Per imposte pagate in eccesso rimborsi in busta paga

 Il lavoratore ha diritto al conguaglio a credito se ha pagato imposte in eccesso: il rimborso viene fatto nelle buste paga dell’anno. Chiarimenti in dettaglio.

La convenienza del modello 730 rispetto al modello Unico per la dichiarazione dei redditi si evidenzia proprio in questi casi, come ad esempio quando il lavoratore, per errore o disattenzione, paga per le imposte più di quanto dovuto. Può infatti recuperare il surplus pagato, che gli viene rimborsato nella busta paga dell’anno, tramite il sostituto d’imposta, il datore di lavoro o l’ente pensionistico di riferimento.

In sintesi, il lavoratore presenta il modello 730 e gli vengono restituite le imposte trattenute mediante crediti accreditati in busta paga nel mese di luglio o di agosto se è un pensionato. La legge, tuttavia, pone dei limiti ai rimborsi fiscali del datore di lavoro. Vediamo come e perché…

I rimborsi fiscali, che vengono richiesti dal modello 730-4 inviato dai Caf e da erogare di seguito ai dipendenti, possono essere accreditati nella busta paga del lavoratore nel rispetto dei limiti delle ritenute Irpef che il sostituto d’imposta ha prelevato dalle buste paga del proprio lavoratore e relative al mese in cui viene effettuato il conguaglio, cioè a luglio.

Novità aperture pompe di benzina

 Il Consiglio di Stato, con la sentenza 2456/12, pubblicata dalla quinta sezione civile, ha apportato alcune importanti novità circa l’apertura di nuove pompe di benzina, da più parti auspicata al fine di incentivare la concorrenza tra compagnie e distributori, anche nei piccoli centri, contribuendo in tal modo a ridurre il prezzo del carburante al servizio e al self service. Nell’attesa di una ulteriore rivisitazione del settore, cerchiamo di comprendere quali siano le novità previste dalla pronuncia del Consiglio.

La sentenza ha dichiarato che deve oramai ritenersi definitivamente superato il precedente orientamento giurisprudenziale secondo cui le autorizzazioni all’apertura degli impianti di distribuzione di carburanti devono essere rilasciate alla luce dell’intero apparato distributivo locale esistente, nel quale la distanza minima tra le pompe di benzina costituisce un parametro che occorre verificare.

Contributi sanitari integrativi, esentasse e deducibili dal reddito

 I contributi sanitari integrativi rappresentano una convenienza sia per il datore di lavoro che per il lavoratore, in quanto i relativi versamenti non sono soggetti a nessuna forma di tassazione, e anzi possono usufruire di una detrazione fiscale del 19% fino al limite di 3.615,20 euro.

Infatti, i contributi che le aziende versano ai fondi sanitari integrativi del Servizio sanitario nazionale a favore dei propri dipendenti rientrano nella categoria delle spese deducibili fino alla cifra di 3.615,20 euro già menzionata.

Il lavoratore, quindi, ma anche il pensionato, può detrarre i contributi sanitari versati dal proprio reddito imponibile ai fini dell’Irpef, cioè dell’imposta sul reddito. In questo senso abbiamo parlato di convenienza per entrambi i soggetti in causa, per l’azienda e per il lavoratore, al fine di chiarire eventuali indecisioni sul versamento di contributi sanitari integrativi e della relativa agevolazione fiscale.

Chiarimenti sui contributi sanitari deducibili, i requisiti per l’agevolazione fiscale

 Per usufruire dell’agevolazione fiscale, i contributi sanitari integrativi devono essere versati ad una cassa che abbia soltanto finalità assistenziali. E inoltre il versamento dei contributi sanitari alla cassa di assistenza va fatto sulla base di un contratto o di un accordo collettivo oppure di un regolamento aziendale.

Il contributo sanitario risulta versato dal lavoratore, ma viene trattenuto dal datore di lavoro direttamente dalla retribuzione lorda del lavoratore, risultando quale contributo previdenziale in busta paga. Il datore di lavoro consegna poi al lavoratore il modello Cud nel quale deve indicare nell’apposita casella l’importo complessivo dei contributi sanitari versati alla cassa di assistenza. Si precisa che i contributi sanitari non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente.

Concorso per giovani creativi digitali

 È partito in questi giorni, con scadenza il 16 luglio 2012, il World Summer Youth Award, un contest riservato a designer, sviluppatori di applicazioni, giornalisti che utilizzano internet, applicazioni e creano contenuti digitali su temi come l’ambiente, la lotta alla povertà, e altro ancora. Il concorso, riservato a chi non ha ancora compiuto i 30 anni, è suddiviso in sei differenti categorie, con tre vincitori e due piazzati d’onore per ognuna delle stesse.

