Inail, nasce il polo della salute e della sicurezza

L’Inail si prepara ad un anno ricco di impegni e di novità.

In effetti, con l’incorporazione di Ipsema e Ispesl nasce ufficialmente il nuovo polo della salute e della sicurezza: da una mission orientata al mondo assicurativa alla presa in carico, come stabilito dal nuovo Testo unico sulla sicurezza, del lavoratore infortunato e alla promozione di interventi a tutto campo nella prevenzione.

Il tutto grazie alla manovra correttiva alla finanziaria 2010 di fine maggio, decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, che dispone, per effetto dell’articolo 7, comma 1, la soppressione di Ispesl (Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro) e di Ipsema (Istituto di previdenza per il settore marittimo) e la loro incorporazione nell’Inail.

Legge di Stabilità 2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

Sul supplemento ordinario n. 281 alla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21 dicembre del 2010 è stata  pubblicata la legge finanziaria n. 220 del 13 dicembre 2010.

La legge di stabilità, o legge finanziaria, è composta da un solo articolo che  contiene 171 commi e 2 allegati, oltre a 3 tabelle.

La nuova legge di stabilità entrerà in vigore dal primo gennaio del 2011, ad eccezione di quelle dei commi da 42 a 46, in vigore dal 21 dicembre 2010.

Il comma 37 prevede un allargamento, nei limiti delle diecimila unità, della platea dei lavoratori in mobilità ai quali non si applicano le nuove disposizioni che regolano l’accesso alla pensione con un decreto concertato del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con quello dell’Economia e delle Finanze, oltre al Ministro dello sviluppo economico.

In arrivo Perseo, il nuovo fondo complementare

Buone notizie dalla previdenza complementare: ora nasce ufficialmente Perseo, il nuovo fondo pensione dei dipendenti di regioni, autonomie locali e sanità.

Infatti, dal 21 dicembre 2010 è stato ufficialmente costituito per atto pubblico in forma di associazione e sono stati designati i primi organi sociali.

Si prevede che nei prossimi mesi il fondo, dopo aver ottenuto dalla Covip (l’autorità di vigilanza di settore) l’autorizzazione all’esercizio, possa essere operativo e cominciare a raccogliere le adesioni.

Il nuovo fondo si rivolge ad una platea di oltre un milione di lavoratori sudditi tra il settore sanità, circa 670mila, e regioni e autonomie locali, circa 540mila.

Come gli altri fondi già operativi anche Perseo è a capitalizzazione individuale ed a contribuzione definita.

Fiat, accordo sul piano Marchionne

L’accordo è stato fatto con l’assenso del sindacato con l’unico escluso, la FIOM, che ha ritenuto inaccettabili le richieste della Fiat.

L’accordo prevede una settimana lavorativa, in fase sperimentale, su quattro giorni ma con dieci ore di lavoro giornaliere. Al momento, secondo il verbale sottoscritto dalle parti – datore di lavoro e sindacato – la sperimentazione sarà svolta su base volontaria.

L’accordo recepisce anche le indicazioni già espresse da Pomigliano e Melfi in materia di pausa e mensa a fine turno.

Secondo le richieste della Fiat di Marchionne le pause saranno ridotte a tre di dieci minuti dalla attuali due di venti minuti.

L’accordo prevede però la monetizzazione a parziale recupero. In effetti, i lavoratori di Torino percepiranno 32 euro parametrizzati al terzo livello.

Inps, assegno o pensione sociale?

L’assegno sociale ha sostituito dal 1996 la pensione sociale fino ad allora prevista ed è corrisposta dall’Inps a chi raggiunge i 65 anni di età e si trova in condizioni economiche disagiate e che rientrino in determinate fasce di reddito.

L’assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi.

Per ottenere l’assegno sociale è necessario aver compiuto il 65° anni di età  e che siano cittadini italiani.

Il nostro legislatore ha previsto l’equiparazione ai cittadini italiani i rifugiati politici, i cittadini dell’Unione Europea e gli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o della vecchia carta di soggiorno.

Inps, precisazioni in materia di riscatto

Il maggiore istituto previdenziale italiano ha deciso di intervenire su una importante e delicata materia che coinvolge i lavoratori che hanno in corso situazioni di riscatto previdenziale.

In effetti, possono esserci periodi nella vita del lavoratore per i quali non esiste l’obbligo di versare i contributi. La legge però offre la possibilità di riscattare questi periodi, consentendo di raggiungere o migliorare il trattamento pensionistico.

A questo proposito sono riscattabili, per esempio, i periodi di studio e formazione, i periodi di lavoro svolto all’estero e i periodi di astensione per maternità e paternità.

L’Inps, con messaggio n. 31936 del 17 dicembre del 2010, precisa che sono state modificate alcune disposizioni in materia di riscatto, ovvero l’istituto previdenziale dispone l’aumento del numero di rate pagate in ritardo che possano essere oggetto di accettazione così come previsto dalla circolare 142 del 22 giugno 1993.

Ministero del Lavoro, indicazioni sulla borsa continua nazionale

Il Ministero del Lavoro è intervenuto per dare alcune indicazioni operative sull’interconnessione alla borsa continua nazionale del lavoro.

