Sciopero nazionale CGIL 25 giugno 2010

Proprio qualche giorno all’interno della pagina Facebook di Gazzetta del Lavoro qualcuno ha scritto che scioperare non serve a niente; tuttavia vale la pena ricordare che anche il silenzio, il restare fermi ad aspettare che altri facciano qualcosa porta a ben poco.

Nicola Nicolosi, Segretario confederale, soddisfatto per la riuscita dello sciopero generale indetto per oggi 25 giugno 2010 dalla CGIL contro la manovra entrando in polemica con Brunetta e ricordando che nel Pubblico Impiego lo sciopero è di 24 ore e che quindi prima di fornire numeri sarebbe opportuno aspettare la fine della giornata.

Susanna Camusso vicesegretaria generale ha stimato in un milione i lavoratori scesi nelle piazze italiane oggi con la CGIL; dalle diverse città italiane si registra un malcontento generale.

Come diventare un imprenditore di successo

 Come diventare un imprenditore di successo? Gli ingredienti sicuri non esistono, ma analizzando i comportamenti e le caratteristiche, spesso innate, di chi è riuscito ad affermarsi nel mondo imprenditoriale, di sicuro ci può aiutare. A tal fine può venirci in soccorso “Imprenditori”, un volume che è stato presentato nella giornata di ieri a Milano, e che è stato promosso dal Servizio Studi della Camera di commercio locale per raccontare idee, passioni e storia di chi oggi a Milano è un imprenditore. Per molti, diventare un imprenditore di successo significa avere gli occhi per guardare lontano a fronte di una spiccata intuizione e capacità di sintesi, ma anche un buona dose di umiltà affinché non si rimanga prigioniero delle proprie convinzioni. L’imprenditore di successo, che vuole mantenere, se non incrementare le quote di mercato, è anche colui o colei che sposa una missione ed è contestualmente attento al cambiamento visto che il futuro è imprevedibile, e visto che il fare impresa ed avere successo è frutto sia di scelte vincenti, sia anche di un calcolo delle probabilità.

Provincia di Torino: reinserimento lavorativo più facile per i disabili

 L’Inail e la Provincia di Torino, in accordo con quanto comunicato mercoledì scorso dall’Amministrazione provinciale, hanno siglato un importante accordo che permetterà un più facile reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti con disabilità da lavoro, ed in particolare con un grado di invalidità superiore alla percentuale del 33%. L’accordo è finalizzato ad uno scambio di informazioni tra la rete dei Centri per l’Impiego della Provincia di Torino, ed il Servizio Sociale dell’INAIL, affinché, attraverso un percorso di reinserimento lavorativo, il disabile da lavoro rimasto disoccupato o a rischio di perdere il posto anche a seguito di un’eventuale malattia contratta, possa avere meno difficoltà nel poter tornare a lavorare.

Provincia di Monza e Brianza: voucher per l’inserimento di nuovo personale

 Si sono aperti alle ore 12 dello scorso 15 giugno, nella Provincia di Monza e Brianza, i termini di partecipazione ad un Bando finalizzato alla concessione di contributi a fondo perduto, attraverso la formula dei voucher, per valorizzare il capitale umano, con l’inserimento di nuovo personale nelle piccole e medie imprese, ma anche per favorire la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica. Per la sola Provincia di Monza e Brianza, in base a precedenti accordi stipulati tra le Regione Lombardia, e gli Enti camerali sul territorio lombardo, lo stanziamento per la concessione dei voucher ammonta a ben 360 mila euro; le domande da parte delle piccole e medie imprese possono essere presentate entro e non oltre le ore 12 del 31 dicembre 2010 salvo l’esaurimento anticipato delle risorse stanziate. Gli ambiti di intervento sono cinque, e riguardano la concessione di voucher per la consulenza tecnologica, la consulenza in materia energetica e ambientale, la consulenza in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, la consulenza in materia di check-up economico-finanziari e, come accennato, la valorizzazione del capitale umano in azienda.

Dallo stage al contratto a tempo indeterminato: 2% di probabilità

 Quante sono le probabilità che dallo stage portano all’assunzione in azienda con un contratto a tempo indeterminato? Ebbene, in base ad un sondaggio condotto da Isfol Orientaonline e da Repubblica degli Stagisti, i dati sono tutt’altro che entusiasmanti. Solo in poco più di un caso su cinque, infatti, lo stage si conclude con un contratto di lavoro; per la precisione, la percentuale ricavata dal sondaggio è pari a solo il 21,10%, il che significa che iniziano a lavorare dopo lo stage solo 21 persone circa su cento. Ma come? Ebbene, di questi 21 “fortunati” circa 7 riescono a “strappare” una collaborazione occasionale; circa 6 riescono a “conquistare” un contratto a progetto, altri sei un contratto a tempo determinato e solo due un contratto a tempo indeterminato. Di conseguenza, la probabilità di passare dallo stage al contratto a tempo indeterminato è per un candidato pari al 2%, ma dall’indagine Isfol Orientaonline – Repubblica degli Stagisti emergono anche altri dati interessanti.

