Per i lavoratori ed i cittadini della provincia di Firenze che sono interessati ad ottenere, in materia di formazione professionale, non solo orientamento ed informazioni, ma anche aiuti economici, sono nati sul territorio i “CFT”, ovverosia i Centri Formativi Territoriali. A darne notizia è stata Elisa Simoni, che ricopre la carica di Assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione, sottolineando al riguardo come trattasi di un nuovo strumento ideato per facilitare la messa a punto di progetti e di processi formativi individuali finanziati attraverso la formula dei voucher formativi che per i cittadini del territorio della provincia di Firenze prevede uno stanziamento pari a ben tre milioni di euro finalizzati ad accedere a ben 450 corsi inseriti a catalogo. Secondo l’Assessore Elisa Simoni i CFT rappresentano una vera e propria svolta in materia di formazione erogata attraverso la fruizione degli aiuti economici in quanto si potranno dare risposte migliori alla domanda proveniente dal territorio della Provincia di Firenze.
Sovvenzioni e aiuti
Sovvenzioni e aiuti alle imprese da parte di Stato, Regioni o Comunità Europea
Formazione e assunzione: incentivi nella Regione Piemonte
Stop all’assistenzialismo ed ai contributi regionali erogati in qualità di sostegno al reddito ma rigorosamente a fondo perduto. Ad annunciarlo è stato Roberto Rosso, Assessore al Lavoro ed alle Formazione professionale della Regione Piemonte, il quale ha sottolineato venerdì scorso, nel corso di una conferenza stampa, come l’Amministrazione tratterà il tema delicato della formazione e dell’assunzione dei lavoratori con incentivi all’inserimento occupazionale e non più con mere forme di assistenzialismo. E così tutto cambia, ad esempio, per i collaboratori a progetto, i quali non percepiranno più dei contributi una tantum a fondo perduto, pari a 3.000 euro con un Bando emanato nei mesi scorsi nella Regione, ma incentivi all’assunzione ed alla formazione professionale. In particolare, l’Assessore Rosso ha fatto presente come il nuovo Bando per i co.co.pro sarà predisposto in modo tale che per ogni lavoratore precario assunto da un’azienda quest’ultima possa poi fruire per un periodo di tempo pari ad almeno due anni di un contributo pari a 3.000 euro finalizzato all’abbattimento del costo del lavoro.
Comune di Milano: voucher agli studenti per ingresso nel mondo del lavoro
Nel Comune di Milano parte, per il secondo anno consecutivo, la sperimentazione dei buoni lavoro, i cosiddetti voucher, a favore dei giovani studenti milanesi che, all’insegna della legalità, possono così iniziare a fare le loro prime esperienze occupazionali. A darne notizia è stata l’Amministrazione comunale nel sottolineare come lo stanziamento per quest’anno, attraverso la formula del cofinanziamento, ammonti a 100 mila euro a favore dei giovani che, aventi un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni non compiuti siano regolarmente iscritti all’università o presso qualsiasi altro istituto scolastico di ogni ordine e grado. La formula di funzionamento è quella classica dei voucher, ovverosia con il datore di lavoro che acquista i buoni lavoro e poi li cede ai giovani che hanno prestato l’attività di lavoro occasionale ed accessorio in funzione del numero di ore.
Regione Piemonte: 5% stipendio assessori ai cassintegrati
Nella Regione Piemonte il 5% dello stipendio che sarà percepito dal Presidente, Roberto Cota, e da tutti gli assessori regionali, andrà a favore cassintegrati piemontesi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale a seguito di una decisione che comporterà annualmente la possibilità di disporre di una somma pari a 100 mila euro circa che sarà “girata” ai lavoratori piemontesi in cassa integrazione attraverso l’alimentazione di un Fondo istituito ad hoc. Nel dettaglio, gli assessori della Regione Piemonte rinunceranno ad una quota di stipendio pari a 614 euro mensili, il vicepresidente Roberto Rosso rinuncerà a 672 euro al mese, mentre il Presidente Cota si “autotasserà” per una quota di stipendio pari a 700 euro mensili. Trattasi di una vera e propria autotassazione visto che per l’alimentazione del Fondo apposito a favore dei cassintegrati non è stato scelto di varare una Legge; per “scavalcare” le lungaggini burocratiche, infatti, i fondi saranno direttamente e rapidamente messi a disposizione dal Presidente, Vicepresidente ed Assessori attraverso l’erogazione di un contributo volontario.
