Tra i tanti tipi di allevamento che si possono realizzare in Italia ti è quello ittico, ovvero relativo ai pesci e alle altre specie marine. Questa possibilità nel nostro paese è data anche dall’alto numero di coste che può vantare la nostra penisola, la quale si presta ad offrire luoghi adatti a tali colture.
L’allevatore ittico è dunque un imprenditore che per lavoro si dedica all’allevamento di pesci o di molluschi, sia in acqua dolce che in acqua salata a seconda della specie. Lo scopo di questa attività è la vendita dei prodotti ittici, dunque si tratta di un lavoro in cui ci può cimentare se si ha un certo spirito imprenditoriale, in quanto si dovrà cercare di acquistare un allevamento già avviato e attivo oppure impiantare un nuovo allevamento, cosa che richiederà un certo investimento iniziale. Si dovrà poi pensare alla sua gestione affinché diventi il più produttivo possibile.
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Coloro che vogliono intraprendere questo lavoro non devono compiere un percorso particolare di studi, ma acquisire delle conoscenze specifiche nella gestione delle varietà che si vogliono allevare e soprattutto fare in modo di accumulare tanta esperienza. Non si tratta in generale, infatti, di un lavoro che si può improvvisare, ma è necessario avere una buona conoscenza della specie a cui ci si dedica.
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Vediamo quindi come è possibile diventare allevatori ittici, cercando di capire quali sono le mosse più convenienti da fare per arrivare a svolgere tale professione.
Come diventare allevatori ittici
Per diventare allevatori ittici ci sarà bisogno di acquisire in primo luogo delle conoscenze specifiche delle specie che si vogliono allevare. Per ottenere conoscenza e competenza è possibile anche frequentare dei corsi di formazione che vengono organizzati nelle città in cui questa attività è molto sviluppata. I corsi in questione possono essere organizzati da enti pubblici di diverso tipo o istituti scolastici privati e fornire attraverso le lezioni anche nozioni di tipo contabile o logistico.
Tra le numerose specie che si possono allevare vi sono i pesci, i molluschi e i crostacei, come ad esempio i gamberi di acqua dolce, che danno luogo alla astaciocoltura.
Per chi vuole dedicarsi a questa attività, tuttavia, l’esperienza sul campo rappresenta un requisito fondamentale. Ci si potrà allora dedicare a lavorare per un periodo di tempo limitato presso un allevamento ittico già avviato, in modo tale da conoscere tutti gli aspetti di questo settore, come ad esempio i tempi e i modi dell’alimentazione o della riproduzione delle specie che vengono allevate.
O anche il momento giusto in cui queste ultime raggiungono il peso giusto e le dimensioni minime per poter essere vendute e commercializzate. Per acquisire una discreta esperienza nel campo sarà necessario seguire tale allevamento ittico per circa un anno, in modo tale da conoscere gli aspetti che riguardano anche la gestione dell’ allevamento ittico nelle diverse stagioni o le necessità di manutenzione delle strutture.
Acquisite tutte le conoscenze in merito si potrà pensare di mettersi in proprio, avendo a disposizione un capitale iniziale per sistemazione delle vasche e il rispetto delle varie leggi regionali per l’ acquacoltura.