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Come diventare artigiano e aprire un’attività

A volte anche un episodio negativo può essere la spinta a trovare nuove strade nel mercato del lavoro. E’ così successo anche in Italia che la crisi economica abbia indotto molte persone a cambiare il proprio tipo di attività riscoprendo a volte professioni e mestieri che sembravano dimenticati. Un esempio tipico di questo fenomeno, a partire dal 2008 in avanti, è stata la riscoperta dell’artigianato, con il il recupero di mestieri un tempo molto diffusi ma poi abbandonati. Ancora oggi tuttavia è possibile dedicarsi al mondo dell’artigianato e aprire una propria attività. 

Secondo alcuni studi le professioni del futuro saranno in parte orientate verso il mondo dell’artigianato. Da un punto di vista giuridico, la legge definisce artigiani coloro che esercitano in modo prevalente una attività che richiede l’uso della mani. Questo tipo di lavoro sta sicuramente guadagnando terreno in Italia e potrebbe non essere una idea sbagliata mettersi in proprio in tale settore.

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Cerchiamo di capire quindi come è possibile intraprendere una attività artigianale, assecondando una propria passione o abilità, e quali sono gli step necessari per intraprendere tale percorso professionale.

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Come diventare artigiano e aprire un’attività

Per diventare artigiano in genere un lavoratore ha bisogno di tre cose in particolare. Avere a disposizione una propria ditta artigiana, cioè uno spazio fisico in cui lavorare, aprire una partita IVA per la fatturazione necessaria e registrare in modo ufficiale la propria attività presso il registro delle imprese artigiane.

Vediamo quindi più nel dettaglio gli step da superare per diventare artigiani. Per aprire una impresa artigianale sarà in primo luogo necessario decidere forma giuridica che si vuole dare alla propria impresa tra quelle a disposizione – srl, sas o snc – e successivamente aprire una partita IVA relativa quest’ultima, cosa per cui è in genere necessario l’intermediazione di un commercialista. Queste prime due operazioni andranno compiute circa 30 giorni prima dell’inizio dell’attività stessa. Ci si potrà anche rivolgere alle associazioni di categoria per avere supporto.

Il terzo passo è quello di registrarsi presso il registro delle imprese artigiane della propria città. Una volta a posto con questi primi step burocratici potete dedicarvi anche ad impostare la vostra attività nella maniera più conveniente possibile, cercando di rispettare la tradizione ma anche di essere innovativi nel vostro settore, ovvero sperimentare nuovi materiali, tenere d’occhio i nuovi trend, offrire servizi in più a chi utilizza i vostri prodotti, utilizzare le nuove strategie del web marketing, etc.

Se lavorate nel settore tessile potete pensare di prendere contatti con delle case di moda che cercano lavori altamente specializzati. Anche per avere una formazione migliore nel vostro campo, in Italia esistono diverse scuole in cui è possibile imparare un mestiere tradizionale facendo però riferimento alle tecniche di lavoro più aggiornate. A Milano o a Vicenza si possono trovare istituti simili, che lavorano in collaborazione con altre realtà produttive del paese, a volte di più grandi dimensioni.

L’attività artigianale può dunque essere oggi una valida risposta alla crisi economica che riduce le possibilità di impiego in altri settori.

 

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