Come rilanciare l’occupazione giovanile

I ministri del Lavoro e dell’Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, hanno individuato sei priorità che teoricamente dovrebbero rilanciare l’occupazione giovanile. I punti principali del Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro” sono:

– facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro
– rilanciare l’istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato
– ripensare il ruolo della formazione universitaria e l’utilizzo dei tirocini formativi insieme alle esperienze di lavoro nel corso degli studi
– aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo

Formazione Emilia-Romagna: corsi per giovani e adulti disoccupati

 A valere sulle risorse del Fondo sociale europeo, in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale ha annunciato d’aver impegnato nove milioni di euro per promuovere per l’anno in corso la formazione dei Poli tecnici. A partire dal prossimo mese di settembre, infatti, i soggetti della rete dei Poli tecnici, ovverosia le imprese, gli enti di formazione, gli istituti scolastici, gli enti di ricerca e le università, organizzeranno ben 28 percorsi IFTS, ovverosia di istruzione e di formazione tecnica superiore, ed altri 94 percorsi di formazione alta e superiore. I beneficiari saranno ben 1.800 persone tra giovani e persone adulte, siano essere inoccupate, occupate o disoccupate che puntano a qualificare, a formare ed a specializzare la propria professionalità in quanto a competenze e conoscenze anche facendo tesoro delle esperienze lavorative e formative fatte in precedenza. I corsi di formazione alta e superiore avranno una durata di 300 ore, mentre quelli di istruzione e formazione tecnica superiore dureranno ben 1.000 ore.

Lavoro e disabilità: Modena, contributi alle imprese che assumono

 Ammontano a quasi 400 mila euro le risorse che la Provincia di Modena ha stanziato per incentivare l’assunzione, da parte delle imprese, di lavoratori con disabilità. A darne notizia è l’Amministrazione provinciale nel sottolineare come i termini di presentazione delle domande siano due: il primo scade lunedì prossimo, 21 giugno 2010, a valere sulle assunzioni effettuate nell’anno 2009, mentre per quelle effettuate o che saranno effettuate nel 2010 il termine ultimo è quello dell’11 novembre 2010. I fondi, che saranno concessi alle imprese sotto forma di contributi, risultano essere così suddivisi: per il 2009 60 mila euro sono per le assunzioni a tempo determinato, mentre ben 170 mila euro sono destinate alle assunzioni a tempo indeterminato. Per il 2010 100 mila euro sono destinati alle assunzioni a tempo indeterminato, e 50 mila euro per quelle a tempo determinato fermo restando che a favore delle aziende private che non operano sotto la forma giuridica delle cooperative sociale, sarà destinata una quota dei contributi pari al 70%.

Lavoro Regione Piemonte: Piano Straordinario per l’occupazione

 Ammontano ad oltre 390 milioni di euro, nella Regione Piemonte, i fondi che l’Amministrazione ha messo sul piatto nell’ambito dell’annuncio di un Piano Straordinario per l’occupazione che dovrà garantire sul territorio piemontese più competitività, più occupazione, più credito alle imprese ma anche meno burocrazia. In particolare, ben 10 milioni di euro saranno stanziati con il preciso obiettivo di incentivare l’occupazione dei giovani e per favorirne il reinserimento lavorativo. A tal fine saranno agevolati con gli incentivi tutti quei giovani che da almeno sei mesi non hanno un lavoro regolarmente retribuito, oppure che hanno un contratto di lavoro avente una durata temporanea, oppure ancora che sono in mobilità o hanno un contratto di apprendistato. Si punta sui giovani ma anche nell’alta formazione con altri nove milioni di euro finalizzati a creare nuove occasioni di lavoro e di impiego per i giovani laureati.

Provincia di Prato: riapertura Bando per i voucher formativi

 In Provincia di Prato l’Amministrazione ha recuperato ben 211 mila euro di soldi non spesi che ora possono tornare utili per riaprire un Bando, chiusosi lo scorso mese di febbraio, per l’assegnazione di voucher formativi. Al riguardo, lunedì prossimo, 21 giugno, sarà pubblicato il relativo Avviso che permetterà la riapertura del Bando i cui nuovi termini di scadenza sono fissati per il 31 luglio del 2010. I destinatari della misura sono i lavoratori che risultano essere domiciliati nella Provincia di Prato, che hanno un’età superiore ai 25 anni, e che risultano essere coinvolti da situazione di crisi aziendale che hanno portato alla disoccupazione, iscrizione nelle liste di mobilità o cassa integrazione. Sono ammessi anche gli iscritti ai Centri per l’Impiego che sono inoccupati ed in ogni caso le donne disoccupate anche se queste hanno un’età inferiore ai 25 anni. I voucher potranno essere spesi per attività di formazione organizzate da agenzie regolarmente accreditate.

