Tuttavia ha l’obbligo di presentare al datore di lavoro e all’Inps una certificazione dei requisiti per l’indennità di paternità,* dalla quale risulti il suo diritto al congedo di paternità e alla relativa indennità.
Se la madre muore, il padre lavoratore deve allegare alla certificazione anche il relativo certificato di morte oppure una dichiarazione firmata se regolarmente coniugato con la madre morta oppure una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, se padre del bambino, ma non coniugato con la madre del bambino stesso.
Se la madre abbandona il bambino, bisogna valutare due ipotesi: ovvero se la madre ha riconosciuto il bambino oppure no. Se non l’ha riconosciuto prima dell’abbandono, il padre del neonato ha l’obbligo di presentare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per dimostrare che il figlio non è riconosciuto dalla madre e che il bambino è affidato alla patria potestà e non è in affidamento presso terzi.
Se la madre abbandona il figlio dopo averlo riconosciuto, il padre deve presentare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e la copia del provvedimento con il quale gli è stata riconosciuta dal giudice la patria potestà, essendo decaduta la potestà della madre. Se il padre non è ancora in possesso della copia del provvedimento, può presentare copia dell’istanza da lui inoltrata per ottenere il provvedimento di patria potestà.
In caso di affidamento esclusivo del figlio, il padre ha l’obbligo di presentare copia del provvedimento con il quale il giudice ha disposto l’affidamento a lui. In caso di separazione, il fatto che il figlio venga “genericamente” affidato al padre o alla madre non significa affidamento esclusivo, ma deve essere indicato chiaramente nel provvedimento che l’affidamento è stato disposto proprio esclusivamente al padre.
Esiste, poi, un’altra ipotesi: se la madre del bambino è affetta da grave patologia. In questo caso, il padre, per fruire del congedo di paternità, ha l’obbligo di presentare una certificazione medica specifica. Il medico della sede Inps dovrà esaminare tale certificazione e valutare la compatibilità della patologia con la cura e l’assistenza del neonato. In questi casi, non è possibile l’autocertificazione.
NOTA
La legge non prevede né ipotesi tipiche che integrino il caso in esame né la necessaria ospedalizzazione della madre, se pur gravemente inferma.
Per quanto riguarda il calcolo dell’indennità di paternità erogata dall’Inps, la normativa è la stessa prevista per l’indennità di maternità, con una prestazione dell’Inps pari all’80%. La percentuale viene calcolata sulla base della retribuzione giornaliera percepita dal padre lavoratore.