Inps, come calcolare la pensione

L’inps non fornisce più la possibilità di calcolare la pensione direttamente presso il sito dell’Istituto attraverso il servizio online al servizio del cittadino sfruttando il PIN a suo tempo richiesto.

Stando alle motivazioni espresse, il servizio presentava delle grosse anomalie, o meglio secondo l’Inps

il servizio è stato cancellato, poichè forniva informazioni non corrette.
Al fine di evitare inutili disguidi con l’utenza, il servizio non verrà, al momento, ripristinato.

Ora, l’Inps propone un nuovo servizio chiamato Calcolo della Retribuzione Media Pensionabile.

Inpgi, respinte le proposte della gestione separata

I Ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno respinto con parere sfavorevole all’approvazione, le due delibere approvate dal Comitato amministratore della Gestione separata del 18 marzo 2010 in merito all’esenzione per i redditi fino a 3000 euro e la restituzione dei contributi a 65 anni per gli iscritti.

Le due proposte approvate dall’organismo di categoria riguardavano l’esenzione dall’obbligo di versare i contributi all’Inpgi 2 per i giornalisti liberi professionisti con o senza partita Iva che, nell’esercizio di attività giornalistica autonoma, percepissero  un reddito annuo  inferiore a  3.000 euro e l’ampliamento dei casi in cui attualmente è possibile la restituzione dei contributi una volta compiuti i 65 anni di età.

Lavoro: Giovani non più disposti a tutto, campagna Cgil

 Si chiama “Giovani non+ disposti a tutto“, ed è una campagna lanciata dalla CGIL, ed in particolare dai giovani del Sindacato, per trasformare la rabbia dei giovani in azione e cose molto concrete. In particolare, secondo quanto riporta il sito Internet legato all’iniziativa, www.nonpiu.it, “Giovani non+ disposti a tutto” è nata come una provocazione anonima; ma adesso non lo è più in quanto l’iniziativa si è trasformata in tutto e per tutto in una denuncia attraverso la quale verrà dato un nome alle cose. D’altronde i giovani quando cercano lavoro nel nostro Paese, e gli ultimi dati Istat lo dimostrano, sono soggetti spesso ad umiliazioni e sfruttamento che poi altrettanto spesso si trasformano in frustrazione ed in rabbia; ragion per cui è necessario che i giovani costruiscano qualcosa, che “Giovani non+ disposti a tutto” faccia rete per farsi sentire e per avviare quello che il sito della campagna definisce come un vero e proprio punto di partenza per un progetto che è non solo di azione, ma anche di cambiamento.

La situazione sulla previdenza complementare

È finito il 2010 ed è il momento di fare il punto della situazione sulla  previdenza complementare in Italia e lo facciamo riferendoci ai dati del 2009; in effetti, è ancora troppo presto per fare delle analisi sull’anno appena concluso.

La Convip rileva che nel 2009 al rallentamento nelle adesioni si è associato un  incremento di iscritti che non hanno effettuato alcun versamento contributivo: si  tratta di 700mila unità, concentrate soprattutto nel lavoro autonomo.

Nel 2009 circa 23mila lavoratori (circa un terzo del totale) hanno aderito ai fondi negoziali attraverso il meccanismo del tacito assenso.

Il tasso di adesione (rapporto tra iscritti e occupati) tra i lavoratori dipendenti si  attesta a fine 2009 sul 26,9%. La distribuzione per età degli iscritti in raffronto con quella dell’occupazione nazionale evidenzia una minore partecipazione dei giovani: la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 54 anni.

Regione Friuli, ammortizzatori sociali in deroga per il 2011

Raggiunto un accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga nella regione Friuli Venezia Giulia per l’anno 2011.

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con una nota in data 3 dicembre 2010 ha precisato che la regione Friuli Venezia Giulia può stipulare l’accordo relativo alla concessione degli ammortizzatori in deroga per l’anno 2011, cosa avvenuta poi a fine dicembre 2010.

Grazie all’intesa raggiunta vengono estesi anche per l’anno 2011 i criteri e le modalità di utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga adottati nel 2010.

