In particolare, la CGIL rileva che per molti precari iscritti a gestione separata si sono trovati con contributi decurtati dal loro estratto tanto che la stessa organizzazione sindacale ha deciso di scrivere al Presidente dell’Istiuto al fine di chiedere chiarimenti in materia.
Infatti, il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, riferendosi all’ultimo caso verificatosi
Si tratta in particolare di precari che operano presso grandi amministrazioni pubbliche, Università ed Enti di Ricerca. Riguarda l’Università degli Studi di Pavia dove gli assegnisti di ricerca denunciano lacune che risalgono in alcuni casi al 2005 per importi che arrivano sino al 50% dei contributi totali
amonica fa inoltre sapere che
dopo aver interpellato le amministrazioni di appartenenza è emerso un malfunzionamento relativo al sistema di versamento e di accredito delle singole posizioni contributive. Pertanto i contributi di moltissimi lavoratori iscritti alla gestione separata potrebbero non essere stati registrati dal sistema, nonostante le amministrazioni li abbiano versati
Per il sindacato si tratta di un grave comportamento perché lede i diritti dei lavoratori provocando anche un grave danno al lavoratore stesso perché la loro pensione è calcolata con il sistema contributivo e, di conseguenza, qualsiasi decurtamento dei contributi versati impatterà sulle pensioni.
Il segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, prosegue
Non solo, questi lavoratori hanno già subito prime ripercussioni: infatti alcuni denunciano di aver ricevuto indennità di maternità e malattia inferiori agli importi spettanti (e già particolarmente miseri)
Al fine di difendere i lavoratori, la CGIL ha deciso di inviare una lettera al presidente dell’Istituto di previdenza Mastrapasqua sostenendo la necessità che
si faccia chiarezza sulla vicenda e che vengano adottati interventi urgenti per garantire l’accredito di tutti i contributi pregressi, oltre che futuri
Non solo, la stessa CGIL invita tutti i lavoratori iscritti alla Gestione Separata di recarsi presso l’Istituto di patronato della stessa CGIL, ovvero l’INCA, al fine di verificare la propria situazione contributiva.