Novità in arrivo per le colf e le badanti. Stando a quanto stabilito dalla commissione paritetica nazionale in data 18 gennaio 2012, infatti, con decorrenza dal 1 gennaio 2012 entrano in vigore i nuovi minimi salariali, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 36 dell’accordo di categoria.
Come ogni anno, anche ad inizio esercizio la commissione ha deciso di adeguare i minimi retributivi sulla base delle variazioni dell’indice Istat sul costo della vita, provvedendo pertanto ad un apprezzamento – pur non eccessivamene ampio in termini assoluti – che è già entrato in vigore per le persone appartenenti alla categoria interessata dall’iniziativa.
L’aggiornamento dei minimi salariali riguarda inoltre anche le indennità sostitutive di vitto e di alloggio che spettano alle domestiche a servizio intero (e pro quota a quelle che invece svolgono mezzo servizio, se sono occupate per notevole parte della giornata): a partire dallo scorso 1 gennaio, il valore di ogni pasto è fissato in 1,87 euro, mentre quello dell’alloggio in 1,57 euro.
Per quanto concerne gli orari di lavoro, la durata normale dell’orario di lavoro del personale domestico è quella concordata fra le parti, con un limite massimo di 10 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali per i lavoratori conviventi, o entro un massimo di 8 ore giornaliere non consecutive (per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni) per quanto concerne i lavoratori non conviventi.
Infine, sul fronte della presenta notturna del persona non infermieristico, per prestazioni assistenziali discountinue, la durata della prestazione non potrà che essere ricompresa tra le ore 20 (in precedenza, 21) e le ore 8 del giorno successivo. Nel caso in cui alla lavoratrice siano richieste prestazioni diverse dalla semplice presenza, le stesse devono essere retribuite aggiuntivamente.
Continueremo a tenervi informati su tutti gli aggiornamenti di questa materia.
Le badanti sono in gran parte pagate dai redditi di pensione delle persone da esse assistite: ebbene questi redditi sono stati bloccati dal governo Monti, mentre gli stipendi delle badanti continuano imperterriti a crescere a un ritmo del 2,5% l’anno! Trovo questa cosa vergognosa: le badanti sono iperprotette (aumenti automatici, scatti, per non parlare dell’imposizione di pagare le indennità di vitto ed alloggio anche nel caso della 13ma!), ma chi tutela i “datori di lavoro”?