La sindrome del lunedì

Si può sopravvivere al collega più insopportabile e antipatico o al capo più puntiglioso? Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Alberta si tratta di una questione di affinità elettive: quindi per

Comune di Bologna: corsi per aspiranti babysitter

 Scade alle ore 12 di domani, martedì 30 marzo 2010, il termine per l’iscrizione nel Comune di Bologna al corso di formazione per aspiranti babysitter; a darne notizia è l’Amministrazione comunale nel precisare che possono presentare domanda le persone aventi un’età compresa tra i 18 ed i 60 anni, e quantomeno il titolo di studio della scuola secondaria di primo grado. A fronte della presentazione della domanda, attraverso un apposito modulo, unitamente al proprio curriculum vitae, sarà poi effettuato nei prossimi giorni un colloquio preliminare. I corsi di formazione  per aspiranti babysitter nel Comune di Bologna, la cui gestione viene direttamente affidata al Settore Istruzione, rientrano nell’ambito del rilancio del cosiddetto “progetto Tata Bologna“, e mirano altresì a rispondere al meglio ai bisogni delle famiglie riguardo al reperimento delle aspiranti babysitter.

Voucher: sei su dieci vengono utilizzati in agricoltura

 Una bella fetta di voucher, detti anche buoni lavoro, viene utilizzata in prevalenza nel settore agricolo, ovverosia in quel comparto dove la sperimentazione di tale strumento è partita nel 2008 proprio nei campi, ed in particolare per la vendemmia, per poi estenderne l’utilizzo anche ad altri settori dell’economia. A mettere in risalto questo dato è la Coldiretti, la quale ha precisato che il 58% del totale dei buoni lavoro venduti è stato utilizzato nel settore agricolo ed in prevalenza nelle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. D’altronde i voucher si prestano bene all’utilizzo in agricoltura per il semplice fatto che ci sono mesi dell’anno in cui le imprese agricole hanno bisogno di tanta manodopera stagionale e quindi lo strumento dei buoni lavoro rappresenta un’opportunità sia per il datore di lavoro, che può acquisire prestazioni saltuarie perfettamente in regola, sia per il lavoratore specie se questo appartiene alle fasce più deboli della popolazione.

Buoni lavoro: forti richieste in Veneto ed Emilia Romagna

 In base ai dati aggiornati allo scorso mese di febbraio, è il Veneto la Regione italiana dove c’è stato l’utilizzo più massiccio dei buoni lavoro, detti anche voucher. A darne notizia è l’Inps nel precisare che il Veneto svetta con quasi 800 mila buoni lavoro venduti, mentre al secondo posto c’è l’Emilia-Romagna con 490 mila, e poi la Lombardia ed il Piemonte con 400 mila ciascuno. A partire dall’agosto del 2008, su tutto il territorio italiano sono stati venduti ben 4,1 milioni di buoni lavoro equivalenti al taglio minimo, ovverosia quelli da 10 euro; la vendita è avvenuta e sarà tale anche in futuro attraverso due canali: i datori di lavoro, infatti, possono acquistare i buoni lavoro in forma telematica attraverso il sito Internet dell’Inps, oppure possono ritirare presso gli uffici fisici dell’Istituto i buoni lavoro in forma cartacea dopo aver però saldato il corrispettivo a mezzo bollettino presso gli uffici di Poste Italiane.

Disoccupazione Italia: oltre 2,1 milioni di persone cercano lavoro

 Continua ad avere nuove reclute nel nostro Paese l’esercito dei disoccupati. Gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sul quarto trimestre 2009 parlano chiaro: le persone che cercano un’occupazione sono aumentate di ben 369 mila unità, con la conseguenza che coloro che in Italia sono alla ricerca di un lavoro sono saliti a quota 2,14 milioni con una prevalenza a livello geografico nel Centro e nel Nord Italia. Il fatto che i nuovi disoccupati si concentrino al Nord ed al Centro si spiega con il fatto che trattasi delle aree del Paese a più elevata densità imprenditoriale, rispetto al Mezzogiorno, ragion per cui per i dipendenti delle imprese che chiudono a causa della crisi è sempre più difficile potersi reinserire in tempi brevi nel mondo del lavoro.

