Opportunità di lavoro in vista presso l’Università degli Studi Tor Vergata di Roma: si cercano sei amministrativi che saranno assunti a tempo indeterminato.
Le domande vanno inoltrate entro e non oltre il giorno di mercoledì 13 Febbraio 2017.
Titoli di studio richiesti per l’assunzione o per la partecipazione ad un concorso statale
Opportunità di lavoro in vista presso l’Università degli Studi Tor Vergata di Roma: si cercano sei amministrativi che saranno assunti a tempo indeterminato.
Le domande vanno inoltrate entro e non oltre il giorno di mercoledì 13 Febbraio 2017.
Nuove opportunità lavorative presso le istituzioni dell’Unione Europea attraverso i nuovi bandi indetti per la copertura di diverse posizioni lavorative in diversi paesi, tra cui Italia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Slovenia, Malta.
Quali sono i concorsi EPSO cui è possibile partecipare?
Di seguito vi presentiamo le selezioni in corso e come partecipare ai concorsi Epso.
Se state cercando lavoro a Roma e vi piacerebbe lavorare in un locale cool e ben frequentato, allora sappiate che la catena di negozi Bakery House sta cercando personale da inserire in nuovi punti vendita.
Bakery House è una catena di locali in perfetto stile newyorkese dove potrete gustare deliziosi dolcetti made in USA, dai brownie alla cheesecake, preparati quotidianamente con ingredienti di prima qualità.
Parte il nuovo piano di assunzioni 2017 di Italo Treno: se volere lavorare per la società NTV questo è il momento giusto.
La società, primo operatore privato italiano per il trasporto ferroviario di persone sull’Alta Velocità fondata nel 2006, da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone, è in via di espansione e dopo aver annunciato l’acquisto di nuovi treni Pendolino che viaggiano alla velocità di 250 km/h e che diventeranno operativi a partire da dicembre 2017, è alla ricerca di nuovo personale.
C’è tempo fino al 20 giugno e fino al 7 settembre 2012 per poter richiedere la partecipazione alla nuova laurea magistrale in “World politics and international relations”, organizzato dalla facoltà di scienze politiche dell’Università degli Studi di Pavia, e in partenza per il prossimo mese di settembre. Il corso, che quest’anno esordisce con la prima edizione, potrà essere partecipato da parte dei giovani che completeranno l’application form presente sul sito internet del corso di laurea, all’indirizzo www.unipv.it/wpir.
Il nuovo corso, sostiene l’Università, nasce dall’esigenza dell’ateneo di aprirsi all’estero mediante un percorso di formazione biennale, completamente realizzato in inglese, che possa offrire agli studenti la possibilità di poter accedere alla gamma di professioni legate alle relazioni internazionali. Su tutte, il riferimento è alle carriere diplomatiche, al lavoro nelle società che curano le relazioni internazionali, e la partecipazione attiva all’interno delle organizzazioni non governative.
Secondo quanto emerge dai dati del Consorzio Almalaurea, i laureati delle facoltà umanistiche avrebbero buone probabilità di trovare un lavoro entro i tre anni. Certo, non si tratta di percentuali record nel nostro Paese, ma è sicuramente abbastanza per smentire i timori e le superficialità che vogliono sminuire l’importanza di una laurea in lettere.
Secondo quanto affermano i dati del Consorzio, infatti, a tre anni dalla laurea specialistica, il 73,3% dei laureati avrebbe un lavoro, con un tasso di occupazione complessivo dell’84,8%, e un tasso di disoccupazione sulla forza lavoro del 9,6%. Mediamente, inoltre, il tempo che separa il conseguimento della laurea specialistica dal reperimento del proprio primo lavoro, è pari a 7,3 mesi, generando positivi influssi, pertanto, già al termine del primo anno.
Lunedì prossimo, 13 settembre 2010, nella Regione Lombardia riaprono le scuole e per l’occasione la Camera di Commercio di Milano, attraverso un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati di Excelsior, il sistema informativo permanente sulla formazione e sull’occupazione, ha rilevato come, nell’ambito delle assunzioni di diplomati, siano i ragionieri quelli più ricercati, mentre i diplomati più “introvabili” sono quelli in lingue, meccanica e “specializzati” nel settore della moda. Il diplomato ragioniere non solo nel milanese è richiesto dalle imprese in oltre quattro casi su dieci che sfociano in un’assunzione, ma la domanda nell’arco di un anno è cresciuta di ben il 16%. Tra diplomati e laureati, le assunzioni previste di ragionieri in Provincia di Milano sono nel rapporto di uno su cinque, ma con un +19% aumentano anche le richieste di diplomati ad indirizzo meccanico, mentre i diplomati in informatica assorbono una quota di assunzioni programmate pari a solo il 3,5%.
