Lavoro Lombardia: Regione alza il velo sulle misure anticrisi

 In linea con quanto già reso noto nei giorni scorsi, in Lombardia l’Amministrazione regionale ha alzato il velo, fornendo maggiori dettagli, a partire dalla copertura finanziaria, su un totale di dodici sferzate all’economia. Ripercorrendo le orme del Governo centrale, la Regione Lombardia ha annunciato d’aver messo sul piatto ben un miliardo di euro di misure per mettersi definitivamente dietro le spalle la crisi e tutte le fragilità ancora presente sul territorio lombardo a livello di occupazione ed imprenditoria. In particolare, per il lavoro e per il sostegno ai disoccupati ci sono pronti 215 milioni di euro, così suddivisi: 150 milioni di euro andranno ad incentivare lo sviluppo del capitale umano, la promozione dell’occupazione giovanile, ma anche l’inclusione lavorativa con particolare attenzione ai disabili, alla ricollocazione degli over 55 ed in generale di tutti quelli lavoratori che sono stati espulsi o che rischiano l’espulsione dal circuito occupazionale; i restanti 65 milioni, dei 215 milioni di euro complessivi, serviranno per la casa, ed in particolare per il sostegno al pagamento del canone di locazione da parte dei lavoratori che sono disoccupati o in cassa integrazione.

Lavoro e impresa: Milano, contributi per la creazione di reti

 L’unione fa la forza, anche e soprattutto in tempi di crisi. E allora a Milano la Camera di Commercio locale ha annunciato la messa a punto di un Bando, con termine di scadenza della presentazione delle domande al 31 marzo del 2011, finalizzato proprio alla creazione di reti di imprese. L’obiettivo è quello di concedere i fondi per creare due reti d’impresa composte ciascuna da almeno tre aziende. Chiusi i termini di partecipazione, si passerà all’analisi delle imprese che hanno aderito al Bando procedendo all’individuazione di quei percorsi che presentano gli obiettivi più idonei a livello industriale. Quali criteri preferenziali saranno adottati nella scelta i progetti di reti d’impresa con il maggior numero di aziende, ma anche l’omogeneità dei settori di appartenenza, la capacità di creare occupazione, e l’attenzione sia alla ricerca, sia all’ambiente.

Ammortizzatori sociali in deroga: Lombardia, c’è l’accordo per il 2011

 A favore dei lavoratori lombardi colpiti da cessazioni e da sospensioni dell’attività produttiva, anche per l’anno 2011 sarà garantito l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga. A darne notizia è stato Gianni Rossoni, Assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, a seguito dell’approvazione del relativo Accordo Quadro, a valere sul 2011, con le associazioni di categoria delle imprese e con le rappresentanze sindacali. Con l’Accordo Quadro 2011, in particolare, vengono definite nuove regole di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, e viene altresì onorato l’impegno in merito che si era assunto il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in sede di Patto per lo Sviluppo. Le nuove regole, nel complesso, introducono maggiori richiami al senso di responsabilità tra le parti nell’accesso allo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga; al riguardo ci sarà un concorso di risorse tra pubblico e privato, con il fine del sostegno al reddito ed alla ricollocazione dei lavoratori, ma anche uno stretto monitoraggio sia sui requisiti di accesso, sia sulle relative modalità di fruizione.

Voucher conciliazione per trovare lavoro in Provincia di Alessandria

 400 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, al fine di conciliare i tempi da dedicare alla famiglia con quelli da “spendere” per trovare lavoro dopo magari averlo perso. E’ questa, in estrema sintesi, la misura attiva nella Provincia di Alessandria che, nello specifico, prevede l’erogazione di voucher di conciliazione ai fini del reingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo l’Amministrazione provinciale, che per la misura vuole destinare più risorse ai Comuni sul territorio, è convinta che sostenendo spese per la cura della famiglia, da “coprire” con i voucher, i cittadini possano affrontare sia con più impegno, sia con meno problemi un percorso di orientamento, un corso di formazione professionale e, in generale, tutto l’iter necessario per garantirsi un reinserimento nel mondo del lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che di certo ancora non è delle migliori.

Lavoro Emilia-Romagna: nuove opportunità per i cassintegrati

 Grazie ad uno stanziamento pari a  complessivi 100 mila euro, nella Regione Emilia-Romagna è stato pubblicato un Avviso grazie al quale sedici persone saranno selezionate per svolgere a Bologna, presso gli Uffici della Corte d’Appello, ma anche quelli del Tribunale, del Tribunale dei Minori, e del Giudice di Pace, delle attività socialmente utili. A darne notizia è stata nei giorni scorsi l’Amministrazione regionale nel precisare al riguardo come la misura sia destinata a favore dei lavoratori che attualmente sono in mobilità, o che oppure sono in CIGS, cassa integrazione guadagni straordinaria. La raccolta delle candidature è aperta a fronte della scadenza dei termini fissata al 3 marzo 2011, ovverosia quindici giorni dopo la pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. L’attività socialmente utile può durare al massimo dodici mesi e per un massimo di 36 ore alla settimana; il tutto a fronte del percepimento di un’integrazione dell’ammortizzatore sociale che già il lavoratore percepisce.

