Inpdap, trattamento di fine servizio

Avevamo già messo in evidenza che dal 1 gennaio del 2011 cambia il calcolo del trattamento di fine servizio del personale dipendente delle amministrazioni pubbliche, così come ha stabilito la recente manovra finanziaria di luglio, di competenza dell’Inpdap.

Il nuovo trattamento di fine servizio sarà il risultato di una prestazione costituita dalla somma di due importi: il primo calcolato  in base alle modalità previste dalla specifica normativa del tfs sull’anzianità maturata al 31 dicembre 2010 e il secondo calcolato  in base alle regole dettate per il Tfr, o trattamento di fine rapporto.

Occorre, però, anche tenere conto dei periodi riscattati.

I  riscatti ai  fini Tfs,  la cui domanda è presentata successivamente al 31 dicembre 2010 ma relativa a periodi e/o servizi prestati in data antecedente  al 1° gennaio 2011, influiscono, ai fini del calcolo degli anni utili, sulla individuazione della  prima quota Tfs contribuendo ad aumentare l’anzianità utile.

Governo, le nuove misure sulla sicurezza

Il governo ha deciso di predisporre nuove  misure urgenti in fatto di sicurezza.

Così, il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 12 novembre 2010, il Decreto Legge n. 12 novembre 2010 n. 187 contenente misure urgenti in materia di sicurezza.

Il decreto è abbastanza variegato tanto da comprendere due punti in materia di lavoro. In effetti, l’articolo 2 del decreto n. 187 conferisce ulteriori compiti agli steward presenti negli impianti sportivi.

In particolare, ferme restando le attribuzioni e i compiti dell’autorità di pubblica sicurezza, in aggiunta ai compiti previsti agli steward, o addetto agli impianti sportivi, possono essere conferiti altri servizi come ausiliari dell’attività di polizia per il cui espletamento non è richiesto l’esercizio di pubbliche potestà o l’impiego operativo di appartenenti alle Forze di polizia.

Legge di stabilità, proroga contratti di produttività

La legge di stabilità prevede la proroga, al comma 55, anche al 2011 del regime di detassazione dei contratti di produttività di cui all’articolo 5 del D.L. 185/2008 ai sensi del quale il lavoratore dipendente può optare per l’applicazione di un’imposta sostitutiva (10%), in luogo dell’IRPEF e relative addizionali, sui redditi percepiti in relazione a incrementi di produttività e lavoro straordinario.

Si ricorda, inoltre, che l’articolo 53 del D.L. 78/2010, nel prorogare tale agevolazione per il periodo 1° gennaio 2011-31 dicembre 2011 ha altresì previsto uno sgravio dei contributi dovuti dal lavoratore e dal datore di lavoro nei limiti di specifiche risorse.

La proroga per il 2011 si applica ai soggetti che hanno realizzato nel 2010 un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro (fino al 2009 era fissato in 35.000) e comunque su un ammontare imponibile non superiore a 6.000 euro.

Inps, la pensione di inabilità

Il nostro sistema previdenziale garantisce la tutela ai lavoratori che sono affetti da minorazioni e da infermità fisica e mentale che determinano una riduzione della loro capacità lavorativa.

Esistono sostanzialmente due istituti ai quali il lavoratore può ricorrere: l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità erogati dall’Inps.

La pensione di inabilità spetta, così come prevede la legge n. 118 del 30 marzo del 1971, ai mutilati ed invalidi civili di età superiore agli anni 18 ma inferiore ai 65, nei cui confronti, in sede di visita medico-sanitaria, sia accertata una totale inabilità lavorativa e che si trovino in stato di bisogno economico.

Per questa seconda condizione vengono annualmente fissati dei limiti di reddito personale che non devono essere superati dal titolare della pensione di inabilità, per il 2010 il limite è stato stabilito in 15.154,24.

