“Silicon Wadi” rivela rischi e pericoli del pensionamento

Contrariamente a quello che si pensa, smettere di lavorare non è affatto un evento positivo per la maggior parte delle persone. Il momento del pensionamento, infatti, rappresenta per molti ex lavoratori più che l’inizio di una fase della vita dedicata alla costruzione di sé e al riposo, l’inizio di un oscuro e logorante viaggio all’interno dell’abuso di alcol e dell’uso di sostanze nocive. Routine difficili da disinnescare una volta entrate in azione, che, nella più tarda età della pensione, possono essere indotte anche dalla concomitanza di altri eventi negativi e dolorosi, come la scomparsa delle persone care o la progressiva perdita della salute. 

Silicon Wadi: boom delle aziende hi-tech israeliane

Il settore hi – tech sta diventando sempre di più un settore di punta per l’economia di Israele. Il centro di ricerca Israel Venture Capital, che si riconosce nella sigla IVC, ha infatti riferito che le imprese israeliane attive nell’ambito dell’innovazione tecnologica hanno raccolto, nel corso del solo 2014, 3,4 miliardi di dollari, una cifra record che corrisponde a circa 3 miliardi di euro. 

Lavoro in nero? No, grazie

Lavoro in nero? No, grazie! Abbiamo parlato proprio di questo, del lavoro in nero, qualche giorno fa sulla nostra pagina Facebook invitando a non accettare questo tipo di lavoro che, sebbene sia meglio di niente, non offre alcuna garanzia; da una parte abbiamo il datore di lavoro che così facendo risparmia perchè non paga tasse, contributi & Co. e dall’altra abbiamo il lavoratore che sì lavorerà anche ma è come se non lo facesse. E, se durante l’orario di lavoro si fa male? Potrà farci molto poco visto che non figura come dipendente. E di certo non potrà inserire nel cv quell’attività lavorativa.

Occupazione record in Gran Bretagna: ecco i dati

Si parla di occupazione record; purtroppo non in Italia ma in Gran Bretagna. Secondo quanto comunicato dall’Office for National Statistics nel trimestre settembre – novembre i disoccupati sono stati 1,91 milioni, 58mila in meno rispetto al trimestre precedente; l’occupazione delle persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni è stata del 73% pari a 30,8 milioni in crescita rispetto al trimestre precedente (di 37 mila unità) ed anche rispetto all’anno precedente (di 512 mila unità).

Senza lavoro apre un’edicola

C’è una storia, quella di Mario Canzi riportata dal Messaggero Veneto che mi ha colpito; è la vicenda di un uomo che a 56 anni si è ritrovato senza un lavoro stabile negli ultimi 3 anni che decide di intraprendere un’attività lavorativa per lui completamente nuova. Lui, che per anni è stato un agente di commercio, un po’ per la crisi, un po’ per l’età critica (anche gli over ’50 proprio come i più giovani a volte non se la passano molto bene) si è ritrovato fuori dal mercato del lavoro e ha pensato di rilevare un’edicola. Racconta che in molti gli hanno chiuso la porta in faccia e che negli ultimi 3 anni lui e la sua famiglia hanno fatto molti sacrifici; Mario, troppo “vecchio” per lavorare ma troppo giovane per la pensione, grazie all’aiuto di alcuni amici ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura.

Disoccupazione: non solo giovanile

In Italia la disoccupazione è dilagante e questo purtroppo è un dato di fatto; ne parlano spesso un po’ tutti i media. Sbaglio o si parla soprattutto di disoccupazione giovanile (quella che arriva a 25 anni) mentre la disoccupazione over ’30, over ’40 o over ’50 viene sottovalutata? Eppure le persone che anche dopo 20 anni di lavoro vengono licenziate sono moltissime e gli uomini e le donne con esperienza anche ventennale che non riescono a ricollocarsi in un mercato saturo e che offre poco a pochi sono in aumento.