Voucher lavoro col Fondo anticrisi nel Comune di Macerata

 Attraverso l’emanazione di un Bando pubblico, il secondo a valere sulla copertura finanziaria legata al Fondo anticrisi, nel Comune di Macerata è stato pubblicato l’Avviso con cui l’Amministrazione comunale, ai fini della prestazione di lavoro occasionale accessorio, cerca personale da remunerare con i voucher, ovverosia con i buoni lavoro. La misura arriva dopo che, sempre con il Fondo anticrisi, l’Amministrazione comunale ha emanato un Bando, il primo, a sostegno delle persone residenti colpite dalla crisi attraverso l’erogazione di un contributo per far fronte alle difficoltà legate alla congiuntura sfavorevole. I lavoratori occasionali svolgeranno le prestazioni di lavoro occasionale accessorio direttamente presso il Comune nei settori sociali, culturali, ma anche per i servizi alla città e per la manutenzione del verde pubblico sul territorio comunale. Possono presentare la domanda per svolgere il lavoro occasionale accessorio tutti i cittadini, italiani o extracomunitari, che risiedono nel Comune di Macerata e che sono inoccupati, in cassa integrazione, disoccupati, ma anche in mobilità e percettori di disoccupazione ordinaria oppure del trattamento speciale legato alla disoccupazione nel comparto dell’edilizia.

Lavoro Sardegna: parte Welfare to Work

 In linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, in Sardegna è in rampa di lancio “Welfare to Work“, un importante progetto per le imprese e, soprattutto, a favore dei lavoratori svantaggiati. La Regione Sardegna, ed in particolare l’Assessorato regionale al Lavoro, ha infatti pubblicato l’apposito Avviso grazie al quale le aziende che operano nei settori delle telecomunicazioni e dell’informatica, e che esercitano l’attività di call center, potranno ottenere dei contributi “spendibili” per andare ad assumere lavoratori svantaggiati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’Avviso, denominato “Welfare to Work a titolarità regionale“, è in particolare strutturato su due linee di intervento: una è quella sopra citata per le imprese, mentre l’altra è per i lavoratori che, non avendo ancora trovato un’opportunità di assunzione, possono ottenere una “dote” da spendere presso le imprese sempre ai fini di una ricollocazione sul mercato del lavoro.

Occupazione Regione Lombardia: rilancio con dodici colpi di frusta

 Dopo il recente Consiglio dei Ministri che ha messo a punto un piano nazionale per dare una “frustata” all’economia, anche l’Amministrazione regionale lombarda è scesa in campo a livello territoriale annunciando i suoi “12 colpi di frusta“, ovverosia dodici punti programmatici condivisi, ma anche illustrati per creare nuovi posti di lavoro e dare sostegno alle imprese. I colpi di frusta dell’Amministrazione regionale spaziano dal sostegno alla green economy alla sburocratizzazione e semplificazione, e passando per il sostegno allo start up di nuove imprese, ed in particolare quelle con a capo giovani e donne, reti di affiancamento alle imprese in difficoltà, sostegno al credito, ricerca ed innovazione. Ed ancora nuovo anticipo dei fondi PAC per l’agricoltura, un accordo di programma con le Camere di Commrcio, distretti del commercio, aggregazioni e reti di impresa, attrattività del territorio, diffusione della banda larga e di quella ultralarga, nonché misure atte a garantire un graduale riassorbimento della disoccupazione, a partire da quella giovanile.

Lavoro: Fondo Sociale Europeo, nuovi stanziamenti in Toscana

 Nella Regione Toscana arriva una nuova “sventagliata” di fondi a sostegno del sistema economico, delle imprese e dell’occupazione. Questo dopo che su proposta di Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, la Giunta ha approvato lunedì scorso una delibera grazie alla quale sono state rimodulate le risorse a valere sull’FSE, Fondo Sociale Europeo, ragion per cui ora ci sono a disposizione ben 51,5 milioni di euro per mettere a punto degli interventi mirati. Le nuove risorse, in particolare, andranno a coprire la cassa integrazione in deroga, a mettere in atto azioni per la formazione professionale, per sostenere i lavoratori appartenenti ad imprese in difficoltà, e per favorire l’inserimento occupazionale dei giovani. Secondo l’assessore Simoncini lo stanziamento e l’utilizzo delle risorse darà una nuova boccata d’ossigeno al sistema imprenditoriale con azioni quali la riconversione dei lavoratori, il sostegno alla liquidità ed agli investimenti, nonché misure per rafforzarne la competitività.

