Contributi imprese, altri fondi per l’innovazione in Alto Adige

Un nuovo bando della Provincia Autonoma di Bolzano potrebbe portare seri benefici a quelle imprese che desiderano poter dare il via a processi di realizzazione di progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di innovazione di processo. Stando a quanto emerge negli ultimi giorni a mezzo stampa e sui siti ufficiali della Provincia e del relativo Assessorato, saranno infatti messi a disposizione all’interno di un fondo ad hoc circa 3,8 milioni di euro, di cui ben 3,2 milioni di euro destinate a supporto dei progetti della ricerca e dello sviluppo, e circa 600 mila euro destinati invece all’innovazione all’interno dei settori del commercio, dei servizi e del turismo.

Stando a quanto affermato da Thomas Widmann, Assessore provinciale all’Economia, le cui dichiarazioni sono state recentemente riportate sul quotidiano La Repubblica, “l’Alto Adige vuole essere competitivo nei settori maggiormente all’avanguardia”, ed ecco, pertanto, la decisione di “una politica incentivante nei confronti di aziende motivate ad innovare e investire in ricerca”.

Contributi imprese, sostegno alla riqualificazione energetica

  

Dalla Regione Liguria arrivano alcune interessanti iniziative che potrebbero permettere a migliaia di imprese di poter accedere a dei contributi per poter migliorare la propria efficienza energetica e l’uso razionale dell’energia, contribuendo in tal modo al raggiungimento di un macro obiettivo ben più ambizioso, equivalente alla diminuzione significativa delle emissioni di co2 nell’atmosfera, e aiutare la macro area a rispettare gli obiettivi del vecchio Continente.

La Giunta Regionale lo scorso 29 luglio 2011 ha infatti deliberato il provvedimento n. 944, titolato “Approvazione bando riqualificazione ed innovazione energetica nei processi produttivi e nei servizi ausiliari delle imprese”, con il quale stanzia finanziamenti per supportare concretamente gli interventi destinati alle imprese, e volti a migliorarne l’efficienza sotto il profilo energetico e, come già ricordato, l’utilizzo razionale dell’energia nei cicli produttivi.

Diverso è il grado di incidenza dei contributi stimati: si va da un minimo del 30% per quanto concerne le grandi imprese, fino al 60% per le micro imprese. Complessivamente, i contributi non potranno comunque soddisfare pretese per un importo totale maggiore agli 800 mila euro.

Imprenditoria giovanile, quale è il segreto delle aziende cinesi?

Il dato diffuso dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre è davvero sorprendente. Nonostante il periodo di evidente crisi economico finanziaria, infatti, le imprese cinesi – spesso guidate da imprenditori davvero molto giovani – sono cresciute nel nostro Paese del 150% durante gli ultimi otto anni. Un ritmo incredibilmente sostenuto, che non ha praticamente uguali, per dimensione e proporzione di incremento, nella Penisola.

Regione Lazio, 25 milioni di euro per rilanciare le Pmi sul territorio

 

Regione Lazio, stanziati 25 milioni di euro per le Pmi sul nostro territorio. Una boccata d’ossigeno che viene fatta arrivare al capezzale societario per mezzo di fondi rotazione ed è volto a chi intraprenderà piani di investimento per lo sviluppo aziendale con ampliamenti, riconversione e riqualificazione. Nonché l’ammodernamento delle singoli sedi operative.

Così è stato deciso con una pubblicazione sul Bollettino Regionale numero 27 e mediante il quale si potrà beneficiare di un’agevolazione concessa sotto forma di un finanziamento a tasso agevolato di cui al 50 per cento al tasso di interesse dello o,50%, mentre per il rimamente 50 per cento a tasso di interesse ordinario. Il tutto con copertura ( e qui sta in effetti la forza dell’intervento) di garanzia regionale da parte di Banca Impresa Lazio. Addirittura questa forma di finanziamento potrà arrivare a coprire la totalità dell’investimento ammissibile.

La condizione essenziale, però, è che la domanda di finanziamento non potrà contenere una spesa di investimento inferiore ai 50mila euro. Traduzione: i soldi si danno, ma a fronte di un impegno da considerarsi serio, vincolante e che in tutti i sensi rilanci o ampli la sfera di possibilità dell’azienda richiedente.

Lavoro: imprenditoria giovanile, nasce Osservatorio Unioncamere

 Nel nostro Paese sono l’11,8% sul totale, 720 mila in termini numerici, le imprese giovanili, ovverosia con a capo un titolare avente un’età sotto i 35 anni; e di queste, ben 200 mila operano nel commercio. A rilevarlo è stata Unioncamere in concomitanza con l’annuncio relativo alla nascita dell’Osservatorio sull’Imprenditoria Giovanile. Stando ai dati consolidati al 31 dicembre del 2010, in Italia si contavano poco più di 6,1 milioni di imprese esistenti, con Roma Provincia primatista, con ben 44.166 imprese, per quel che riguarda proprio l’imprenditoria giovanile.