Agile ex Eutelia: voucher Regione Lombardia per 400 lavoratori
Per ben 400 lavoratori lombardi di Agile ex Eutelia, senza stipendio da parecchi mesi, arriva finalmente una boccata d’ossigeno; Gianni Rossoni, che ricopre la carica di assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, ha infatti reso noto che l’Amministrazione regionale, dopo aver incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, ha deciso di scendere in campo aiutando i 400 lavoratori attraverso la concessione di un voucher di importo pari a 350 euro al mese. Nello specifico, i lavoratori dell’azienda di Pregnana percepiranno il voucher per un periodo di tre mesi se sono rimasti senza percepire lo stipendio da quattro mesi; al riguardo la Regione Lombardia ha reso noto che i lavoratori che rientrano in tale condizione sono ben 170. I restanti 230 lavoratori della società che non percepiscono lo stipendio da tre mesi avranno il voucher da 350 euro al mese per un periodo pari a due mesi.
Provincia di Ancona: voucher per i disoccupati
In provincia di Ancona, e precisamente nel Comune di Castelfidardo, l’Amministrazione cittadina ha annunciato una importante iniziativa finalizzata ad aiutare i disoccupati, ed i lavoratori in difficoltà a causa della crisi, ad integrare il proprio reddito attraverso prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio che sarà regolarmente retribuito con lo strumento dei voucher, ovverosia dei buoni lavoro. Le domande sono aperte fino e non oltre il prossimo 8 giugno 2010 per tutti i cittadini che hanno maturato da almeno due anni la residenza nel Comune di Castelfidardo, e che hanno perso il posto di lavoro, sono stati licenziati oppure sono semplicemente disoccupati o alla ricerca della prima occupazione. La misura è accessibile e fruibile anche da parte di chi percepisce prestazioni di sostegno al reddito e prestazioni integrative del salario, ovverosia i lavoratori in mobilità, quelli in cassa integrazione, i lavoratori titolari di disoccupazione speciale e quelli che percepiscono la disoccupazione ordinaria.
Cassa integrazione straordinaria: anticipo indennità per i lavoratori della Brianza
In aiuto ai lavoratori della Brianza, in cassa integrazione straordinaria, compresa quella in deroga, scendono in campo otto banche al fine di permettere loro di incassare l’indennità in anticipo rispetto ai tempi classici, e spesso lunghi, di erogazione degli importi. A darne notizia è la Camera di Commercio di Monza e Brianza nel far presente al riguardo come il protocollo d’intesa, firmato tra gli Istituti di credito e la Provincia di Monza e Brianza, preveda l’erogazione per ogni lavoratore di importi mensili fino a massimi 900 euro per una durata massima di sette mesi. Trattasi in tutto e per tutto di un provvedimento anticrisi che punta a dare risposte incisive ed immediate ad una congiuntura che rimane difficile e che sta continuando a colpire l’occupazione.
Occupazione e risorse umane: lavorando di più si esce dalla crisi
In Italia oltre il 20% delle imprese, ovverosia oltre una su cinque, è convinta che per uscire dalla crisi si debba lavorare di più. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata nello scorso mese di ottobre su un campione pari all’incirca a 1.200 imprese sparse su tutto il territorio nazionale; la percentuale tra l’altro aumenta restringendo il campo alla sola Milano, dove un’impresa su quattro vede nel lavorare di più la “ricetta” per uscire dalla crisi a fronte di un buon 60% che già intravede la luce in fondo al tunnel. Nel sistema imprenditoriale italiano c’è inoltre la consapevolezza che la cassa integrazione sia fondamentale per riuscire a far fronte alle difficoltà, evitando nel peggiore dei casi la chiusura, mentre un buon 9% di aziende vede nella crisi l’opportunità di poter rafforzare il capitale societario andando alla ricerca di nuovi soci, e potendo così ancora meglio intercettare la debole e fragile ripresa.
Provincia di Torino: misure straordinarie per i lavoratori disoccupati
In Provincia di Torino, a favore dei lavoratori disoccupati, di quelli in mobilità non assistita, e comunque per le persone che a causa della congiuntura difficile vivono in condizioni di disagio, di povertà e di marginalità, l’Amministrazione ha annunciato uno stanziamento per complessivi un milione di euro al fine di contrastare quella che risulta essere una vera e propria emergenza sociale sul territorio provinciale. I fondi stanziati, a seguito di una delibera presentata alla Giunta provinciale di Torino nei giorni scorsi da Mariagiuseppina Puglisi, Assessore alle politiche di cittadinanza attiva, serviranno per la messa a punto di progetti la cui promozione sarà affidata a quelle organizzazioni del volontariato che operano nel settore socio-sanitario.
