Nelle ultime settimane abbiamo discusso in diverse occasioni della necessità di ridurre le tasse sull’occupazione giovanile. A sostenerlo non sono, tuttavia, solamente le imprese, ma anche alcune tra le principali Organizzazioni internazionali, che hanno compreso come tassare eccessivamente le imprese, ed evitare le agevolazioni sul fronte dell’occupazione giovanile, scoraggia i datori di lavoro dall’inglobare professionalità giovani all’interno dei propri organigrammi aziendali.
Proprio in virtù di quanto sopra è interpretabile il rapporto Ocse sull’occupazione e la tassazione collegata. Un’analisi in cui l’Organizzazione afferma come occorra varare al più presto delle riforme strutturali che possano favorire l’occupazione giovanile a basso costo, attraverso l’utilizzo della leva fiscale. Una manovra urgente, da realizzare anche in tempi molto difficili per le economie nazionali, con i principali governi che cercano di ridurre il proprio rispettivo deficit.