultato finale delle attività formative che saranno state finanziate. La Regione Emilia-Romagna, quindi, in merito alle attività di formazione professionale che risultano essere cofinanziate dall’FSE, il Fondo sociale europeo, ha annunciato l’introduzione di una vera e propria piccola rivoluzione che garantirà uno snellimento delle procedure a vantaggio di tutti i fruitori degli interventi di sostegno alla formazione ed al lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che, di certo, dal fronte occupazionale non è delle migliori.

Lavoro in agricoltura: 50 mila posti al Sud sono a rischio

 A causa della manovra economica messa a punto dal Governo, il settore agricolo nelle campagne del Mezzogiorno rischia grosso visto che, secondo quanto riporta la Coldiretti, sono ben 50 mila i posti di lavoro a rischio a causa dell’inasprimento dei costi contributivi. In particolare, l’Organizzazione degli agricoltori fa presente come nella manovra non sia presente la stabilizzazione per quel che riguarda le agevolazioni contributive che, negli ultimi cinque anni e mezzo, hanno permesso alle aziende agricole operanti nelle zone svantaggiate, ed in quelle agricole montane, di poter andare avanti. Secondo la Coldiretti il mancato rinnovo delle agevolazioni sarebbe grave visto che in questo modo, a danno degli imprenditori onesti, scatterebbero fenomeni di concorrenza sleale e di occupazione in nero che chiaramente il nostro Paese non può più permettersi.

Brianza Economica: un premio ai lavoratori fedeli all’impresa

 La Camera di Commercio di Monza e Brianza ha lanciato la terza edizione di “Brianza Economica“, un importante premio che punta a dare il giusto riconoscimento non solo alle imprese più longeve sul territorio di Monza e Brianza, ma anche ai lavoratori più “fedeli”, ovverosia a quelli che per almeno 25 anni hanno lavorato per la stessa azienda. Il premio “Brianza Economica“, i cui termini di partecipazione scadono il prossimo 30 luglio 2010, punta così a premiare sia le imprese, con almeno 25 anni di attività, sia i loro dipendenti per la loro fedeltà pluriennale in una fase congiunturale caratterizzata dalla necessità, molto spesso, di pianificare ed attuare il ricambio generazionale anche per evitare la chiusura. Dal Rapporto “Tra continuità e rinnovamento”, realizzato proprio dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, infatti, emerge come ben tre imprese su dieci impegnate nel processo di ricambio generazionale abbiano chiuso i battenti, mentre nel 12% dei casi, con lungimiranza, le aziende hanno pianificato il ricambio generazione facendo la scelta strategica di andare ad inserire negli organici degli imprenditori più giovani.

Provincia di Milano: Bando per l’occupazione giovanile

 La Camera di Commercio di Milano, insieme al Comune ed alla Provincia, ha lanciato “Valorizza i giovani della tua impresa“, un Bando per il sostegno all’occupazione giovanile che ha una dote pari a ben 1 milione di euro, e che punta sia ad agevolare le piccole e medie imprese, sia i lavoratori di età compresa tra i 20 ed i 29 anni nella stabilizzazione attraverso la trasformazione del contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Le micro imprese e le piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori dell’economia, ed aventi la sede legale a Milano, oppure in Provincia, possono presentare la domanda di accesso al Bando entro e non oltre la data del 15 settembre 2010. Per la stabilizzazione di ogni giovane, anche con contratto di apprendistato, di somministrazione o di collaborazione a progetto, è pronto un contributo a fondo perduto pari a 3.000 euro; il tutto a patto che i lavoratori da stabilizzare abbiano accumulato negli ultimi tre anni, anche in via non continuativa, un periodo di lavoro in azienda pari ad almeno 365 giorni.