Esistono molti modi per diventare imprenditore agricolo, argomento al quale abbiamo già dedicato un articolo su questo blog. Se il vostro desiderio è quello di mettervi in proprio e di sviluppare un business anche parallelo al lavoro che già svolgete, uno dei possibili lavori a disposizione che vi farà stare a diretto contatto con la natura è quello dell’apicoltore. La professione dell’apicoltore, infatti, si può svolgere comodamente anche portando avanti un altro business o il proprio lavoro abituale. In più, in qualsiasi attività imprenditoriale, è sempre necessario cominciare a fruire della propria autonomia con piccoli passi.
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Il mestiere dell’apicoltore, però, anche se può iniziare come un secondo lavoro o un hobby, non deve mai essere un mestiere improvvisato. Le api, seppur molto autosufficienti, sono una popolazione di insetti che vivono in un equilibrio naturale molto delicato e sconvolgere i loro parametri vitali per errore può comportare anche un grave danno biologico.
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Vediamo quindi quali sono i passi iniziali da compiere se si vuole intraprendere questa affascinante professione e migliorare – senza dubbio – la propria qualità della vita.
Come diventare apicoltore
Le api più allevate al mondo appartengono alla specie chiamata Apis Mellifera, la cui famiglia sociale è organizzata in tre grandi ordini: quello dell’ape regina, delle api operaie e delle api di sesso maschile. Il buon apicoltore deve avere come prima dote una grande passione per questi piccoli insetti e il mondo vegetale e animale in particolare, approfondendo la conoscenza biologica degli animali e tutte le loro sfumature.
L’apicoltore deve conoscere approfonditamente gli equilibri necessari alla produzione del miele, che è il fine ultimo di questo attività imprenditoriale, anche se si tratta di lavoro che oggi può avere anche importanti risvolti etici. La produzione del miele nel caso specifico viene compiuta dalle infaticabili api all’interno di un alveare non naturale, l’arnia, costruita dall’uomo.
Il lavoro dell’apicoltore è quello di creare le condizioni necessarie alla produzione di prodotti naturali come il miele, la pappa reale, la cera d’api, il polline, la propoli e l’apitossina. Il secondo requisito necessario a coloro che vogliono intraprendere la professione è quindi un corso didattico sulla materia e le tecniche da utilizzare. Tali corsi si possono frequentare sia attraverso le università italiane, in quanto l’apicoltura è una branca della zootecnia, sia in centri privati.
Un buon consiglio, tuttavia, per iniziare, è quello di rivolgersi ad una associazione o ad un consorzio locale di apicoltori presente nella zona, in modo tale da imparare a muovere i primi passi. L’apicoltura è una professione che richiede anche molta esperienza a chi la esercita.
Esistono anche dei siti internet in cui è possibile reperire le informazioni necessarie per avviare la propria attività. Si può ad esempio consultare il sito del FAI, la Federazione Apicoltori Italiani. Una seconda risorsa utile è invece costituita dal sito www.forumdiagraria.org in cui è possibile entrare in contatto con chi già esercita questo mestiere.
Per avviare l’attività dopo i primi passi e la formazione iniziale sarà necessario avere a disposizione un terreno – bastano poche decine di metri quadrati – e acquistare le strutture necessarie. E’ sempre consigliabile iniziare con poche arnie, ne bastano due o tre.