Lavori stagionali con i voucher per gli studenti universitari

 Ai lavori stagionali con i voucher, con la formula, quindi, della prestazione di lavoro occasionale accessorio, possono accedere anche gli studenti universitari? Ebbene, a seguito di una richiesta al riguardo postaci da un nostro lettore su Facebook, la risposta è affermativa fermo restando il rispetto di alcuni requisiti, a partire dall’età che deve essere inferiore ai 25 anni. Lo studente deve essere iscritto regolarmente ad un corso di laurea, ma può comunque lavorare con i voucher solo in ben determinati periodi dell’anno, ovverosia in quei giorni in corrispondenza dei quali non c’è di norma sovrapposizione con le attività d’Ateneo. Nel dettaglio, gli studenti universitari possono effettuare i cosiddetti “lavoretti saltuari“, in tutti i periodi dell’anno, solo il sabato e la domenica, ed in tre periodi dell’anno che sono quelli relativi alle vacanze natalizie, vacanze pasquali e vacanze estive.

Moms@work: le mamme come risorsa per le aziende

 Part-time meno rigidi, reversibilità della maternità anticipata, possibilità di negoziazione di accordi all’interno dell’azienda, frazionamento dell’orario del congedo facoltativo, accordi aziendali interni più semplici e flessibili, incentivi per l’introduzione di pratiche di flessibilità: sono solo alcune delle richieste e/o delle difficoltà riscontrate dalle aziende nell’attuazione di forme di conciliazione famiglia-lavoro a favore di lavoratrici madri.

Questo scenario è stato censito durante la fase pilota del progetto Moms@work, il primo servizio di intermediazione professionale dedicato alle mamme che lavorano sostenuto e promosso da Gi Group, che presenta i primi risultati nel convegno patrocinato dalla fondazione Gi Group Academy e da AIDP “Moms@work; le mamme come risorse per le aziende” a cui parteciperanno Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, Francesca Pelaia del Dipartimento Politiche per la Famiglia, Giulio Boscagli, Assessore Regionale alla Famiglia, Gianluigi Petteni, Segretario Regionale CISL Lombardia, Stefano Colli-Lanzi e numerose aziende.

Appuntamento per giovedì 24 giugno alle ore 9,15 presso il Palazzo del lavoro di Gi Group in piazza IV Novembre 5 a Milano.

Comune di Ivrea: cantiere di lavoro per i disoccupati

 Il Comune di Ivrea ed altre Amministrazioni cittadine hanno “fatto squadra” contro la disoccupazione sul territorio lanciando l’iniziativa del cantiere di lavoro per l’inserimento di 26 persone disoccupate nell’area del supporto ai servizi amministrativi ed in quella tecnico-manutentiva. Il progetto, appoggiato dai Sindacati  dalla Cgil, Cisl e della Uil, vede la partecipazione, oltre al Comune di Ivrea, anche dei Comuni di Brosso, Caravino, Castellamonte, Cuceglio, Torre Canavese, Vidracco, Issiglio, Montalenghe, Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Samone, Settimo Vittone, Orio Canavese e Romano Canavese. Sono ammessi a partecipare i cittadini residenti nei Comuni sopra citati che abbiano dato disponibilità al lavoro presso i Centri per l’Impiego da almeno sei mesi dalla data di inizio del cantiere, e che non svolgano alcuna attività lavorativa, inclusa l’occupazione part-time. La domanda deve essere presentata, solo ed esclusivamente per le posizioni di lavoro aperte presso il proprio Comune di residenza, nell’ambito dei progetti definiti per il cantiere di lavoro, al Centro per l’Impiego di Ivrea che si trova al numero 138 di Corso Vercelli.

A Roma tre nuovi sportelli per mettersi in proprio

In Provincia di Roma verranno aperti tre nuovi sportelli dedicati sia all’avviamento di nuove attività imprenditoriali che allo sviluppo di quelle già esistenti. Il progetto è stato realizzato da Bic Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma che hanno dato il via a “Nuove energie per nuove imprese“. Con questa iniziativa si vuole avvicinare il cittadino all’impresa e cercare in questo modo anche di facilitare l’accesso alle  varie informazion ed ai finanziamenti attualmente disponibili.

Il progetto è rivolto a giovani, donne ed immigrati che desiderano avviare o cercare di far crescere la propria attività in provincia di Roma.