Nuove professioni saranno presto certificate dall’Uni: fotografi, osteopati, comunicatori, naturopati, patrocinatori stragiudiziali e chinesiologi, infatti, saranno presto passati al vaglio dell’ente nazionale italiano di unificazione, che si preoccuperà di licenziare le prime norme che disciplineranno tali professioni, in attesa che altri mesteri possano essere accolti sui tavoli dell’Uni (in tal senso, presto gli incaricati dell’ente avranno l’imbarazzo della scelta, visto e considerato che – dalle ultime indiscrezioni – le nuove professioni si stanno accalcando dinanzi alla porta dell’istituto).
Ma di cosa si occupa l’Uni? In linea estremamente sintetica, possiamo ricordare come l’ente per l’unificazione si occupi di costituire dei tavoli di studio con i principali “portatori di interesse” (gli stakeholders) delle singole professioni, andando a delineare le caratteristiche che devono essere possedute dal professionista per poter sovlgere correttamente e in legittimità la propria attività professionale.
Oltre a determinare i requisiti per la qualificazione dell’attività professionale, l’ente si occupa altresì di prevedere l’iter per la certificazione: un percorso molto importante, poiché va a verificare nel concreto il singolo professionista, le sue capacità, le sue attitudini, le sue competenze. Pertanto, tre saranno i livelli previsti per tali professioni: chi non ha richiesto o ottenuto alcuna qualificazione, chi lavora in un ambito disciplinato dalla norma Uni, e chi ha invece anche la certificazione personale.
Ma quali i vantaggi per i professionisti certificati? In sintesi, appare evidente come i professionisti certificati potranno presentarsi al meglio dinanzi a un mercato che è sempre più competitivo, e che potrà essere affrontato mediante un attestato che potrà certificarne attendibilmente le competenze. Per gli utenti dei servizi professionali, invece, significherà la possibilità di rivolgersi a un professionista dalla affidabilità riconosciuta.
Il prossimo passo – del quale vi daremo conto – è ora relativo all’approvazione del disegno di legge relativo alle riforme professionali.