L’Arma dei Carabinieri schiera il nucleo per la tutela del lavoro

La sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema di grande rilevanza sociale perché la tutela della salute del lavoratore è una esigenza primaria.

Solo con l’osservanza delle norme, delle procedure, dei protocolli antinfortunistici e di prevenzione delle malattie professionali è possibile tutelare la salute di chi lavora e di alleggerire il costo sociale degli infortuni.

Il ministero della Difesa ha deciso la riorganizzazione del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. La decisione è stata presa di comune accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Interno.

Il provvedimento, decreto 12 novembre 2009, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 4 marzo 2010.

Lavorare nel Club Eurostar: solo per donne giovani e belle

 I viaggiatori di Trenitalia che sono in possesso della Cartafreccia Oro e Platino, nell’attesa che parta il treno possono accedere in stazione, dove presente, ad una saletta riservata, confortevole, con tanto di area self service per consumare liberamente bevande, caffè e snack. Trattasi, nello specifico, dei cosiddetti “Freccia Club Eurostar“, dei veri e propri salottini dove ad accoglierci possiamo trovare personale non solo qualificato, ma anche ben “selezionato”, fin troppo. A quanto pare, infatti, le FS per il servizio di accoglienza in queste aree riservate adottano una politica che appare discriminatoria, visto che, innanzitutto, gli uomini sono stati “messi al bando”; Trenitalia ha infatti scelto le donne, ma con la “credenziale” che siano giovani e belle. Solo rispettando questi requisiti si hanno a quanto pare delle chance per lavorare nel Club Eurostar, al punto che la questione rischia di diventare un vero e proprio caso nazionale con risvolti di natura discriminatoria che ora dovranno essere dimostrati.

Parlamento: approvato il Collegato Lavoro

Il Parlamento ha concluso l’iter del Collegato Lavoro (DDL 1167-B) alla manovra finanziaria e il provvedimento dovrebbe essere pubblicato, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Collegato Lavoro fornisce al governo riferimenti utili per definire alcune questioni legate al mondo del lavoro attraverso l’istituto della delega.

In sostanza, il governo dovrà emanare una serie di leggi che dovranno disciplinare, secondo quanto riportato nella legge appena approvata dal Senato, alcune questioni che interessano il mondo del lavoro. Ad esempio uno dei provvedimenti più sentiti è la disciplina in tema di lavori usuranti.

Buoni lavoro: i limiti economici da rispettare

 Il sistema dei buoni lavoro, detti anche voucher, è disciplinato da una normativa che impone dei limiti economici sia per chi presta la collaborazione, sia per il committente che con questo sistema può far leva su manodopera e su prestazioni lavorative di tipo occasionale, ad esempio, nelle fasi in cui l’impresa nel corso dei mesi ha un maggior bisogno di personale. Pur tuttavia, il lavoratore, così come impone la Legge, può prestare per un singolo committente prestazioni di lavoro di natura occasionale ed accessoria per compensi netti che, nell’anno solare, non possono superare i 5.000 euro netti. Questo significa che il lavoratore occasionale non può ricevere nei dodici mesi dell’anno dal singolo committente un compenso lordo che supera i 6.660 euro. In accordo con quanto spiega l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, di recente possono prestare lavoro di tipo occasionale ed accessorio anche quei lavoratori che si trovano in mobilità, cassa integrazione, o che percepiscono l’assegno di disoccupazione ordinaria o l’assegno speciale per la disoccupazione in edilizia.

Lavoro e carriera: il futuro dipende anche dallo stipendio di papà

 Chi nasce in una famiglia col padre operaio, può aspirare a diventare in Italia un grande dirigente d’azienda, un politico di primo piano, un astronauta o un notaio? Ebbene, statisticamente la risposta è no visto che si tratterebbe per il nostro Paese di un’eccezione che confermerebbe la regola. La regola è quella che vede il nostro Paese, e nel complesso tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo rispetto a quelli nordici, una nazione a bassa mobilita sociale. Questo significa che se il padre è operaio, allora è molto più probabile che il figlio segua il padre e percepisca lo stesso stipendio, mentre il figlio del padre avvocato o notaio, allo stesso modo, e molto probabilmente, continuerà sulle orme del padre. Insomma, a conti fatti il merito appare essere in Italia un optional, con l’Ocse che in un Rapporto di prossima pubblicazione ha proprio misurato nei Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico il livello della mobilità sociale.