Lavoro novità 2015

Dal bonus 80 euro al TFR anticipato in busta paga al bonus Bebè: queste sono le principali novità dell’ultima Legge di Stabilità e che, almeno in teoria, vorrebbero portare un po’ di respiro ed aiutare diverse famiglie. Ma siamo certi che queste misure basteranno? Vediamo di approfondire. Nel terzo trimestre del 2014 gli 80 euro in busta paga sono effetivamente arrivati in busta paga e questo ha fatto sì che i redditi delle famiglie avessero qualche beneficio ma i consumi sono rimasti invece fermi; vedremo cosa accadrà nei prossimi 3 anni, periodo nel quale il bonus è stato confermato. Quel che è certo è che finchè il mercato del lavoro resterà stagnante con una disoccupazione crescente non ci sarà molta propensione al consumo; staremo a vedere se il Jobs Act di Renzi sortirà qualche effetto in tal senso.

Occupazione record Germania e Spagna

Occupazione record in Germania e Spagna! Sia per l’una che per l’altra nazione, a differenza di quanto sta accadendo in Italia l’anno appena trascorso ha voluto dire calo della disoccupazione; in Spagna ci sono ancora dati un po’ preoccupanti ma secondo quanto contenuto su Repubblica.it le richieste per i sussidi di disoccupazione sono in calo (certo ci sono ancora 4,45 milioni di persone senza lavoro.). Per quanto riguarda la Germania nel 2014 ci sono stati42.598 milioni di occupati nel 2014, ben 372mila in più (+0,9%) rispetto al 2013.

Disoccupazione in aumento

Secondo gli ultimi dati Istat la disoccupazione è in aumento mentre il mercato è stagnante; ecco non sono proprio delle belle notizie ma purtroppo questa è la realtà. Si spera che con il Jobs Act qualcosa possa cambiare ma per il momento i dati non sono confortanti; ne abbiamo parlato anche ieri ma vale la pena sottolineare il fatto che le aziende non vengono di certo aiutate dallo Stato. Nel nostro paese c’è infatti una pressione fiscale non indifferente e questo non agevola le assunzioni; il risultato? Che la nostra sta diventando una nazione di eterni stagisti con sempre più esperienza.

Curriculum vitae senza data di nascita?

Purtroppo nel momento in cui inviamo il cv a qualche azienda dobbiamo inserire anche la nostra data di nascita e questo ahimè il più delle volte ci penalizza; si privilegia, per risparmiare sui costi chi si trova nell’età dell’apprendistato. E gli altri? Vengono considerati troppo vecchi per lavorare ma troppo giovani per andare in pensione.

Professione bidello: boom di candidature

Tra le professionisti più gettonate in questo periodo pare esserci quella del bidello; lo dicono – come riportato da Il Mattino – le moltissime domande giunte in questi giorni per poter essere inseriti nella terza fascia delle graduatorie d’istituto per fare (anche solo per brevi periodi) l’assistente amministrativo o tecnico o anche per l’appunto il collaboratore scolastico. I potenziali candidati, per le graduatorie che potranno essere usate fino al 2017? Hanno i titoli più diversi e molti sono anche in possesso della Laurea. Forse stiamo inziando a capire che, in una società sempre meno meritocratica in un certo senso dobbiamo adeguarci a fare mansioni diverse (non voglio assolutamente degradarle) da quelle per le quali si è faticosamente studiato.

I nuovi poveri sono i professionisti

In Italia i nuovi poveri sono i professionisti; già, notai, architetti, avvocati, ingegneri che dopo anni passati a studiare guadagnano sempre meno. Secondo quanto riportato da La Stampa, nel 2015 il reddito medio dei professionisti sarà circa di 30 mila euro l’anno; nel 2013 gli iscritti agli ordini in Italia sono aumentati del 15,7% ma il loro guadagno è sempre più basso. La crisi non fa distinzioni: colpisce sia i più anziani che le “nuove leve”.

Jobs Act di Matteo Renzi: ecco le principali novità

Jobs Act Matteo Renzi: novità

Il Jobs Act del governo di Matteo Renzi è diventato legge: vediamo insieme quali sono i punti principali.

– INSTAURAZIONE DI UN SOLO CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO PER LE NUOVE ASSUNZIONI

Prevede delle tutele che crescono mano a mano che passano gli anni; tutte le altre forma contrattuali come ad esempio i co.co.pro resteranno in vigore fino ad esaurimento.