Riscatto corso laurea, calcolo onere contributivo

Il riscatto del corso di legale di laurea può essere fatto solo a condizione che su abbia conseguito realmente il titolo di studio e che i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo del decreto n. 184 del 30 aprile del 1997.

Non solo, bisogna anche essere titolari di contribuzione con almeno un contributo obbligatorio nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto ad eccezione, secondo quanto stabilisce la legge n. 247/2007, per le domande presentate a decorrere dal 1 gennaio del 2008.

Statuto dei lavori, ora il commento dei sindacati

Lo statuto dei lavori, o almeno la bozza del suo disegno di legge delega, è stato consegnato alle parti sociali dal ministro Maurizio Sacconi.

L’obiettivo della legge delega è di ridurre almeno del 50 per cento la normativa vigente, anche mediante abrogazione delle normative risalenti nel tempo. Il testo intende anche definire un nuovo regime di sanzioni, in particolare di tipo premiale, che tengano conto della natura sostanziale o formale della violazione e favoriscano la immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita.

Il documento apre la strada alla stesura di un nuovo Testo Unico della normativa in materia di lavoro, avendo come obiettivo la razionalizzazione e la semplificazione del complesso di provvedimenti e leggi che si sono stratificati in materia.

La delega si propone di identificare un nucleo di diritti universali e indisponibili per tutti i lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a progetto e le monocommittenze.

Inps, il clandestino deve pagare i contributi previdenziali

Tutti sono tenuti a pagare i contributi previdenziali? Di certo la domanda è di estrema importanza e rilevanza. La giurisprudenza è abbastanza concorde su questo punto: le norme previdenziali hanno valore anche per i lavoratori stranieri e clandestini.

La Corte di Cassazione nella sentenza n. 22559 del 5 novembre 2010 esprime il suo autorevole parere in merito; infatti, in base a questa sentenza la Suprema corte ribadisce che tutti devono versare i contributi, clandestini o meno.

In particolare, la Corte aveva respinto il ricorso di un imprenditore che non aveva versato all’Inps i contributi dei lavoratori clandestini utilizzati dall’azienda: il datore di lavoro è tenuto, in ogni caso, sempre al versamento dei contributi previdenziali.

Inps, previdenza e assistenza

La Ragioneria Generale dello Stato redige annualmente un rapporto che intende fotografare la situazione attuale e l’evoluzione nel medio-lungo periodo del sistema pensionistico e sociosanitario italiano.

Il rapporto per l’anno 2009 vuole porre in evidenza, ad esempio, un’analisi degli effetti distributivi del sistema pensionistico pubblico e dei tassi di sostituzione della previdenza obbligatoria e complementare oltre ad una valutazione degli effetti finanziari della revisione dei coefficienti di trasformazione.

Non solo, il rapporto della Ragioneria cerca di fare una previsione del numero di pensionati che deve essere coerente con quella del numero delle pensioni.

Il lavoro svolto dalla Ragioneria dello Stato è di estrema importanza perché consente di ricavare alcune considerazioni.

Studio e ricongiungimento per il lavoratore straniero

Il lavoratore straniero è impiegato tradizionalmente nel lavoro domestico.

La legge prevede che per il lavoratore straniero domestico si deve applicare lo stesso contratto di lavoro dei lavoratori domestici colf e badanti previsto per il lavoratore italiano.

Il versamento dei contributi previdenziali è trimestrale ed è responsabile il proprio datore di lavoro degli adempimenti relativi poiché deve versare anche la quota a carico del lavoratore.

Il minore straniero presente in Italia ha diritto all’istruzione obbligatoria negli stessi termini del cittadino italiano.

CGIL, tensione tra FIOM e Camusso

Tensione tra la FIOM e il nuovo segretario generale della CGIL.

Per il segretario generale della CGIL è sbagliato autoescludersi e sottrarsi al confronto con la controparte, ma è necessario ricominciare a discutere e tornare ad essere parte attiva della compagine sindacale.

