Voucher formativi: Bando nazionale Bonus a Sapersi

 Si chiama “Bonus a Sapersi“, ed è un importante Bando per la concessione di voucher formativi i cui termini si sono aperti proprio oggi, mercoledì 15 settembre 2010, su tutto il territorio nazionale. Il Bando, emesso da Forma.Temp, scade il 15 marzo del 2011 e mira a concedere voucher formativi per un controvalore complessivo pari a ben 4 milioni di euro già ripartiti tra le Regioni; i fondi, complessivamente, ammontano però a 5 milioni di euro, ragion per cui resta 1 milione di euro che rimane a disposizione di Forma.Temp a fine di distribuirlo alle Regioni che avranno esaurito le risorse. Ogni singolo voucher erogato potrà avere un controvalore massimo di 5 mila euro spendibili solo ed esclusivamente presso gli enti di formazione accreditati da Forma.Temp che si possono consultare direttamente accedendo al sito Internet www.bonusasapersi.it. Possono partecipare al Bando, tra gli altri, i lavoratori disoccupati, le lavoratrici madri, ma anche i lavoratori dipendenti che, fuori dall’orario di lavoro, vogliono partecipare ad un corso di formazione.

Lavoro e famiglia: assegni di conciliazione in Emilia-Romagna

 A fine di aiutare i lavoratori a conciliare i tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia, nella Regione Emilia-Romagna, a valere sul nuovo anno scolastico, sono pronti ben tre milioni di euro di risorse al fine di concedere degli assegni di conciliazione. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare in particolare come la misura sia destinata a quei nuclei familiari dove entrambi i genitori lavorano; l’assegno concesso permetterà così di andare ad abbattere i costi inerenti il pagamento della retta per il nido d’infanzia. I fondi stanziati rientrano nell’ambito di un piano di sostegno alla scuola che è decisamente più ampio, con una dote finanziaria complessiva pari a ben 10 milioni di euro, e che punta tra l’altro, oltre a favorire l’acceso ai nidi, anche a favorire le autonomie scolastiche, a gestire l’integrazione degli alunni stranieri e di quelli disabili, ma anche ad abbattere, azzerandole, le liste d’attesa per la scuola materna.

Provincia di Vicenza: Patto Sociale e fondi per l’occupazione

 Ammontano a poco più di cinque milioni di euro, in Provincia di Vicenza, gli stanziamenti per agevolare sul territorio la ripresa dell’occupazione. A darne notizia è stata nei giorni scorsi l’Amministrazione provinciale dopo che al riguardo è stato stipulato un Patto Sociale per il Lavoro Vicentino che, in particolare, vede scendere in campo la Fondazione Cariverona con 3,9 milioni di euro di fondi finalizzati a finanziare un progetto col quale si punta ad invertire la tendenza negativa che a livello occupazionale si registra anche sul territorio della provincia di Vicenza; i restanti 1,1 milioni di euro di stanziamenti provengono invece da un cofinanziamento a carico di altri numerosi partner che hanno aderito con l’obiettivo di arginare una crisi che per i lavoratori potrebbe avere delle ricadute ancor più pesanti. Le risorse stanziate, innanzitutto, serviranno per dare sostegno economico a favore di quei cittadini-lavoratori vicentini che attualmente sono disoccupati.

Buoni lavoro nel Comune di Gorizia

 Via libera nel Comune di Gorizia alla concessione di buoni lavoro, ovverosia i voucher, per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta Municipale ha approvato le linee guida per l’accesso ad una misura che permetterà di raccogliere le manifestazioni di interesse da parte di studenti, lavoratori in mobilità, o che percepiscono la disoccupazione, ma anche pensionati che sono titolari di trattamento pensionistico obbligatorio. Nell’ambito dei progetti messi a punto dall’Amministrazione comunale, i soggetti che lavoreranno e che verranno remunerati con i voucher si occuperanno di lavori di solidarietà o di emergenza, lavori di giardinaggio, manutenzione e pulizia di edifici, parchi, monumenti e strade, ma anche di manifestazioni fieristiche, sportive, culturali e caritatevoli. Per ogni 10 euro di paga lorda maturata, 7,50 euro sono netti a favore del lavoratore, 0,7 euro coprono l’assicurazione ai fini Inail, 1,30 euro vanno alla Gestione separata dell’Inps ai fini della maturazione dei contributi previdenziali, ed i restanti 0,5 euro per ogni voucher, in taglio minimo, andranno all’Inps quale costo per le gestione del servizio.