Lavoro femminile Toscana: Fondo di garanzia per l’imprenditoria
Nella Regione Toscana, dallo scorso mese di gennaio, è attivo un Fondo di garanzia a sostegno delle attività delle micro e delle piccole imprese femminili; a ricordarlo è l’Amministrazione regionale nel far presente come la gestione del Fondo sia stata affidata alla società Fidi Toscana, e come con l’accesso a tale strumento le imprenditrici in rosa, sulla base di un protocollo di intesa denominato “Emergenza economica“, possano ottenere dal canale bancario un finanziamento fino a massimi 100 mila euro garantiti grazie proprio alle risorse messe a disposizione dal Fondo. Al riguardo, gli ultimi dati forniti dell’Osservatorio regionale sull’imprenditoria femminile mettono in evidenza come nella Regione Toscana il lavoro in rosa regga meglio all’impatto della crisi economico rispetto, invece, al lavoro dipendente femminile sul territorio.
Regione Emilia-Romagna: Bando per giovani atipici
A partire da sabato scorso, 1 maggio 2010, e fino al 15 del mese prossimo, nella Regione Emilia-Romagna è possibile, avendone i requisiti, partecipare ad un Bando finalizzato a sostenere i progetti dei giovani e dei lavoratori atipici, a partire dagli autonomi e dai liberi professionisti, nel settore della multimedialità. Il Bando prevede nello specifico la presentazione di progetti in aggregazione, con un minimo di tre persone, tra soggetti aventi un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni; il valore del progetto presentato deve essere compreso tra i 20 mila ed i 50 mila euro, mentre il contributo offerto a Bando è pari al massimo al 60% del valore. I liberi professionisti ed i lavoratori autonomi potranno così “fare squadra” per presentare progetti che, attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, abbiano spiccati caratteri di creatività e di innovazione nel campo del multimediale e dell’audiovisivo.
Provincia di Oristano: corsi per chi rischia esclusione dal mercato del lavoro
La Camera di Commercio di Oristano, avvalendosi della collaborazione del Consorzio UNO – Promozione Studi Universitari Oristano, ha emesso nelle scorse settimane un avviso pubblico finalizzato ad incentivare la creazione di nuove imprese da parte di soggetti che risultano essere a rischio di esclusione dal mercato del lavoro. I termini di partecipazione scadono mercoledì prossimo 5 maggio 2010, ragion per cui gli interessati devono affrettarsi per poter presentare il proprio progetto che può rientrare in una delle seguenti tre categorie: impresa innovativa, impresa femminile o impresa giovanile. Le migliori idee saranno premiate con un contributo in denaro pari a 5.000 euro con la finalità di poter partecipare a dei percorsi ad hoc sulla creazione d’impresa. L’avviso prevede che i progetti premiati, e quindi i soggetti vincitori, riceveranno il contributo solo a patto che nei sei mesi successivi l’idea si trasformi in un reale progetto d’impresa attraverso la regolare iscrizione della nuova realtà imprenditoriale presso la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Oristano.
Provincia di Bergamo: voucher per il lavoro artigiano
Partiranno il prossimo 6 maggio 2010, in Provincia di Bergamo, dei “focus group” finalizzati a raccogliere le manifestazioni di interesse nell’ambito di “Voucher per l’impresa artigiana e la piccola media impresa”, un progetto destinato alle piccole imprese ed agli artigiani sul territorio provinciale aventi certe caratteristiche e certe priorità/necessità. In particolare, il progetto punta ad agevolare imprenditori over 40, piccole imprese appartenenti al comparto del manifatturiero e/o con provenienza da aree che registrano a livello territoriale un significativo stato di crisi. Allo stesso modo, sarà data priorità anche a quelle realtà imprenditoriali dell’artigianato che presentano attualmente una situazione di passaggio di tipo generazionale, appartenenza a settori merceologici che si trovano in forte crisi, scarsamente propense ad innovare, magari perché dotate di pochi mezzi a livello tecnologico, o che incorporano nell’attività tratti caratteristici di eccellenza del made in Italy con conseguenti ed interessanti possibilità di sviluppo imprenditoriale.
Regione Sardegna: interventi straordinari per i lavoratori
Per i lavoratori interessati nella Regione Sardegna agli ammortizzatori sociali arrivano nuovi interventi straordinari a sostegno sia della formazione, sia dell’integrazione del reddito percepito che, in alcuni casi, non arriva neanche a 400 euro mensili. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel sottolineare come si utilizzeranno risorse della Regione Sardegna, pari all’incirca a 25 milioni di euro, ed alcune decine di milioni di euro del Fondo Sociale Europeo. Ad esempio, i lavoratori interessati agli interventi straordinari, indipendentemente sia dalla loro qualifica, sia dal settore e territorio regionale di appartenenza, potranno fruire di un sostegno al reddito fino ad arrivare, comprendendo gli ammortizzatori sociali, a complessivi mille euro al mese. In particolare, gli interventi straordinari saranno tali da dare priorità ed attenzione a quei lavoratori che appartengono ad aziende di piccole e medie dimensioni che da un lato sono in difficoltà, e dall’altro sono fuori dal clamore e dal panorama mediatico a livello nazionale.