Oltre a quanto sopra, la giuria assegnerà anche un premio speciale. Le categorie sono relative ai temi a suo tempo indicati dalle Nazioni Unite: Fight Poverty, Hunger and Disease; Education for all; Power; Women; Create your Culture; Go Green e Pursue Truth. Le candidature potranno essere inviate fino al 16 luglio 2012, con processo di selezione della giuria completo entro la fine del mese di settembre. A ottobre vedrà invece la luce la premiazione dei migliori talenti provenienti da tutto il mondo.

L’importo delle agevolazioni fiscali per assegni di mantenimento

 In base alla legge Finanziaria 2008, le agevolazioni competono nella misura prevista dal comma 3 dell’art. 13 del TUIR a favore dei pensionati che hanno meno di 75 anni. Di seguito, in dettaglio.

Se il reddito complessivo del coniuge che incassa l’assegno periodico non supera i 7.500 euro, gli spetta una detrazione fiscale pari a 1.725 euro. Se invece il reddito complessivo del coniuge che incassa l’assegno periodico di mantenimento, escluso l’assegno di mantenimento per i figli, è compreso fra i 7.500 e i 15.000 euro, la detrazione è di 1.255 euro, oltre ad una ulteriore cifra da zero ad un massimo di 470 euro.

Si ricorda che l’agevolazione fiscale per gli assegni di mantenimento non è cumulabile con la detrazione per lavoro dipendente. Infatti, la legge prevede questa detrazione fiscale per dare un sostegno economico ai coniugi separati o divorziati che incassano l’assegno periodico, ma basandosi sul presupposto che il coniuge che incassa l’assegno non percepisca redditi di lavoro dipendente.

Agevolazioni fiscali per assegni di mantenimento

 In caso di separazione o divorzio fra due coniugi si pone sempre, fra gli altri inevitabili problemi, quello dell’assegno di mantenimento, anche sotto l’aspetto fiscale.

Viene a crearsi, infatti, una tra le situazioni familiari e reddituali più difficili, che abbisognano di una maggiore tutela fiscale. Allo scopo il Tuir ha previsto una detrazione d’imposta sugli assegni periodici di mantenimento sia per il coniuge che eroga l’assegno periodico di mantenimento che per il coniuge che lo incassa. La detrazione fiscale Irpef a favore del coniuge che percepisce l’assegno periodico di mantenimento è uguale a quella concessa per i redditi da pensione, ma non si cumula con il reddito di lavoro dipendente.

Il contribuente che ha un reddito annuale ha l’obbligo di pagare l’imposta sul reddito Irpef. Il Fisco italiano prevede una serie di agevolazioni allo scopo di alleviare l’onere fiscale al contribuente in particolare situazione economica e familiare, fra le quali appunto la detrazione dell’imposta reddituale Irpef. Sono agevolazioni fiscali mirate alla riduzione dell’imposta effettivamente da pagare e strettamente rapportate alla situazione reddituale e familiare del contribuente.

Guida alla contribuzione volontaria 2012 per gli autonomi

 L’INPS ha pubblicato la circolare 69/2012, che provvede al consueto aggiornamento delle retribuzioni per il calcolo dei contributi volontari, in vista della prima scadenza dei termini, il 30 giugno 2012, quando andrà pagato il primo trimestre del 2012. I contributi volontari, pagati per trimestre, con scadenza l’ultimo giorno del trimestre successivo a quello di riferimento (il 30 giugno è pertanto scadenza per i primi tre mesi dell’anno) vengono pagati attraverso Mav e sistemi di pagamento elettronici, in sostituzione dei “vecchi” bollettini di conto corrente postale.

I contributi possono essere pagati anche attraverso il sito internet www.inps.it, utilizzando l’addebito in carta di credito. In alternativa, è possibile procedere al pagamento attraverso contact center al numero verde 803 164, utilizzando sempre la carta di credito, o attraverso gli addebiti interbancari diretti RID.

Premio Top assistant of the year

 Siete segretarie o assistenti alla direzione, e volete cogliere una buona occasione per poter raccontare quanto accade dietro le scrivanie dei top manager italiani o internazionali? Il concorso letterario “Top assistant of the year”, predisposto dalla multinazionale inglese Page Personnel, farà proprio al caso vostro.

Per partecipare è infatti sufficiente registrarsi sulla pagina Facebook di Page Personnel, e pubblicare entro il 15 giugno un elaborato (compreso tra le 1.000 e le 4.000 battute) su una propria esperienza a contatto con gli amministratori delegati e con i top manager. I racconti saranno votati dagli utenti e sottoposti al giudizio di una giuria di qualità, che valuterà la bontà dei racconti – sfogo da parte delle segretarie e degli addetti di direzione (il concorso è ovviamente rivolto a candidati ambosessi).