In Italia spesso si identifica la figura del lavoratore precario con quella di un giovane neo laureato o di una giovane neo laureata, ma dati alla mano non è proprio così. A metterlo in evidenza è la CGIA di Mestre, la quale fa presente come nel nostro Paese quasi un precario su due, per l’esattezza il 45,5%, abbia come titolo di studio solo quello relativo alla licenza media. Sono ben 3,75 milioni, complessivamente, i lavoratori che nel nostro Paese sono precari, ovverosia non hanno un contratto di lavoro stabile, e nella maggioranza dei casi questa mancanza di stabilità lavorativa risulta essere strettamente correlata al basso titolo di studio. E se il 45,5% dei precari ha solo la licenza media, una piccola minoranza, pari al 15,5% individua i giovani neo laureati, mentre solo l’1,1%, poco più di 43 mila in tutta Italia, sono i precari che possiedono un diploma post laurea.
In Europa, in particolare in Italia, per poter esercitare alcune professioni non basta conseguire il titolo di studio, ma è indispensabile iscriversi all’Ordine, Collegio o Consiglio professionale relativo.
In base alla nostra normativa in vigore le professioni interessate sono, per gli ordini professionali, dottori agronomi e dottori forestali, architetti, assistenti sociali, biologi, chimici, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, farmacisti, geologi, giornalisti, ingegneri, medici chirurghi e odontoiatri, medici veterinari e psicologi.
Al contrario i collegi professionali hanno lo scopo di tutelare le professioni di agrotecnici, costruttori edili, geometri, infermieri professionali e assistenti sanitari-vigilatrici d’infanzia, ostetriche, periti agrari, periti grafici, periti industriali, tecnici di radiologia medica, ragionieri e periti commerciali.
La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sull’occupazione dei giovani laureati. Almalaurea, nel suo ultimo Rapporto sulla condizione dei laureati in Italia, ha rilevato che chi ha conquistato da poco il “pezzo di carta” rispetto agli anni pre-crisi lavora di meno e, di conseguenza, guadagna anche di meno. In difficoltà, di più rispetto al passato, non sono solamente i giovani laureati che hanno preso la “triennale”, ma anche quei giovani che possono fregiarsi d’aver ottenuto una laurea “forte” come quella in ingegneria. E se in passato una buona parte dei laureati “forti” nell’arco di dodici mesi riusciva a trovare un’occupazione stabile, adesso il tasso di stabilità lavorativa è ulteriormente sceso per effetto del taglio delle assunzioni praticato dalle imprese, le quali, tra l’altro, hanno rinviato a tempi migliori molto spesso gli investimenti in innovazione e ricerca e, quindi, il reclutamento di giovani “cervelli”.
Presso l’ente Istituto Superiore di Sanità è stato indetto un concorso pubblico, per titoli e prova colloquio, per la copertura di 15 unità di personale da adibire ad attività di stabulazione, con il profilo di Operatore Tecnico.
L’Istituto Superiore di Sanità è il principale organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale che coniuga l’attività di ricerca a quella di consulenza, formazione e controllo applicate alla tutela della salute pubblica.
In base al bando di concorso al personale neoassunto sarà proposto un contratto di tipo determinato, durata annuale, e a tempo pieno (full time).
Quest’anno, per ovvi motivi, il livello di assunzioni programmate sarà in Italia inferiore rispetto al 2008, ma le imprese, nonostante ci sia oramai un esercito di due milioni di disoccupati, continuano a fatica a trovare candidati con un curriculum il linea con quanto richiesto. Non a caso, da una stima effettuata dal Centro studi di Unioncamere emerge come quest’anno mancheranno all’appello ben 54mila diplomati ad indirizzo tecnico-professionale, e ben 27mila laureati nel settore scientifico ed economico. Insomma, trattasi complessivamente di oltre 80 mila posti di lavoro vacanti a conferma di come nel nostro Paese ci siano laureati e diplomati “in eccesso”, e laureati e diplomati ad alto tasso di occupabilità proprio perché il loro “pezzo di carta” è introvabile o quasi.
Il “pezzo di carta” basta per poter trovare un lavoro dopo aver sostenuto il colloquio, e dopo aver superato la selezione per entrare nei ranghi di un’azienda? Ebbene, la risposta è negativa; il titolo di studio, infatti, è necessario ma non sufficiente in Italia per poter essere assunto e per poter iniziare a “spendere” le proprie competenze all’interno di un’azienda. Questa situazione viene ben messa in evidenza da un’indagine effettuata nel mondo imprenditoriale dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro: per i neo-assunti, nel rapporto di sette ogni dieci, infatti, serve una formazione aggiuntiva cui l’impresa fa fronte in due modi.
Ai tempi della crisi trovare un lavoro è di certo più difficile, e trovarlo qualificato, in linea con il proprio percorso di studi, con la propria esperienza maturata, e con il proprio curriculum, lo è ancora di più. Non a caso, in questi ultimi due anni, non sono mancati i casi di brillanti laureati, ingegneri, dottori in giurisprudenza, architetti e dottori in scienze della comunicazione, che hanno scelto, piuttosto che stare a spasso, ripiegare su lavori non proprio rispondenti al proprio profilo. Trattasi spesso di giovani, vogliosi di emergere, di farsi una posizione, ma che in virtù di scarse opportunità hanno stipulato un contratto a progetto per lavorare in un call center, oppure girano per le strade a proporre carte di credito con la vendita porta a porta.