Telelavoro: Italia fanalino di coda

In un articolo del Corriere della Sera si parla di Telelavoro e del fatto che in Italia rispetto ad altri paesi europei sia diffuso in misura molto minore.

L’articolo pone l’accento sul fatto che nemmeno i sindacati vedono di buon occhio questa forma di lavoro.

Treves, responsabile del dipartimento Politiche attive del lavoro della Cgil afferma

Le persone hanno bisogno di parlarsi e di vedersi. Non è tutto risolvibile con la webcam e i messanger. E infatti i milioni di telelavoratori che aveva previsto l’Ue non sono arrivati

Disoccupazione: nel 2009 in aumento

Vogliamo parlarvi di una notizia piuttosto allarmante e che riguarda un tema già trattato: la disoccupazione. Nella zona euro, nel corso del 2009,  la disoccupazione sarà del 9,3% e nei Ventisette dell’8,7%, con 3,5 milioni di posti di lavoro in meno.

In Italia, la disoccupazione passerà dal 6,7% del 2008 all’ 8,2%.

Il Voucher formativo: cosa è e a chi richiederlo

Il Voucher formativo è un finanziamento destinato a chi desidera frequentare un master o un corso di formazione.

Si tratta di un “buono” che può essere richiesto alle Regioni una volta individuato il corso di interesse (dovrete sempre leggere con attenzioni i vari bandi ed i requisiti richiesti). Ogni Regione ne ha diversi in calendario: vi suggeriamo quindi di tenere sotto controllo il Sito internet della vostra Regione, l’Informagiovani della vostra città e i Centri per l’Impiego.

Il lavoro notturno

Sono moltissimi i giovani ed i meno giovani che lavorano nelle ore notturne: locali notturni come pub o discoteche ma anche bar lungo le arterie autostradali, operai etc….

Noi di Gazzetta del Lavoro con questo intervento vogliamo riportarvi quanto contenuto nella Legge Biagi a proposito del lavoro notturno:

è tale ogni prestazione lavorativa di durata pari almeno a sette ore consecutive delle quali almeno tre rientrino all’interno dell’intervallo compreso fra la mezzanotte e le cinque

Alitalia: quale futuro ai dipendenti?

Anno nuovo – storia vecchia.

Il caos Alitalia non accenna a bloccarsi. Anzi dalle 9 di questa mattina i lavoratori, per lo più si tratta di quelli in cassa integrazione, si sono riuniti in assemblea. I dipendenti sono preoccupati dei piani della nuova Alitalia che si è alleata con Air France.
Ora cosa accadrà? Si teme la perdita di centinaia di posti di lavoro.

In arrivo tanti licenziamenti per i lavoratori delle grandi griffe

Avremmo sperato in una notizia positiva almeno in questi ultimi giorni dell’anno. Invece no!

Anche il mercato del lusso e delle grandi griffe sembra risentire della crisi che sta colpendo quasi tutta l’economia mondiale. Le vendite delle principali firme dell’alta moda come Chanel o Louis Vuitton, stando al quotidiano Le Parisien sarebbero diminuite negli ultimi tre mesi del 5% e le previsioni per il 2009 non sono affatto rosee.

ALITALIA: le giuste assunzioni arriveranno?

 Chiedo scusa per il titolo che a prima vista potrà sembrare un po’ forte ma a pochi giorni dal Natale, almeno io, spererei in una qualche notizia positiva dalla compagnia aerea Alitalia dopo mesi e mesi di completo caos.

Purtroppo la mia resterà (forse) solo un’utopia.

Infatti, questo è quello che riporta l’ANSA all’interno di un suo comunicato:

Cai ha sospeso le assunzioni dei futuri dipendenti della nuova Alitalia su richiesta dei sindacati confederali di categoria e Ugl Trasporti, in attesa di chiarire difformità rilevate dalle organizzazioni dei lavoratori rispetto alle intese sottoscritte. In un incontro cominciato ieri e che riprenderà oggi alle 15,30, Cai ha comunicato di aver inviato 200 lettere di assunzione a lavoratrici in maternità e altre 250 a dipendenti che hanno familiari disabili, nel rispetto della legge 104. Compagnia aerea italiana ha rassicurato le quattro sigle sindacali, che non ci sono discriminazioni e che vengono garantite le tutele sociali