Lavoro Friuli Venezia Giulia: incentivi per giovani e over 45

 Nel Friuli Venezia Giulia c’è stato un forte aumento nelle ultime settimane per quel che riguarda la cassa integrazione straordinaria; in base ai dati forniti da Alessia Rosolen, assessore al Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, si è passati dal milione di ore di cassa integrazione guadagni straordinaria dello scorso mese di dicembre a 1,5 milioni di ore autorizzate nello scorso mese di febbraio. Di conseguenza, l’assessore ha fatto presente come al riguardo saranno messe a punto delle contromisure al fine di tutelare, in primis, sia i giovani, sia gli over 45; in particolare, sarà impressa a tutela dell’occupazione sia una ulteriore accelerazione per quel che riguarda gli accordi nazionali per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, sia la messa a punto di incentivi anche a favore di quelle imprese che assumono i lavoratori con un contratto a tempo determinato.

Comune di Torino: opportunità per i disoccupati di lungo periodo

 Scade il 2 aprile 2010, nel Comune di Torino, l’accesso a Bandi multipli che l’Amministrazione ha messo a punto per complessivi 350 lavoratori che risultano essere sul territorio dei disoccupati di lungo periodo. I soggetti beneficiari si occuperanno o di svolgere semplici attività di pulizia, oppure, in affiancamento ai dipendenti del Comune di Torino, si occuperanno di assolvere a delle incombenze di natura amministrativa. Orientativamente, i cantieri, a seguito dell’approvazione dei progetti da parte della Provincia di Torino, partiranno nel settembre di quest’anno dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria nel prossimo mese giugno. Con i Cantieri di Lavoro i soggetti beneficiari percepiranno, a titolo di indennità giornaliera per la loro presenza, 22,14 euro lordi a cui va aggiunto il contributo per la mensa; inoltre, a fronte di un rapporto regolato dalle vigenti norme regionali, per i lavoratori dei Cantieri sono previsti, tra l’altro, i contributi previdenziali ai fini Inps, e percorsi che, con la partecipazione attiva del disoccupato di lungo periodo, contribuiscano a cercare e trovare un lavoro alla conclusione del progetto.

Workaholic: individui ossessionati dal lavoro

L’Italia (ma anche il resto del mondo) è piena di contraddizioni anche per quanto concerne il lavoro. Se da una parte troviamo il tasso di disoccupazione che continua a crescere (o quanto meno non sembrano vedersi i miglioramenti sperati e perché no, anche desiderati e voluti) dall’altra parte esiste una categoria di persone dipendenti dal lavoro.

Si chiamano workaholic e possono in un certo senso diventare anche “pericolosi”; sono persone che vivono solamente di lavoro. Individui che non riescono più a regolare l’attività lavorativa e quindi cominciano ad uscire sempre più tardi dall’ufficio, si portano il lavoro a casa.

Inclusione sociale: Roma, tirocini formativi col programma Retis

 Sono in tutto 105 i posti di formazione lavoro disponibili a Roma, nell’ambito di un progetto di inclusione sociale, a cura del network Retis, per altrettanti nomadi che vivono in cinque campi autorizzati della Capitale. Al riguardo sono in corso le preselezioni che si concluderanno entro il mese corrente, e che permetteranno a 105 nomadi di poter svolgere dei tirocini di formazione lavoro e di percepire 450 euro al mese nell’ambito di uno stanziamento di complessivi 500 mila euro da parte dell’Amministrazione capitolina. In particolare, le preselezioni si stanno svolgendo presso gli insediamenti siti a Roma in via di Salone ed in via Candoni, con l’obiettivo di dare lavoro a 105 nomadi presso l’Ama, con 25 tirocini formazione lavoro, ed 80 nel “Servizio Giardini”, ovverosia nel settore del decoro urbano.

Intesa sull’arbitrato tra le Parti Sociali e il Ministero del Lavoro

Siglata dalle parti sociali una dichiarazione comune sull’arbitrato introdotto dal recente collegato al lavoro, un provvedimento che ha sollevato inevitabilmente diverse polemiche e dubbi interpretativi.

Di sicuro l’arbitrato è un vero strumento alternativo al giudice nelle controversie di lavoro, ma per evitare abusi è necessario definire delle linee d’azione comuni.

Ricordiamo, infatti, che il comma 9 del collegato al lavoro stabilisce che, in   relazione alle materie di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile, le parti contrattuali possono pattuire clausole compromissorie di cui all’articolo 808 del codice di procedura civile che rinviano alle modalità di espletamento dell’arbitrato di cui agli articoli 412 e 412-quater del codice di procedura civile.