In particolare, per quanto riguarda la durata dei trattamenti si conferma la durata massima di sei mesi per i trattamenti di mobilità in deroga e di 1038 ore totali per ciascun lavoratore (669 ore in caso di lavoratori a tempo parziale fino a venti ore lavorative settimanali).

Inail, l’iniziativa conoscere il rischio con il Reach

Parte dall’Inail una nuova iniziativa finalizzata a far comprendere meglio i temi legati all’igiene industriale e alle novità, nazionali e europee, in materia.

Per questo motivo, l’Istituto propone il progetto e regolamento Reach.

Il regolamento europeo già valido in Italia ha apportato significativi cambiamenti alle leggi comunitarie sulla produzione, la commercializzazione e l’uso degli agenti chimici.

In sostanza, si tratta di un canale tematico per aiutare i lavoratori e non a far comprendere i pericoli che si possono correre nei diversi ambienti lavorativi.

Conoscere il rischio è una nuova area presente nella sezione sicurezza sul lavoro che permette ai navigatori di familiarizzare con i rischi del mondo del lavoro.

Reach – dalle parole inglesi “Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of CHemicals”, ovvero “Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle Sostanze Chimiche” – è il regolamento Europeo n. 1907 del 2006 che ha apportato numerosi e significativi cambiamenti alla legislazione comunitaria sulla produzione, la commercializzazione e l’utilizzo degli agenti chimici.

Inail, in arrivo la guida all’autoliquidazione 2011

Inail ha recentemente diffuso attraverso Internet, al sito istituzionale dell’Istituto, la nuova guida all’autoliquidazione 2011 in formato elettronico.

La guida può anche essere visionata selezionando Autoliquidazione-Guida dall’apposita combo Accesso rapido.

L’Inail informa, attraverso un comunicato stampa, che sono state apportate diverse modifiche rispetto alla versione precedente.

In effetti, il modulo per la dichiarazione delle retribuzioni (Mod. 1031), nel quale è stata inserita la casella “SI” – Certifico essere in possesso dei requisiti ex lege 296/2006, art. 1, commi 780 e 781 che deve essere barrata dalle imprese artigiane in sede di Autoliquidazione 2010/2011 per essere ammessi al beneficio della riduzione contributiva in occasione dell’Autoliquidazione 2011/2012.

La giustizia europea e il tempo determinato alle poste

Arriva dall’Europa, decisione della Sesta Sezione della Corte di Giustizia dell’11 novembre scorso, un pronunciamento sulla disposizione contenuta nell’articolo 2 comma 1 bis del decreto legislativo n. 368/01.

Premesso che l’accordo quadro sul lavoro determinato è stato concluso il 18 marzo del 1999 ed è stata inserita in allegato alla direttiva del Consiglio 28 giugno 1999, 1999/70/CE, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato.

In riferimento alla norma italiana, la Corte di Giustizia Europea ha precisato che la clausola 8, punto 3, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato deve essere interpretata nel senso che essa non osta a una normativa nazionale, quale quella prevista dall’articolo 2, comma 1 bis, del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, recante attuazione della direttiva europea che, a differenza del regime giuridico applicabile prima dell’entrata in vigore di questo decreto, consente a un’impresa, come ad esempio le Poste Italiane SpA, di concludere, rispettando determinate condizioni, un primo o unico contratto di lavoro a tempo determinato con un lavoratore.

Le tasse sul lavoro nel 2011

CISL e UIL hanno proposto alcuni interventi che si pongono come obiettivo di diminuire, nel complesso, il carico fiscale ai lavoratori e pensionati per il 2011.

L’idea sembra semplice: diminuzione delle aliquote fiscali per lavoratori e pensionati, un nuovo assegno familiare, detassazione dei premi di secondo livello, tracciabilità dei pagamenti, incentivi per le aziende virtuose, aliquota al 20% sulle rendite finanziarie e sugli interessi dei depositi bancari.

Le due centrali sindacali intendono proporre al governo un nuovo patto fiscale che mira a fornire maggiori aiuti alle famiglie e meno tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni.

L’Irpef è di per sé sostanziosa; in effetti, si parta di un ammontare di 146 miliardi di euro con le varie addizionali comunali e regionali.

