Il Parlamento Europeo sta sostenendo la realizzazione di un “passaporto delle competenze”, un documento valido per l’espatrio di tutte le proprie conoscenze e abilità, acquisite attraverso attività di volontariato. Un documento che potrà essere utilizzato per arricchire il proprio curriculum vitae, e che potrebbe vedere una facile realizzazione dopo l’adozione della risoluzione depositata dal deputato italiano Marco Scurria, che desidera facilitare il riconoscimento formale delle esperienze professionali.
Il provvedimento sopra anticipato ha ottenuto una larga maggioranza di voti, valorizzando in tal modo le esperienze nate durante l’impegno in associazioni non profit, che può rappresentare un prezioso elemento aggiuntivo per un curriculum vitae, e per fornire una chance professionale per i giovani.
Tra l’altro, nel testo del provvedimento si sostiene come le prestazioni di volontariato nelle organizzazioni sportive, culturali e caritatevoli, contribuiscono a rafforzare la solidarietà e l’inclusione sociale, e pertanto le persone con disabilità o gli immigrati potrebbero ricevere un’adeguata assistenza educativa o finanziaria.
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L’impegno nel terzo settore, garantito dai volontari, non dovrebbe infatti risentire degli effetti della crisi economica: di qui la volontà, da parte dell’Europarlamento, ad esortare autorità nazionali, regionali e locali a garantire finanziamenti stabili e a fornire incentivi fiscali per le organizzazioni impegnate in questo settore. I deputati invocano pertanto, nell’ambito delle procedure di erogazione delle sovvenzioni, di dare la priorità alle piccole organizzazioni con budget già limitati, e alle attività di volontariato transfrontaliere, nonché di agevolare in ogni modo l’accesso ai programmi comunitari e ai finanziamenti dell’organismo di Bruxelles.
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Il testo dell’eurodeputato sollecita inoltre la creazione di un portale europeo centralizzato, per poter aiutare le organizzazioni in cui operano volontari a diffondere in rete le informazioni su ciò che realizzato, e hanno in mente di effettuare, potenziare la cooperazione e scambiare fra i vari soggetti comunitari le migliori pratiche ed esperienze.