Regione Toscana: nuovi aiuti per lavoratori e studenti universitari

 Nella Regione Toscana, a sostegno dell’occupazione, e per fronteggiare le difficoltà legate alla crisi finanziaria ed economica, tuttora esistenti, nel mondo del lavoro sul territorio, saranno messe a punto nuove misure di aiuto che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti e definite lo scorso anno. Nel dettaglio, l’Amministrazione regionale mira a definire, a favore di lavoratori che sono prossimi al pensionamento, un bonus pari a ben tre mila euro sotto forma di incentivo per le imprese all’assunzione, mentre per i figli, nonché studenti universitari di lavoratori che, a causa della crisi finanziaria ed economica, sono in mobilità o in cassa integrazione, arriverà il sussidio. Queste due nuove misure si andranno così ad aggiungere a quelle in corso che sono finalizzate al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti, alla stabilizzazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, ed incentivi alle imprese che assumono sia giovani laureati, sia donne aventi un’età sotto i 30 anni.

Prolungamento cassa integrazione: parere negativo del Governo

 L’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane è inutile. A dichiararlo nelle ultime ore è stato Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, aggiungendo che in merito al provvedimento approvato nei giorni scorsi in Commissione l’Esecutivo esprimerà un parere negativo. Secondo il Ministro, in virtù delle estensioni già presenti per l’accesso alla cassa integrazione, l’allungamento della CIG ordinaria non serve visto che per le aziende in crisi ci sono già strumenti che offrono una adeguata protezione ai lavoratori. L’orientamento del Governo in materia di estensione della cassa integrazione ordinaria non è stato ben accolto dalla Cgil, la quale, per voce del segretario confederale, Fulvio Fammoni, sottolinea come il no del Ministro Sacconi confermi il disinteresse del Governo nei confronti della crisi.

Cassa integrazione ordinaria: durerà diciotto mesi

 Grazie ad una votazione favorevole da parte sia del centrodestra, sia del centrosinistra, alla Camera dei Deputati, ed in particolare presso la Commissione Lavoro, è stato approvato un importante emendamento anticrisi che prolunga la cassa integrazione ordinaria da dodici a diciotto mesi, ovverosia da 52 a ben 78 settimane. Trattasi di una misura di rilevante importanza se si considera che nelle ultime settimane sono state molte le aziende nel nostro Paese che, a causa del loro persistente stato di crisi, hanno dovuto fare richiesta per la CIGS, la cassa integrazione guadagni straordinaria con molti casi che, in base ai decreti di concessione, hanno riguardato purtroppo anche dei fallimenti societari. L’emendamento approvato in Commissione, tra l’altro, è in linea con le richieste della CGIL, la quale da parecchi mesi oramai chiede il raddoppio della cassa integrazione guadagni ordinaria, portandola da 52 a 104 settimane al fine di evitare che le aziende e, di riflesso, i lavoratori rimangano scoperti dal beneficio degli ammortizzatori sociali aspettando che la ripresa in Italia si faccia più robusta ed il mondo del lavoro torni lentamente ai periodi pre-crisi.

Donne e maternità: Openjob lancia il progetto Open Life

 Si chiama “Open Life“, ed è un progetto lanciato da Openjob S.p.A., Agenzia per il Lavoro che punta a dare sostegno e fornire facilitazioni a quelle imprese che hanno dipendenti che temporaneamente devono congedarsi dal proprio posto di lavoro, ad esempio, per la maternità. L’iniziativa, denominata anche “Mamma Serena”, punta a concedere alle imprese, con dipendenti temporaneamente assenti dal posto di lavoro, due possibili soluzioni: Openjob può fornire all’impresa la possibilità di sostituire il lavoratore con un altro, con contratto di somministrazione, senza l’applicazione di alcun margine di guadagno per l’Agenzia per il Lavoro che, quindi, erogherà il servizio al puro costo. Oppure, se l’azienda vuole autonomamente assumere un nuovo dipendente, allo stesso modo Openjob S.p.A. offrirà a costo zero il proprio servizio di selezione e di ricerca del personale.

Riforma del lavoro: i principali cambiamenti (parte terza)

 Ed eccoci arrivati alla terza e ultima parte relativa alla Riforma del lavoro; vi riportiamo i punti salienti tratti dall’articolo contenuto all’interno del sole24ore.

– Ispezioni (articolo 33).

Si riscrive la materia delle ispezioni sui luoghi di lavoro. Si prevede, in particolare, che il personale ispettivo acceda presso i luoghi di lavoro nei modi e nei tempi consentiti dalla legge. Alla conclusione delle attività di verifica compiute nel corso del primo accesso, viene rilasciato al datore di lavoro o alla persona presente all’ispezione, con l’obbligo alla tempestiva consegna al datore di lavoro, il verbale di primo accesso ispettivo, che deve contenere, tra l’altro, l’identificazione dei lavoratori trovati intenti al lavoro e la descrizione delle modalità del loro impiego. In caso di constatate inosservanze, e qualora il personale ispettivo rilevi inadempimenti dai quali derivino sanzioni amministrative, questi provvede a diffidare il trasgressore alla regolarizzazione delle inosservanze comunque materialmente sanabili, entro il termine di 30 giorni dalla data di notificazione del verbale. In caso di ottemperanza alla diffida, il trasgressore o l’eventuale obbligato in solido, è ammesso al pagamento di una somma pari all’importo della sanzione nella misura del minimo previsto dalla legge ovvero nella misura pari ad un quarto della sanzione stabilita in misura fissa. Il pagamento dell’importo della predetta somma estingue il procedimento sanzionatorio limitatamente alle inosservanze oggetto di diffida e a condizione dell’effettiva ottemperanza alla diffida stessa.