Regione Toscana: aiuti ai lavoratori apprendisti licenziati

 Al fine di fronteggiare l’emergenza occupazionale, nella Regione Toscana l’Amministrazione, a seguito di un accordo che è stato raggiunto con le parti sociali, ha annunciato la messa a punto di misure a sostegno del reddito a favore dei lavoratori apprendisti che sono stati licenziati. L’intervento, in particolare, è a favore di quei lavoratori apprendisti che da un lato hanno perso il posto, e dall’altro non possono più accedere alla cassa integrazione in deroga; per questi lavoratori toscani arriva così a sostegno del reddito una indennità speciale. Questa decisione, come accennato, è stata presa dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, d’accordo con i Sindacati al fine di offrire sostegno al reddito ai lavoratori apprendisti licenziati allo stesso modo dei lavoratori che, assunti con un contratto di lavoro ordinario, percepiscono il sussidio di disoccupazione.

Voucher per lavori sociali in provincia di La Spezia

 In provincia di La Spezia, e precisamente nel Comune di Arcola, sono aperti fino al prossimo 31 dicembre 2010 i termini di partecipazione ad un progetto finalizzato all’accesso al lavoro occasionale accessorio con pagamento tramite buoni lavoro, ovverosia con i voucher. Si tratta in particolare di svolgere lavori saltuari che spaziano dal giardinaggio ai lavori di pulizia e passando per i lavori di manutenzione di monumenti, parchi, strade e edifici. Possono partecipare i residenti nel Comune di Arcola che sono studenti di età inferiore ai 25 anni, casalinghe, pensionati, lavoratori part-time ma anche cassintegrati, lavoratori in mobilità, e percettori di indennità di disoccupazione ridotta o speciale; sono ammessi alla misura anche i lavoratori extracomunitari a patto che però questi siano in possesso di un regolare e valido permesso di soggiorno.

Lavoratori e famiglie in difficoltà: Fondo Anticrisi a Milano

 Con l’inizio del mese di settembre, e la conseguente conclusione della pausa estiva, sono ripresi nella città di Milano i lavori dell’Amministrazione comunale che in particolare ha inaugurato la ripresa delle attività con la discussione in Aula di una importante misura di sostegno alle famiglie, ai lavoratori in difficoltà ed all’occupazione. Trattasi, nello specifico, in linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane, di un Fondo Anticrisi che ha una dote finanziaria pari a ben 10 milioni di euro; le risorse derivano dai maggiori dividendi rispetto alle previsioni di Bilancio comunale che sono stati erogati dalle società municipalizzate, e che ora serviranno per venire incontro a chi ha perso il posto di lavoro, ed a chi non riesce più a sostenere spese obbligate quali la retta per il nido, le spese mediche, l’affitto o la rata del finanziamento per la prima casa, ma anche per permettere a queste persone di poter conseguire un più facile ed un più rapido reinserimento nel mondo del lavoro.

Assistenti familiari: Piacenza, contributi per l’assunzione

 Nel Comune di Piacenza è ancora aperto un Bando finalizzato ad incentivare nelle famiglie l’assunzione di un assistente familiare con un contratto di lavoro regolare e con la possibilità, quindi, per le persone non autosufficienti di avere un adeguato sostegno. I termini per la presentazione delle domande relative al Bando si sono aperti lo scorso 12 luglio, ma si potranno presentare le istanze fino e non oltre la data del prossimo 30 settembre 2010. Con tale misura l’Amministrazione punta a concedere dei contributi a favore di coloro che andranno ad assumere un assistente familiare e garantire a quest’ultimo, di conseguenza, un regolare inserimento lavorativo. L’iniziativa, giunta al secondo Bando, è rivolta a quelle famiglie residenti sul territorio che vogliono avvalersi di personale assistenziale privato in virtù della presenza nel nucleo familiare di persone non autosufficienti, con handicap grave e/o invalide al 100% che non percepiscono l’assegno di cura, e che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore al livello dei 20 mila euro.

Provincia di Bergamo: contributi per le scuole superiori paritarie

 In Provincia di Bergamo si sono ufficialmente aperti i termini per l’assegnazione, a favore degli studenti che frequentano sul territorio gli Istituti scolastici paritari di istruzione secondaria superiore, di contributi finalizzati ad abbattere le rette di iscrizione relativamente all’anno scolastico 2009 – 2010. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale nel far presente, innanzitutto, come la misura abbia nello specifico una dote finanziaria complessiva pari a ben 387 mila euro, e come l’importo massimo erogabile a ciascun studente non potrà comunque superare la soglia dei 774 euro. Sul sito Internet della Provincia di Bergamo è tra l’altro possibile sia andare a visionare e scaricare il bando, sia leggere la guida finalizzata alla corretta compilazione della domanda. In particolare, le istanze relative alla richiesta ed alla concessione dei contributi provinciali si articolano in tre step: come primo passo occorre compilare la richiesta di contributo direttamente online, sul sito Internet della Provincia di Bergamo, con le modalità indicate nella guida.