Formazione dipendenti: voucher aziendali in provincia di Arezzo

 Ammontano a complessivi 157 mila euro i contributi per la concessione di voucher aziendali in provincia di Arezzo. A darne notizia è l’Amministrazione provinciale nel far presente come le risorse rientrino nell’ambito di un bando che la Regione Toscana, d’intesa proprio con le province della Regione, ha emesso utilizzando i fondi previsti dalla Legge numero 236 del 1993, e finalizzata a sostenere la formazione dei lavoratori dipendenti nelle aziende. Il termine di presentazione della domanda è fissato per le ore 13 di lunedì prossimo, 8 marzo 2010; la domanda deve essere presentata solo ed esclusivamente a cura dell’impresa che può richiedere fino a massimi tre voucher per ogni dipendente e comunque per importi che complessivamente non possono superare i 45 mila euro; il valore di un singolo voucher formativo aziendale è pari a tremila euro.

Lavoro: aumentano le persone in cerca di occupazione

 Nello scorso mese di gennaio in Italia c’erano ben 2,14 milioni di persone in cerca di un lavoro. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, che ha fornito una stima provvisoria sugli occupati e sui disoccupati in Italia aggiornata al mese scorso; ebbene, rispetto al mese di dicembre 2009, le persone in cerca di lavoro sono aumentate di cinquemila unità, ma il confronto con gennaio 2009 segna invece un incremento pari a ben 334 mila unità. Questo significa che mediamente ogni mese nell’ultimo anno c’è stato un aumento pari a ben 28 mila unità di persone alla ricerca di un’occupazione. Come diretta conseguenza, l’Istat ha rilevato che il mese scorso il tasso di disoccupazione si è attestato all’8,6%, registrando rispetto al mese precedente una variazione nulla, ma un aumento pari a ben 1,3 punti percentuali rispetto al mese di gennaio del 2009.

Indennità di disoccupazione per tutti: proposta Acli

 Nel nostro Paese, per quel che riguarda il mercato del lavoro, le tutele a favore dei lavoratori delle grandi imprese non risultano essere pienamente estese, ed anzi quasi sempre non ci sono proprio, a favore dei lavoratori atipici e di quelli che sono occupati presso le micro imprese e le piccole imprese. A mettere in risalto questa situazione sono le Acli – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, le quali ritengono necessario che nel nostro Paese si superi questo dualismo, e che l’indennità di disoccupazione venga estesa, senza distinzioni, a tutti i lavoratori. Per arrivare a tutto ciò le Acli ritengono che debba essere messa a punto una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca a tutti i lavoratori che hanno maturato almeno dodici mesi di lavoro, indipendentemente dal loro contratto, il beneficio dell’indennità di disoccupazione a fronte della partecipazione attiva del lavoratore in difficoltà a dei percorsi finalizzati al reinserimento o all’inserimento nel mondo occupazionale.

Lavoro dipendente: nel 2009 persi in Italia quasi 200 mila posti

 Nel 2009, dopo ben tredici anni di crescita, l’occupazione nelle grandi imprese con contratto di lavoro subordinato ha fatto registrare una contrazione pari ad oltre 199 mila unità. Sono queste, in particolare, le stime della Uil messe in risalto con preoccupazione da parte del Segretario confederale del Sindacato Guglielmo Loy, il quale ha inoltre sottolineato come a questi 199 mila posti di lavoro occorra aggiungere altri 450 mila lavoratori che nel 2009, con un rialzo pari ad oltre il 300% rispetto al 2008, sono in cassa integrazione. La contrazione del lavoro dipendente nelle grandi imprese lo scorso anno è quindi pari all’1,1% sul totale, il che significa che la crisi ha lasciato veramente il segno. Di norma, infatti, i primi posti a “saltare” sono quelli con contratto atipico ed a termine, ragion per cui il sensibile calo dell’occupazione dipendente dimostra come l’erosione della base occupazionale in Italia lo scorso anno sia stata veramente ampia.