Riforma del lavoro: i principali cambiamenti (parte seconda)

 Riprendiamo sempre grazie all’articolo contenuto all’interno del sole24ore ad analizzare i punti contenuti all’interno della Riforma del lavoro.

– Pari opportunità (articolo 21).

Si ribadisce che le pubbliche amministrazioni debbono garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne e l’assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro. Le pubbliche amministrazioni, poi, sono chiamate a garantire, anche, un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e si impegnano a rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza morale o psichica al proprio interno. Per realizzare questi principi e missioni, tutte le amministrazioni pubbliche, al proprio interno, entro 120 giorni dall’entrate in vigore della presente legge, dovranno costituire un “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”. Tale organo sostituirà, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni.

Riforma del lavoro: i cambiamenti principali (prima parte)

La Guida alla Riforma del Lavoro (si tratta di una riforma convertita in legge il 3 marzo dalla Camera) rielaborata dal sole24ore è molto interessante. Per questo, ve la riproponiamo:

– Lavori usuranti (articolo 1).

Delega per la revisione della disciplina pensionistica dei soggetti che svolgono lavori usuranti. La delega deve essere esercitata entro 3 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento. In pratica, vengono riaperti i termini della precedente disciplina di delega (non esercitata) in materia. Lo scopo è quello di permettere ai lavoratori dipendenti impegnati in particolari lavori o attività e che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1º gennaio 2008, di andare in pensione con un requisito anagrafico ridotto di 3 anni, fermi restando un limite minimo pari a 57 anni di età, il requisito di anzianità contributiva pari a 35 anni e la disciplina relativa alla decorrenza del pensionamento (cosiddette “finestre”). Previsto un meccanismo di priorità nella decorrenza dei trattamenti pensionistici (in ragione della maturazione dei requisiti agevolati, e, a parità degli stessi, della data di presentazione della domanda), qualora, nell’ambito della funzione di accertamento del diritto al beneficio, emergano scostamenti tra il numero di domande accolte e la copertura finanziaria a disposizione.

8 Marzo: Donne, lavoro ed uguaglianza di genere

 Oggi è l’8 Marzo, Festa della Donna, ed in concomitanza con quella che è per il sesso femminile la Giornata Internazionale, è giusto fare il punto della situazione sul ruolo della donna in ambito lavorativo, sulle sue scelte, ma anche sulla parità tra uomo e donna e sulle pari opportunità che il mondo occupazionale concede o non concede. Ebbene, in accordo con un ultimissimo rapporto dell’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, da un lato ci sono sempre più donne che scelgono di lavorare, ma dall’altro l’uguaglianza di genere risulta essere ancora lontana. L’ILO al riguardo, infatti, sottolinea come al giorno d’oggi, rispetto a quindici anni fa, siano stati fatti dei progressi, ma pur tuttavia rimane significativo nel mondo il divario tra uomini e donne in fatto sia di opportunità lavorative, sia della qualità del loro impiego. L’autrice del rapporto ILO, Sara Elder, ha messo in risalto come le donne rispetto agli uomini siano spesso costrette a rimanere soggette a delle limitazioni, a partire dalla retribuzione che risulta essere più bassa rispetto agli uomini per due ragioni.

Provincia di Sassari: “Io Donna, Io Lavoro” contro le differenze di genere

 Si chiama “Io Donna, Io Lavoro”, ed è un Progetto che in Provincia di Sassari è stato avviato per il contrasto alle differenze di genere; l’obiettivo è quello di assegnare 45 voucher aventi ciascuno un valore di cinquemila euro che possono servire o come contributo di sostegno al reddito, oppure come contributo all’avvio di un’impresa. Le beneficiarie sono le donne in condizioni di svantaggio a livello lavorativo, ovverosia inoccupate o disoccupate della Provincia che non percepiscono l’indennità di disoccupazione e che, contestualmente, siano propense ad avviare un percorso finalizzato al loro inserimento o reinserimento lavorativo in accordo con un “Patto di Servizio” che i soggetti beneficiari dovranno obbligatoriamente sottoscrivere. Dei 45 voucher, 25 sono già stati assegnati e permetteranno di contribuire alla lotta all’inoccupazione ed alla disoccupazione femminile; Salvatore Marino, Assessore alle Politiche del lavoro della Provincia di Sassari, ha fatto presente come i voucher assegnati siano solo “una goccia in un mare di disagio“, ma in ogni caso è un buon punto di partenza.