Donne svantaggiate nell’ingresso sul lavoro

 Le donne, e in particolari le giovani madri, sono tra le più penalizzate nell’accesso al mondo del lavoro. Secondo quanto emerge da una recentissima ricerca compiuta dall’Istat, infatti, la probabilità di trovare lavoro per le madri rispetto ai padri è infatti 9 volte inferiore nel Nord, 10 nel Centro e addirittura 14 nel Mezzogiorno. Una situazione straordinariamente grave, che porta in situazione di sostanziale svantaggio le quote rosa nel mondo occupazionale.

“Le minori opportunità di occupazione e i guadagni più bassi delle donne, insieme alla instabilità del lavoro” – si legge nel rapporto Istat 2012 – “sono fra le principali cause di disuguaglianza in Italia”. E soprattutto tra i giovani, emerge dall’analisi dell’Istituto Nazionale di Statistica, che rischierebbero di rimanere a lungo nella situazione di atipicità.

Utilizzo ore cassa integrazione inizio 2012

 Stando a quanto afferma l’Inps in un ultimo report, è di poco superiore a un terzo l’utilizzo delle ore di cassa integrazione autorizzate nel primo bimestre del 2012. Una percentuale che risulta essere pari al 36,40%, e che conferma sostanzialmente l’andamento riscontrato nella rilevazione precedente, relativa al solo primo mese dell’anno, quando la percentuale di utilizzo delle ore in cassa integrazione autorizzate era stata pari al 37,08%.

Sempre sul fronte statistico, l’uso maggiore delle ore autorizzate continua ad essere quello per la cassa integrazione straordinaria e in deroga (37,93%) mentre risulta essere pari al 33,31% l’utilizzo reale delle ore autorizzate per la cassa integrazione ordinarie. Ma non solo: vediamo insieme quali sono le altre risultanze statistiche derivanti dall’ultima analisti pubblicata dall’Istituto Nazionale per la previdenza sociale.

Ritirare l’Aspi in un’unica soluzione

 L’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, potrà anche essere ritirata in un’unica soluzione. L’introito (alternativo alle diverse tranche) potrà essere impiegato per poter avviare un’attività lavorativa autonoma, o entrare in una cooperativa. Si tratta di una misura sperimentale per la durata di tre anni, rappresentativa di una delle maggiori novità della riforma del mercato del lavoro, ancora allo studio delle commissioni del Senato.

Non è, ad ogni modo, l’unica novità che sta emergendo in questo travagliato processo di approvazione della riforma del mercato del lavoro. Uno degli scogli più ardui da affrontare è relativo ai voucher nel settore dell’agricoltura. L’accordo potrebbe essere raggiunto attraverso un ticket sostitutivo, sebbene di difficile sinergia con l’emendamento votato che ha ristretto l’utilizzo del voucher alle aziende con un volume d’affari entro i 7 mila euro.

Maternità a rischio, nuova disciplina 2012

 Dal 1° aprile è in vigore la nuova disciplina delle interdizioni dal lavoro delle lavoratrici in gravidanza.

Una delle novità introdotte dal Dl sulle semplificazioni (Dl 5/2012, in vigore dal 10 febbraio): la ripartizione delle competenze fra le Asl e le direzioni territoriali del Lavoro, da caso a caso. Sono così operative le semplificazioni introdotte dal Dl e comunicate mediante circolare del ministero del Lavoro n. 2 del 16 febbraio e la n. 1275 comunicata dall’Inail il 21 febbraio u.s.

Interdizione dal lavoro delle lavoratrici in gravidanza
In caso di interdizione per gravi complicazioni dello stato di gravidanza, competente di tutta la procedura è esclusivamente la Asl. Se invece l’interdizione deriva da condizioni ambientali e lavorative a rischio per la salute della lavoratrice e del bambino, competente sia dell’istruttoria che del provvedimento è la Dtl. Dal 1° aprile in poi, le Dtl dovranno inviare alle Asl le richieste di astensioni che non definibili entro questa data.

Dati imprenditori italiani 2011

 Sono sempre di meno gli imprenditori italiani. Complice la crisi economico finanziaria che ha colpito anche il nostro Paese, il numero di imprenditori è sceso a quota 232 mila alla fine del 2011. Particolarmente drammatico il passo indietro rispetto al 2004: – 42,4%. Ma quali sono le principali cause di questa significativa regressione? E in che modo il trend potrà continuare anche nel corso del 2012?

Partiamo dai numeri, in parte già ricordati. Dal 2004 al 2011 gli imprenditori italiani (o meglio, per citare i dati Istat, i “gestori e organizzatori d’impresa che prevalentemente non partecipano al processo produttivo”) sono passati da 402 mila unità a 232 mila unità, con un crollo di 42,4 punti percentuali. Nel solo ultimo anno, il ribasso sarebbe stato pari a 9,8 punti percentuali, rimanendo così – pur di poco – al di sotto della doppia cifra.