Dal 1° gennaio 2012 si cambia copione in fatto di certificazioni e dichiarazioni sostitutive nei rapporti con l’Amministrazione Pubblica prevedendo un sistema più flessibile a diretto al fine di ridurre, o almeno queste sono le intenzioni, le pastoie burocratiche.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica, attraverso la sua circolare n. 14 dello scorso 22 dicembre 2011, ricorda che dal 1° gennaio 2012 entrano in vigore le modifiche introdotte dall’articolo 15, comma 1, della legge n. 183/2011 in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive.
Secondo il disposto legislativo, e come messo in evidenza dalla circolare della Funzione Pubblica, la disposizione è diretta a consentire una completa “decertificazione” nei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e privati soprattutto per l’acquisizione diretta dei dati presso le amministrazioni certificanti da parte delle amministrazioni procedenti e, in alternativa, la produzione da parte degli interessati solo di dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell’atto di notorietà.
In effetti, l’articolo 15 della legge sopra citata si occupa espressamente delle norma in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive e divieto di introdurre, nel recepimento di direttive dell’Unione europea, adempimenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalle direttive stesse.
In particolare, si precisa che le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47.
Mentre sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura:
Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi
Il cittadino ha così la possibilità di usufruire dei servizi da parte della Pubblica Amministrazione in modo più diretto evitando, nel limite del possibile, meccanismi che possono, di fatto, impedire un accesso più diretto e con meno mediazioni.