In particolare, la Direzione per l’Innovazione Tecnologica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota del 22 dicembre 2010, con la quale fornisce le prime indicazioni operative necessarie ad una omogenea applicazione di quanto disposto dall’articolo 48 della legge 4 novembre 2010 n. 183 – il cosiddetto Collegato Lavoro – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 9 novembre 2010 n. 262, con specifico riferimento all’interconnessione alla borsa continua nazionale del lavoro degli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro.

L’articolo 48 modifica e integra l’articolo 25 del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276 per quanto concerne il regime autorizzatorio e di accreditamento degli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro e l’interconnessione e il conferimento dei dati alla borsa continua nazionale del lavoro da parte degli stessi operatori.

Ministero del Lavoro, in azione il “Welfare to Work”

Il Ministero del Lavoro ha deciso di lanciare il Welfare to Work per le politiche di reimpiego dei dirigenti.

Il Ministero ha precisato che i datori di lavoro che accetteranno di ricollocare gli ex dirigenti riceveranno un bonus in relazione alla tipologia di contratto applicato.

Il Welfare to Work è un programma di ricollocazione di ex dirigenti over 50 in stato di disoccupazione, attraverso l’attivazione, mediante apposito avviso pubblico, di contributi destinati alle aziende sotto forma di bonus assunzionali.

Il contributo sarà graduato secondo i diversi contratto di lavoro applicato.

Per un ex dirigente over 50 in stato di disoccupazione assunto con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per un intervallo temporale di almeno biennale è prevista l’erogazione di un bonus di 10.000,00 euro.

Dal Ministero chiarimenti sul lavoro accessorio

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che anche il settore terziario, distribuzione e servizi può ricorrere al lavoro accessorio.

Il Ministero si è espresso in questo modo in seguito a diverse richieste di chiarimento da parte di Confcommercio che intendeva avere un parere in merito alla possibilità di utilizzare, da parte delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, il contratto di lavoro di tipo accessorio di cui gli articoli 70 e seguenti del decreto 276/2003.

In modo particolare, la richiesta di Confcommercio mirava ad ottenere la conferma da parte del Ministero alla possibilità di ricorrere a tale strumento, indipendentemente dalla tipologia di attività che il lavoratore andrebbe a svolgere, qualora quest’ultimo sia in possesso dei requisiti di legge e nelle ipotesi in cui il prestatore di lavoro sia titolare di contratto di lavoro a tempo parziale presso altri datori diversi da quello con il quale ha in corso un rapporto di lavoro a tempo parziale.

Nuove istruzioni ministeriali per vigilanza ambienti di lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la circolare n. 42 del 9 dicembre 2010 pone in evidenza alcune istruzioni in materia di vigilanza in ambienti di lavoro.

Il luogo di lavoro è certamente una micro-area da tutelare al fine di evitare il manifestarsi di situazioni insalubri. Per questa ragione occorre intervenire in modo diretto attraverso direttive e indicazioni di massima, così come la recente circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In effetti,  con questa circolare il Ministero ha posto in evidenza la necessità di rafforzare il controllo di appalti di servizi aventi ad oggetto attività manutentive o di pulizia in aree confinate, o appalti che espongono al rischio di asfissia od intossicazione per esposizione a gas nocivi o ad esalazioni.

Inps, decadenza per assenza del DID

L’ente previdenziale del settore privato ha precisato che, attraverso il messaggio n. 31995 del 18 dicembre 2010, in assenza della dichiarazione di immediata disponibilità non è possibile dare luogo all’integrazione salariale.

L’Inps chiarisce che, in riferimento alla  circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 39 del 19 novembre del 2010, al momento è in fase di realizzazione la procedura informatizzata che contiene lo schema della comunicazione di decadenza da inviare ai lavoratori interessati.

Fino a quando la procedura non sarà adottata nella sua interezza, l’Inps pone in evidenza che lo schema per le segnalazioni,  e per gli effetti dell’articolo 11 del decreto n. 46441/09,  potrà essere inviato da parte dei soggetti abilitati utilizzando i mezzi telematici.

Ministero del Lavoro e il contributo per gli enti bilaterali

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare n. 43 del 15 dicembre 2010, intende fornire alcuni chiarimenti in merito alla questione della obbligatorietà del versamento contributivo agli enti bilaterali.

La circolare n. 43 è stata emessa anche per dare una risposta alle continue istanze di interpello ex articolo 9 del decreto  legislativo n. 124 del 2004,  ovvero due pervenute dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del  lavoro, una da Confartigianato e Cna, una da Confapi.

Un primo ordine di problemi riguarda la  riconduzione del versamento contributivo in favore dell’ente bilaterale alla parte economico/normativa  ovvero alla parte obbligatoria del contratto collettivo di lavoro.

Il Ministero non ritiene, in questo caso, obbligatoria l’iscrizione all’ente  bilaterale.

Inail, incentivi alle imprese per la sicurezza sul lavoro

L’Inail ha deciso di stanziare 60 milioni di euro allo scopo di incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso progetti di investimento, di formazione e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

La somma attribuita dall’ente per la sicurezza sul lavoro è attribuita, secondo quanto prevede l’articolo 11, comma 5, del decreto n. 81/2008, su base regionale.

In questo modo l’Inail intende sostenere le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.

Dal 10 dicembre 2010, le imprese possono verificare il possesso dei requisiti per poter accedere al finanziamento alla sezione Punto Cliente del sito dell’Inail, mentre le domande di contributo potranno essere presentate, mediante una procedura informatica attiva sul portale Inail, dal 12 gennaio al 14 febbraio 2011.