Giornalisti: esenzione per i redditi fino a 3000 euro

Il comitato amministratore dell’Inpgi ha approvato due interessanti proposte che saranno sottoposte ai Ministero vigilanti del Lavoro e dell’Economia per la loro definitiva approvazione. La prima mira ad esentare dal versamento dei contributi per tutti colori che non superano i 3000 euro di compensi, mentre la seconda prevede la restituzione dei contributi a 65 anni.

L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani dispone di una sezione separata denominata Inpgi2. Il sistema previdenziale italiano si regge su un quadro pluralistico in grado di tutelare diverse categorie di lavoratori richiamandosi alle varie leggi in materia. L’Inpgi gestisce unitariamente, in regime sostitutivo e con regolamentazione autonoma, tutte le forme assicurative obbligatorie di previdenza ed assistenza a favore dei giornalisti professionisti.

Lavoro e sussidio di disoccupazione: il reimpiego non è difficile

 Nel nostro Paese, nonostante gli allarmi e le preoccupazioni, il tasso di rioccupazione dei lavoratori è più alto di quanto il comune dire e sentire possa farci pensare. Al riguardo, infatti, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha condotto uno studio su coloro che percepiscono il sussidio di disoccupazione; ebbene, nel 2009 il 55% di questi ha di nuovo trovato un’occupazione con contratto di lavoro dipendente dopo averlo perso. Inoltre, in accordo con le dichiarazioni rilasciate da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, la percentuale sopra citata aumenta al 57% se si sottrae la percentuale di lavoratori che hanno perso il posto e che hanno trovato rioccupazione attraverso l’apertura di una partita Iva mettendosi quindi in proprio.

Friuli Venezia Giulia: contributi per sostituzione liberi professionisti

 La Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di permettere la conciliazione tra il lavoro dei liberi professionisti, e le loro esigenze ed i loro bisogni in materia di paternità e di maternità, ha provveduto a stanziare dei contributi finalizzati alla sostituzione del libero professionista dal posto di lavoro non solo per maternità e paternità, ma anche per i servizi assistenziali e socio-educativi domiciliari nei confronti dei minori con handicap grave, per i servizi ricreativi ed educatici extrascolastici, e per la custodia socio-educativa. Alla misura possono accedere i professionisti e le professioniste, iscritti ad ordini o collegi professionali, oppure iscritti ad Associazioni appartenenti ad un apposito registro regionale. Il richiedente deve essere residente nel Friuli Venezia Giulia, deve prestare attività in forma individuale, e deve avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 30 mila euro; tale limite scende però a 20 mila euro in caso di famiglia monogenitoriale.

Provincia di Parma: voucher per corsi di formazione

 Negli ultimi dodici mesi nella Provincia di Parma sono stati persi quasi 3.500 posti di lavoro, così come sono ben 4 mila le persone disoccupate che sono in cerca di una nuova occupazione e che non possono accedere ad alcun tipo di ammortizzatore sociale. Anche in base a questi dati, che confermano come nel parmense la situazione dal punto di vista occupazionale rimanga tutt’altro che rosea, la Provincia di Parma ha annunciato la partenza di misure a sostegno dei lavoratori e delle imprese con uno stanziamento pari a due milioni di euro. Le risorse, in particolare, saranno destinate sia per la formazione del personale nelle imprese, sia per offrire formazione gratuita ai disoccupati. Riguardo a quest’ultima misura, proprio a partire da oggi, martedì 23 marzo 2010, si aprono le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti grazie ad un plafond pari a ben 500 mila euro che serviranno per assegnare dei voucher ai giovani che hanno perso il lavoro in data antecedente all’1 gennaio 2009 a causa di un contratto di lavoro non a tempo indeterminato.

