La crisi economica ha portato negli ultimi tempi molte persone a rivedere il proprio lavoro, a riorganizzarsi e a investire in business che prima sembravano oramai al capolinea. Sono proprio i periodi di difficoltà economica, tuttavia, a spingere, attraverso una riconversione, i migliori progetti imprenditoriali. In Italia, ad esempio, per coloro che amano la natura e gli animali, il primo settore, il settore agricolo, riserva ancora tante interessanti opportunità. In alcuni post pubblicati prima di questo ci è capitato ad esempio di parlare della possibilità di diventare imprenditori agricoli o apicoltori.
In questo post vogliamo invece descrivere la possibilità di avviare un business nel settore agricolo avviando un allevamento di animali da cortile. Vogliamo infatti fornire le prime indicazioni necessarie per coloro che hanno il desiderio di mettersi in proprio e sfruttare le opportunità offerte da tale mestiere a contatto con il mondo naturale.
> Come diventare imprenditore agricolo
Come diventare allevatore di animali da cortile
Come tutte le attività imprenditoriali o da lavoro autonomo, anche l’avvio di un allevamento di animali da cortile può essere pensato in un primo momento come un’attività che si svolge parallelamente al lavoro che già si svolge. Come tutti i business anche questo, infatti, richiede passione, tempo e un piccolo investimento iniziale, ragioni per cui è sempre meglio avere una prima entrata su cui fare affidamento e avviare il business impegnando il proprio tempo libero.
Gestire un allevamento di animali da cortile è un’attività a contatto con la natura che si svolge all’aria aperta. Oggi sempre più persone stanno riscoprendo i benefici di una alimentazione sana e una vita equilibrata e molti tendono a diventare esigenti in fatto di cibo e carni bianche in particolare. Ecco perché l’allevamento di animali da cortile potrebbe essere un business in grado di sfruttare una nicchia di mercato di recente formazione.
Passando alle circostanze pratiche dell’attività, per avviare un business di questo tipo avrete in primo luogo bisogno di un certo investimento iniziale, anche se piccolo. Una parte delle risorse a disposizione serviranno ad esempio all’acquisto di un terreno agricolo in cui impiantare l’allevamento, qualora non lo si possieda già. Sarà sufficiente anche un terreno non molto esteso.
In secondo luogo ci sarà da superare lo scoglio della burocrazia. Un allevamento di animali da cortile richiede in genere la presenza di una stalla o di un pollaio per il ricovero degli animali. In Italia, quindi, si dovrà puntare su un terreno agricolo il cui piano regolatore prevede la costruzione di stabili di questo tipo. Il Comune potrà fornire tutte le risposte in merito, ma il consiglio è comunque quello di non acquistare un terreno non edificabile.
Sarà poi necessario soddisfare tutti requisiti previsti dalla normativa Asur, dal momento che si tratta di una produzione di beni destinati all’alimentazione umana, che devono sottostare a regole precise. In unione a questo, si possono trovare informazioni aggiuntive contattando le associazioni per l‘imprenditoria agricola presenti sul territorio, alcune delle quali potete trovare indicate nel post su come diventare imprenditore agricolo che abbiamo suggerito all’inizio.
Prima di aprire la vostra attività, infine, tracciate un business plan che elenchi tutte le diverse voci di spesa, in cui comprenderete costi degli animali, box e mangimi. In questo modo avrete un’idea più chiara sul vostro progetto.