Mediazione non obbligatoria

 Passo indietro sulla mediazione, che diventa non più obbligatoria (lo avevamo anticipato anche qui: Bocciata mediazione obbligatoria) Stando a quanto affermato dalla Corte Costituzionale, infatti, sarebbe illegittimo costituzionalmente, per eccesso di delega legislativa, del dlgs n. 28/2010 il provvedimento “nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione”. Una nota particolarmente sconvolgente per il settore, visto e considerato che annulla i passi in avanti realizzati da un sistema già avviato un anno e mezzo fa, e sul quale il precedente esecutivo aveva riposto particolare fiducia per cercare di risolvere parte del volume del contenzioso che ogni anno intasa le scrivanie dei tribunali.

Aiuti imprese vitivinicole

 Il ministro delle politiche agricole Mario Catania ha annunciato i dati relativi alle erogazioni degli aiuti destinati al programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo (Pns), ed equivalenti a circa 340 milioni di euro. I dati pubblicati dimostrano pertanto come sia stato messo a disposizione l’intero budget stanziato dall’Unione Europea. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le considerazioni espresse dal ministero delle politiche agricole, e in che modo sono state distribuite le risorse che erano state stanziate dall’organismo comunitario.

Stipendio stranieri più basso di quello degli italiani

 Gli stipendi dei lavoratori stranieri sono più bassi rispetto a quelli dei colleghi italiani. Ad affermarlo è il rapporto sul mercato del lavoro realizzato dall’Ires-Cgil, che precisa altresì come nel nostro Paese un lavoratore su dieci sarebbe, appunto, di cittadinanza straniera. La maggiore concentrazione si troverebbe principalmente nei servizi collettivi e di cura della persona (cioè, badanti e addetti alle pulizie) e subirebbe, al parti degli italiani, gli effetti della crisi economica, con un calo del tasso di attività della componente lavorative non europea in flessione del 6,7 per cento, con disoccupazione in crescita del 5,1 per cento.

Riforma Fornero all’esame dei giudici

 Tanto parlare per niente? Potrebbe essere questa la conclusione cui si è giunti nell’analisi della Riforma Fornero dopo la sentenza del tribunale di Bologna del 15 ottobre sul procedimento n. 2631/2012, una delle prime pronunce dopo la legge n. 92/2012 che ha introdotto la modifica sulla disciplina dei licenziamenti. Stando a quanto emerso in sede processuale, infatti, sono sufficienti le scuse del lavoratore per rendere insussistente il fatto contestato che sta all’origine del licenziamento disciplinare. Ma vediamo più nel dettaglio cosa è accaduto, e perché la riforma Fornero potrebbe essere parzialmente inutile.