Il CNEL ha presentato il 22 Luglio 2009 il suo “Rapporto sul mercato in Italia” realizzato da un gruppo di lavoro REF diretto dal prof. Carlo Dell’Aringa.
L’analisi dettagliata contenuta nel Rapporto permette di verificare l’impatto della crisi internazionale sul mercato del lavoro e la posizione dell’Italia in questo contesto. Le scelte più importanti da parte delle imprese avverranno con tutta probabilità nel prossimo semestre. L’assetto del sistema di ammortizzatori sociali sarà determinante per garantire la necessaria coesione sociale e la tenuta del sistema produttivo.
Secondo quanto si riporta nel Rapporto, tutti i maggiori istituti di previsione internazionali concordano nel ritenere che il 2010, pure alla presenza di una ripresa del PIL, sarà un anno difficile sul fronte dell’occupazione, con disoccupazione in aumento. La creazione di posti di lavoro sarà ancora largamente insufficiente a bilanciare lo stock di disoccupazione accumulato.
Dall’altro lato, vi è ancora una tenuta complessivamente soddisfacente del tessuto sociale del Paese. Gli ammortizzatori sociali si stanno dimostrando più efficaci del previsto nel fronteggiare la caduta dell’occupazione. Le risorse finanziarie stanziate dal Governo, anche con il concorso delle Regioni (circa 32miliardi di euro per il biennio 2009-2010), destinate sia a strumenti ordinari sia a strumenti straordinari di sostegno al reddito coprono la maggiore parte dei lavoratori, come dimostrano i differenti indicatori sviluppati nel Rapporto (una stima individua nel 63 per cento il grado di copertura attuale).
Le previsioni per i prossimi mesi sono molto incerte. La disoccupazione continuerà ad aumentare e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora significativo. Il ricorso alla Cassa Integrazione nell’ultimo bimestre ha registrato un rallentamento ma resta su livelli assoluti molto elevati a testimoniare della profondità della crisi. Il Rapporto del CNEL stima che nel 2009 vi possa essere una perdita di posti di lavoro tra le 350mila e le 540mila. Lo stock di disoccupati potrebbe aumentare in una forchetta che oscilla tra 270mila e 460mila unità. Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe collocarsi, nella peggiore delle ipotesi, poco al di sotto del 9 per cento. Cruciali nel determinare le caratteristiche e l’intensità della ripresa saranno gli ultimi mesi del 2009 e i primi del 2010. Per questo motivo è importante che vi sia piena consapevolezza del fatto che nei prossimi mesi potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi per estendere e rendere ancora più flessibili i sostegni al reddito così come diventa determinante anche l’impulso che le stesse parti sociali e le autorità regionali potranno dare agli strumenti in loro possesso.
Il rapporto del CNEL lo trovate al link.