Lavoro stagionale: Torino, ottava edizione di “IoLavoro”

 Venerdì prossimo, 5 marzo 2010, presso il Lingotto Fiere di Torino, si terrà l’ottava edizione di  “IoLavoro”, una due giorni dedicata all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro stagionale durante la prossima estate. Sarà l’occasione per molti giovani e meno giovani di consegnare il proprio curriculum direttamente nelle mani delle aziende; ci saranno infatti tante imprese operanti nel settore del benessere, del turismo e degli alberghi, ragion per cui potrà essere decisamente più facile trovare lavoro come hostess, cuoco, cameriere, estetista, animatore, istruttore sportivo, steward, barman, massaggiatore o fotografo. La raccomandazione per i visitatori alla ricerca di un lavoro è quindi quella di portare con se il curriculum vitae, anche e rigorosamente in più copie, visto che le aziende partecipanti all’evento, raggruppate negli stand in isole, permetteranno di sostenere direttamente in loco il colloquio di lavoro semplicemente acquisendo un ticket di prenotazione presso lo spazio informativo dedicato.

Formazione giovani: a Milano un’Officina per entrare nel mondo del lavoro

 A Milano, in via Pompeo Leoni, è stata ufficialmente inaugurata un’Officina dove i giovani potranno fruire di spazi sia per il lavoro, sia per lo studio; trattasi in tutto e per tutto di un centro di formazione dove si terranno tanti corsi finalizzati sia a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, una volta che i giovani avranno terminato la terza media, sia a far loro acquisire le competenze necessarie per poter entrare nel mondo del lavoro. Per tutto ciò l’Officina, la cui gestione è affidata al Centro Galdus, che al riguardo ha un’esperienza ventennale, è attrezzata con ben tre aule dove si tengono le lezioni, un campo sportivo, le sale informatiche e ben due biblioteche. I corsi spazieranno dalla ristorazione al settore elettrico ed elettronico, ma entro l’anno l’Officina sarà anche “abitabile” visto che attraverso un progetto di housing sociale ci saranno a regime a disposizione ben 230 posti letto.

Donne in maternità: lavoro e vita familiare, un binomio difficile

 Nel nostro Paese la vita non è facile per le donne che vogliono conciliare il lavoro con la famiglia, e spesso quando c’è di mezzo la nascita di un figlio le cose si complicano ancora di più. E’ emblematico il caso di Stefania Boleso, ex lavoratrice alla Red Bull in qualità di responsabile marketing; fatale è stata proprio la maternità, una delle cause principali per cui nel nostro Paese le donne lasciano o sono costrette a lasciare il posto di lavoro. Dopo dieci anni alla Red Bull, ed a seguito del taglio della sua posizione in azienda, per ottimizzare i costi, nel settembre scorso alla lavoratrice è stato tolto un ruolo che ricopriva da anni; Stefania Boleso è stata così relegata ad incarichi inferiori, lontana, anche a livello logistico, da quelle dinamiche lavorative che hanno contribuito a rendere la Red Bull la società che è diventata. E così questa storia, riportata dal Corriere della Sera, è finita con la lavoratrice che, al rientro dalla maternità, ha dovuto gettare la spugna anche a causa di insoddisfazione che ha causato, tra l’altro, una sensibile perdita di peso.

Voucher in Emilia Romagna per i Co.co.pro rimasti senza lavoro

Interessante iniziativa quella della Regione Emilia Romagna che ha deciso di stanziare più di 2 milioni di euro in assegni formativi (voucher) per quei lavoratori a progetto che sono rimasti senza lavoro dopo avere prestato servizio in aziende interessate dalla crisi. Questo per cercare di favorire la loro riqualificazione.

La scadenza di presentazione della domanda è fissata al giorno 1 marzo alle ore 12,00.

Destinatari del provvedimento sono quei collaboratori a progetto che hanno lavorato in aziende con lavoratori dipendenti sospesi con diritto al trattamento di integrazione salariale ordinaria e straordinaria o alla indennità di disoccupazione, comprese quelle aziende che nel 2009 hanno collocato in mobilità i propri dipendenti o quelle i cui dipendenti licenziati godono di ammortizzatori sociali, anche in deroga