Lavoro domestico e lavoratore straniero

La Corte di Cassazione è intervenuta definendo che lo scambio di prestazioni di lavoro domestico rese da una straniera estranea alla famiglia, contro vitto e alloggio e retribuzione pecuniaria sia pure modesta dà luogo a rapporto di lavoro subordinato, ove non risultino tutti gli elementi del rapporto cosiddetto alla pari, richiesti dalla legge 18 maggio 1973 n. 304.

La precedente sentenza – il Tribunale di Roma con sentenza del 25 gennaio 2002 rigettava le domande della lavoratrice straniera confermata anche dalla Corte di appello di Roma con sentenza n. 210 del 2006 – sulla base dei testi escussi e delle ammissioni contenute nella domanda di concessione del permesso di soggiorno, ha ribadito l’inesistenza di un rapporto di lavoro subordinato, essendo emerso che tra le parti era sorto un rapporto esclusivamente in chiave umanitaria, per aver offerto gli anzidetti coniugi all’appellante vitto ed alloggio in cambio di un aiuto alla stregua degli altri componenti il nucleo familiare.

Inps, agevolazioni contributive per assunzioni a termine

L’Inps, attraverso il messaggio n. 32661 del 27 dicembre 2010, intende chiarire alcune questioni in merito al riconoscimento di agevolazioni contributive per l’assunzione di soggetti iscritti nelle liste di mobilità.

Le agevolazioni sono state introdotte dalla Legge del 23 luglio 1991 n. 223 e, ricordiamolo, il provvedimento legislativo ha anche stabilito diversi provvidenza per l’assunzione di soggetti iscritti nelle liste di mobilità.

La legge interviene facendo presente che esistono tre diverse fattispecie di contratto di lavoro di tipo agevolato, ovvero il contratto a termine, il contratto che trasforma a tempo indeterminato un rapporto a termine e, infine, il contratto a tempo indeterminato.

In particolare, i lavoratori in mobilità possono essere assunti con contratto di lavoro a termine di durata non superiore a dodici mesi e, per questa ragione, le agevolazioni non possono essere superiore a 12 mesi.

Stress lavoro-correlato, pubblicato il comunicato della Commissione consultiva

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2010 n. 304 del 30 dicembre del 2010 il comunicato che richiama l’approvazione, avvenuta il 17 novembre 2010 da parte della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, delle Indicazioni per la valutazione dello stress lavoro-correlato di cui all’articolo 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, del Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni.

Come espresso dalla Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la circolare recepisce le indicazioni della Commissione consultiva istituita dallo stesso Testo unico.

Buttafuori, proroga dei termini

Nuova proroga in arrivo sullo svolgimento delle attività di buttafuori.

Ricordiamo che la legge n. 94 del 15 luglio del 2009, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, all’articolo 3, dal comma 7 al 13, pone in essere la figura del buttafuori.

In effetti, fermo restando quanto previsto dall’articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 e successive modificazioni, la legge autorizza l’impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, anche a tutela dell’incolumità dei presenti.

Ricordiamo anche che l’espletamento di tali servizi non comporta l’attribuzione di pubbliche qualifiche ed è vietato l’uso di armi, di oggetti atti ad offendere e di qualunque strumento di coazione fisica.

Ministero del lavoro, adeguate le sanzioni per collocamento obbligatorio

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 3 gennaio 2011 il Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2010 concernente l’adeguamento dell’importo delle sanzioni amministrative in materia di collocamento obbligatorio di cui all’articolo 15 della Legge 12 marzo 1999, n. 68.

Ricordiamo che in base alla disposizione citata i datori di lavoro, pubblici e privati, soggetti alla legge 12 marzo 1999 n. 68, sono tenuti ad inviare agli uffici competenti un prospetto dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva di cui all’articolo 3 della predetta legge, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori di cui all’articolo 1.

Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentita la Conferenza unificata, stabilisce con proprio decreto la periodicità dell’invio dei prospetti e può altresì disporre che i prospetti contengano altre informazioni utili per l’applicazione della disciplina delle assunzioni obbligatorie.