Le parole di Susanna Camusso non lasciano dubbi

io riparto da qui: discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro e che prospettive ci sono, poi ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni

Per Camusso non serve sottrarsi al confronto ma occorre capire in che modo la Fiat intende attuare il suo Programma Italia e rispettare gli impegni presi: è questa la risposta alla sua organizzazione di categoria, la Fiom, che, in un documento proposto da Maurizio Landini, al contrario suggerisce uno sciopero generale.

Inps, in arrivo l’ente telematico

Inizia la sfida di Antonio Mastrapasqua, presidente Inps, per un istituto previdenziale più moderno e diretto in grado di intervenire in tempo reale alle problematiche di ogni utente e delle organizzazioni sindacali di categoria o di patronato.

Ogni giorno si connettono circa 350.000 cittadini per avere informazioni o inviare domande online sui 400 servizi che l’ente eroga e gestisce a 60 milioni di soggetti fisici e 2 milioni di aziende: un bacino di utenza davvero impressionante che consente di fotografare e individuare il ruolo e l’importanza del più importante ente previdenziale italiano.

L’Inps, da pochi giorni, ha predisposto un nuovo sito Internet con l’obiettivo di fornire maggiori informazioni e servizi erogati online

I nuovi servizi intendono fornire risposte precise a patronati e cittadini con la possibilità di predisporre domande di pensione senza il ricorso di intermediari.

Libera professione, parte la segnalazione certificata di inizio attività

La recente manovra correttiva alla legge finanziaria prevede una importante novità che sostituisce integralmente la disciplina della dichiarazione di inizio attività contenuta nel previgente articolo 19 della legge 7 agosto 1990 n. 241.

In effetti, l’articolo 49, comma 4 – bis del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 e convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, introduce e disciplina la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) sostituendola con la dichiarazione di inizio attività, o DIA.

L’articolo 19 della L. 241/1990 aveva previsto il meccanismo della Dichiarazione di inizio attività con la quale, in luogo dell’autorizzazione, l’interessato poteva produrre un’autodenuncia di inizio attività, rispetto alla quale l’amministrazione doveva effettuare i suoi controlli autoritativi entro un termine certo.

Adozioni internazionali e fruizione dei congedi

Altro quesito interessante che l’associazione nazionale comuni d’Italia, ANCI, ha sottoposto alla Direzione Generale per le Attività Ispettive del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Infatti, l’associazione ha chiesto al Ministero di sapere se nel caso di interruzione della procedura adottiva, con conseguente rientro del lavoratore e senza il verificarsi dell’ingresso del minore in Italia, il relativo periodo di assenza fruito dal dipendente per adempimenti correlatiti alla procedura adottiva possa comunque essere considerato come congedo di maternità.

In effetti, ricordiamo che il lavoratore per svolgere all’estero gli adempimenti correlati alle procedure adottive può ricorrere al congedo di maternità e questo è specificatamente prevista dall’articolo 26 del decreto n. 151/2001, modificato dall’articolo 2 della legge 244/2007.

Scuola materna privata e il lavoro accessorio

Il Ministero del Lavoro, per iniziativa della Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, è intervenuta sull’eventuale applicabilità del lavoro accessorio nell’ambito delle scuole materne e private.

In sostanza, la Direzione ha risposto ad un quesito della Federazione Italiana delle Scuole Materne in merito alla possibilità di utilizzazione del lavoro occasionale accessorio all’interno di scuole materne private per la temporanea sostituzione del personale insegnante.

Secondo il parere della Direzione Generale per l’Attività Ispettiva la risposta è senza dubbio positiva poichè la legislazione attuale consente di ricorrere a questo particolare tipologia di contratto di lavoro.

In effetti, l’attuale dettato legislativo, articolo 70 del decreto n. 276/2003 modificato dalla Finanziaria 2010 (L. n. 191/2009), prevede l’assunzione di lavoratori con contratto di lavoro occasionale accessorio nell’ambito di qualsiasi settore produttivo e, di conseguenza, anche all’interno di scuole materne parificate.