Dote Lavoro e Formazione nella Regione Lombardia

 Nel periodo 2009 – 2010 sono stati nella Regione Lombardia ben 40 mila i soggetti che si sono avvalsi delle misure di sostegno relative alle cosiddette Dote Lavoro e Dote Formazione. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi, anche a seguito di alcuni articoli di stampa, è stato Gianni Rossoni, Assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, sottolineando in particolare come con il sistema delle doti siano stati conseguiti dei risultati positivi. Ma cosa è la Dote Lavoro, e cosa la Dote Formazione? Ebbene, la Dote Lavoro sul territorio regionale viene incontro ai lavoratori che risultano essere inoccupati o disoccupati ad inserirsi nel mondo del lavoro, mentre la Dote Formazione è destinata alle persone diplomate o laureate che, a due anni dal conseguimento del titolo, non hanno ancora trovato lavoro.

Voucher imprenditoria femminile: Terni, torna il Premio Ape Regina

 Il Comitato provinciale per la promozione dell’Imprenditorialità Femminile, e la Camera di Commercio di Terni, hanno annunciato che torna anche quest’anno l’importante Premio “Ape Regina”, un’iniziativa giunta alla sua seconda edizione che mira in particolare a premiare l’imprenditorialità femminile e, tra l’altro, anche le migliori donne che si sono distinte sul territorio provinciale per l’impegno, la costanza, la capacità e la passione nei settori e nei comparti dei servizi, della cooperazione, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio e dell’industria. La candidatura, attraverso la partecipazione ad un apposito Bando, dovrà avvenire entro e non oltre la data del prossimo venerdì 12 novembre 2010; a presentare la domanda dovranno essere o le dirette interessate, oppure le Organizzazioni di categoria presenti sul territorio della Provincia di Terni che, in particolare, potranno presentare la candidatura ciascuno per un massimo di tre nominativi che, come sopra citato, si sono distinti sul territorio provinciale per l’impegno, la costanza, la capacità e la passione nei settori indicati.

Lavoro Piemonte: nuovi aiuti per la creazione d’impresa

 A partire dal prossimo 13 settembre 2010, nella Regione Piemonte, i titolari di partita Iva e le imprese potranno presentare le istanze per l’accesso a delle nuove misure di sostegno finalizzate a favorire sul territorio sia l’auto-impiego, sia la creazione di nuove imprese. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stata Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, nel sottolineare in particolare come per la prima volta sia stato a punto uno strumento di sostegno anche a favore della categoria dei lavoratori autonomi; alla misura, tra l’altro, possono accedere anche le imprese di recente costituzione. L’iniziativa rientra in una delle due delibere che la Giunta della Regione Piemonte ha approvato nei giorni scorsi su proposta formulata proprio dell’Assessore Claudia Porchietto con una dote finanziaria complessiva pari a ben quattro milioni di euro.

Imprenditoria femminile: Regione Umbria, parte un progetto transnazionale

Si chiama “EMMA”, Entrepreunership Methodology Mediterranaean Assistance, ed è un importante progetto avente un carattere transnazionale per la cooperazione al fine di supportare sia la nascita, sia lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. “EMMA”, in accordo con quanto ha reso noto la Regione Umbria, che è il soggetto capofila del progetto attraverso la propria Direzione sviluppo economico – Servizio sostegno alle imprese, mira in particolare a rimuovere ed a superare tutti quegli ostacoli che di norma penalizzano sia l’avvio, sia l’operatività delle imprese in rosa. “EMMA” risulta essere stato finanziato con le risorse dell’Unione Europea, in particolare quelle del FESR, ed è stato formalmente avviato dopo che nei giorni scorsi, in località Petrignano del Lago, una frazione del Comune di Castiglione del Lago in Provincia di Perugia, si è tenuto un primo incontro preliminare.

Lavoro Treviso: Provincia e settore agricolo insieme contro la crisi

 Al fine di garantire occupazione ai lavoratori in mobilità, a quelli disoccupati oppure in cassa integrazione, a Treviso l’Amministrazione provinciale è scesa nuovamente in campo andando stavolta a stipulare un accordo con le Associazioni di categoria dell’agricoltura. L’obiettivo, attraverso l’utilizzo dello strumento dei voucher, è quello di andare a garantire lavoro occasionale accessorio ai lavoratori più in difficoltà sul territorio della Provincia di Treviso; questo perché, tra l’altro, quello attuale è un momento particolarmente propizio per l’assunzione di manodopera stagionale in agricoltura, ma è proprio il settore agricolo quello che meglio di altri, a partire dall’industria e passando per il commercio, sta riuscendo sul territorio a contenere gli effetti negativi di una crisi finanziaria ed economica che, purtroppo, è diventata anche occupazionale. E così la Provincia di Treviso ha annunciato d’aver messo a disposizione la propria banca dati di lavoratori in mobilità e di disoccupati affinché questi possano essere impegnati occasionalmente in campagna.