Il preconsiglio dei ministri ha approvato uno schema di dlgs che corregge la direttiva Bolkestein andando ad apportare alcune importanti novità nel settore dei bar e dei ristoranti. Novità che dovrebbero semplificare la vita professionale di chi desidera avviare un esercizio di servizio dei beni alimentari. Vediamo nel dettaglio quali sono le principali modifiche di cui facciamo riferimento, in che modo sono state recepite, e cosa potrebbe cambiare, più nel dettaglio, per coloro che desiderano avviare un bar o un ristorante, in questi difficili tempi di crisi.
La principale modifica ispiratrice sembra esser concretizzata nell’apertura del bar o del ristorante senza alcun limite, ferme restando – ovviamente – le prescrizioni urbanistiche. L’unica eccezione è rappresentata dall’eventuale delimitazione di una zona per motivi di interesse pubblico: in questo caso, per aprire il bar o il ristorante, occorrerà attendere la licenza. Per quanto concerne la facoltà di aprire l’esercizio pubblico solo previa dimostrazione di possedere i requisiti morali e professionali, la Commissione attività produttive della camera ha invitato il governo a valutare la necessità di assicurare un opportuno coordinamento tra la normativa Tulps e le disposizioni in materia di Scia.
Non solo. Oltre a quanto sopra, il d.lgs 95/2010 verrà integrato con la disciplina relativa agli incaricati alla vendita: verrà considerata abituale l’attività di incaricato alla vendita che abbia percepito, nell’anno precedente, almeno 5 mila euro, ma senza alcun rapporto di agenzia o di esclusiva di zona. La disposizione andrà a integrare la normativa in materia di vendite piramidali di cui alla precedente legge 173/2005.
Infine, per quanto concerne le modifiche all’articolo 71 del d.lgs. 59/2010 sui requisiti morali e professionali per l’esercizio dell’attività, in caso di impresa individuale dovrà essere dimostrata l’onorabilità del titolare, anche se lo stesso non eserciterà direttamente l’attività, ma si avvarrà di un superiore preposto. Una circostanza che finora era stata preclusa alle imprese individuali, mentre era stata consentita alle società.
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