Occupazione Sardegna: parte il Piano per il lavoro

 Nell’ambito del patto per lo sviluppo siglato nel giugno del 2010, nella Regione Sardegna l’Amministrazione, in piena intesa con i Sindacati, punta per l’anno in corso ad attuare un Piano per il lavoro finalizzato non solo a creare occupazione, rispondendo quindi ai bisogni occupazionali legati agli effetti negativi della crisi, ma anche a salvaguardare l’occupazione consolidata. Al riguardo la Regione Sardegna ha annunciato l’avvio di tavoli tematici ad hoc nell’ambito delle azioni di intervento già definite a seguito del varo e dell’approvazione della “Finanziaria“. A valere sul quadriennio che va dal 2011 al 2015, ci sono a disposizione risorse per complessivi 200 milioni di euro provenienti sia da stanziamenti regionali, sia dal Fondo sociale europeo.

Lavoratori disagiati: Piemonte, moratoria sui prestiti prorogata

 Via libera, nella Regione Piemonte, a favore dei lavoratori disagiati, alla proroga, per altri dodici mesi, della moratoria sui prestiti. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare come la misura rientri nell’ambito del fondo regionale di garanzia a favore di quei lavoratori che, a causa del mancato percepimento dello stipendio, da diversi mesi, versano in condizioni di disagio economico. La misura di proroga, in particolare, s’è resa necessaria in quanto solo pochi lavoratori in difficoltà hanno nel frattempo restituito i prestiti, ragion per cui senza una proroga sarebbe scattata la segnalazione per inadempienza da parte degli istituti di credito. Al riguardo la Regione Piemonte fa presente come la maggioranza dei beneficiari che hanno ottenuto il prestito con il fondo di garanzia, con una dotazione finanziaria pari a tre milioni di euro, siano quelli di Agile e di Phonemedia per un totale di oltre cinquecento lavoratori.

Innovazione Milano: aiuti alle imprese con Innovhub

 Un plafond pari a ben un milione di euro da distribuire in servizi per l’innovazione alle piccole e medie imprese. Anche per quest’anno, infatti, a Milano torna “Search&Develop“, il Bando per l’innovazione promosso da Innovhub, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Con il Bando potranno essere erogati servizi per l’innovazione a ben cento imprese con conseguenti ricadute positive anche a livello occupazionale visto che innovazione fa rima con competitività, ovverosia con quello di cui in questa fase congiunturale il mondo imprenditoriale ha bisogno per agganciare al meglio la lenta ma progressiva ripresa dell’economia nazionale. Nella prima fase del Bando si procederà a selezionare quelle imprese partecipanti che hanno bisogno di innovazione nel settore dei servizi con soluzioni ad alto valore aggiunto. La misura, nello specifico, prevede che con i contributi venga all’incirca coperto il 55% dei costi relativi ai servizi per l’innovazione.

Lavoro Sardegna: contributi alle Province per l’occupazione stabile

 Una dotazione finanziaria pari a due milioni di euro, da ripartire tra le Province, al fine di incentivare il reimpiego dei lavoratori. Sono queste le risorse, nella Regione Sardegna, grazie all’ultima “Finanziaria” che è stata appena approvata dall’Amministrazione regionale che, quindi, in questo modo punta a continuare a sostenere le politiche attive per il lavoro. In particolare, tenendo conto anche delle esperienze passate, l’Assessorato regionale competente, nell’ambito della ripartizione dei fondi tra le otto Province della Regione Sardegna, ha chiesto agli Enti di privilegiare proposte ed azioni condivise per la formazione dei lavoratori al fine di accompagnarli al reimpiego attraverso un’occupazione stabile. Non a caso l’Assessore regionale Franco Manca ha posto l’accento sul fatto che, quando l’azione amministrativa si manifesta sul territorio, questa deve essere caratterizzata da principi di concertazione e di sussidiarietà.

Lavoro e famiglia: voucher conciliazione nel Comune di Sanremo

 Scade il 25 febbraio 2011, nel Comune di Sanremo, il termine di partecipazione ad un Bando finalizzato alla concessione di contributi a sostegno delle famiglie. Trattasi, nello specifico, di voucher da spendere, nell’ambito delle misure di aiuto alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, per i servizi educativi destinati alla prima infanzia, ovverosia per bambini che hanno un’età di minimo tre mesi e massimo tre anni. Il Bando del Comune di Sanremo rientra tra le politiche per i diritti e per le pari opportunità in attuazione di specifici piani regionali. I fondi a disposizione, provenienti dalla Regione Liguria, sono pari a poco più di 51 mila euro a fronte di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che non deve comunque superare i 25 mila euro.