Provincia di Firenze: Bando premi presenza per i tirocini formativi

 La Provincia di Firenze, ed in particolare la Direzione Lavoro, ha emanato un Bando per promuovere i tirocini di orientamento e quelli formativi attraverso l’assegnazione di un premio presenza per tirocinanti pari a 300 euro mensili. Le imprese che vogliono partecipare, a fronte di uno stanziamento pari a 100 mila euro, dovranno compilare e presentare, entro il 31 dicembre del 2010, una apposita domanda scaricabile da Internet cliccando qui. Possono partecipare ai tirocini quei soggetti che all’atto della presentazione della domanda sono disoccupati o inoccupati, sono domiciliati sul territorio della Provincia di Firenze, e sono iscritti presso i Centri per l’Impiego. Inoltre, il tirocinante non deve avere in corso nessun tipo di rapporto di lavoro e non deve aver già fruito dell’assegnazione di premi presenza per tirocinio da parte della Provincia di Firenze.

moms@work: un sito per le donne che vogliono essere mamme e lavorare

Mamme e lavoro: un connubio non sempre facile. Tuttavia qualcosa sembra muoversi. A questo proposito qualche giorno fa in un articolo all’interno del blog Tutto Mamma ho descritto un interessante progetto chiamato moms@work; torno a parlarne anche qui perchè credo meriti particolare attenzione.

Cos’è moms@work?

E’un progetto creato da Gi Group (un’agenzia per il lavoro) ed attivo per ora sul territorio di Milano che si prefigge un duplice obiettivo:

1) aiutare donne qualificate e motivate a rientrare – o a trovare il proprio spazio – nel mondo del lavoro
2) aiutare le aziende a capire e a cogliere i vantaggi, anche economici, del lavoro flessibile.
Fornendo ad entrambi servizi di recruitment e consulenza specializzati.

Giovani ricercatori: Bando Europass per tesi di dottorato

 Scade il prossimo 16 aprile 2010 il termine di partecipazione relativo ad un Bando istituito da Europass al fine di premiare i giovani ricercatori appartenenti agli Atenei dell’Emilia Romagna, e nello specifico di quelli di Piacenza, Ferrara, Modena-Reggio, Bologna e Parma. Il premio, nello specifico, è pari a 5 mila euro al fine di fornire sia incoraggiamento, sia un sostegno concreto alla migliore tesi per dottorato di ricerca nel campo della sicurezza alimentare, ovverosia uno dei temi più importanti e di attualità per la tutela della salute dei cittadini. Il Bando, nello specifico, è stato istituito da Europass in partnership con l’EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, e punta a premiare la miglior tesi dei giovani ricercatori sull’argomento riguardante i “contaminanti nella catena alimentare e i pericoli biologici“. Possono partecipare quei giovani ricercatori che nel biennio 2008-2009 hanno conseguito il dottorato di ricerca, e che rispetto alla tematica sopra indicata venga apportato un contributo che sia originale ma anche innovativo.

Trovare lavoro: sempre più difficile anche per gli ingegneri

 La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sull’occupazione dei giovani laureati. Almalaurea, nel suo ultimo Rapporto sulla condizione dei laureati in Italia, ha rilevato che chi ha conquistato da poco il “pezzo di carta” rispetto agli anni pre-crisi lavora di meno e, di conseguenza, guadagna anche di meno. In difficoltà, di più rispetto al passato, non sono solamente i giovani laureati che hanno preso la “triennale”, ma anche quei giovani che possono fregiarsi d’aver ottenuto una laurea “forte” come quella in ingegneria. E se in passato una buona parte dei laureati “forti” nell’arco di dodici mesi riusciva a trovare un’occupazione stabile, adesso il tasso di stabilità lavorativa è ulteriormente sceso per effetto del taglio delle assunzioni praticato dalle imprese, le quali, tra l’altro, hanno rinviato a tempi migliori molto spesso gli investimenti in innovazione e ricerca e, quindi, il reclutamento di giovani “cervelli”.

Pyou Card Regione Piemonte: promozione lavoro e cultura tra i giovani

 Per i giovani piemontesi, aventi un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni, arriva la Pyou Card, una carta che nasce per promuovere la cultura, ma che punta anche a coinvolgere quei giovani che sono in attesa di lavoro oppure già occupati. Con il progetto, infatti, non si punta solamente ad incentivare il consumo di cultura tra i giovani, ma anche a favorirne la mobilità e gli scambi attraverso stage internazionali e nazionali, career day ed altre iniziative che possono abbracciare tematiche che torneranno utili anche in futuro come quelle relative all’accesso al credito. Non a caso, la sezione “Formazione e Lavoro” del sito Internet che promuove la Pyou Card offre consigli su come redigere un curriculum, su come orientarsi nel mondo del lavoro, ma anche su servizi offerti dai Centri per l’Impiego, lavori stagionali ed altre risorse utili e preziose.