Uno dei possibili lavori da svolgere in Italia e nel mondo è quello dell’autotrasportatore. Si tratta di una professione diventata nel corso degli anni abbastanza richiesta, in quanto è risaputo come il trasporto nazionale nel nostro paese si svolga per la maggior parte su gomma e non su altri mezzi, come il treno e l’aereo, a causa anche della conformazione geografica del territorio. Autisti di tir, truck, camionisti e padroncini in Italia percorrono quotidianamente lunghe distanze al fine di trasportare beni e prodotti da un luogo all’altro della nazione. Si deve poi aggiungere che l’incremento del commercio elettronico ha dato nuovo impulso a questa attività e al settore della logistica in generale.
Può quindi essere un’idea decisamente positiva in questo periodo decidere di costruirsi una professione all’interno del settore dei trasporti, soprattutto se avete una certa passione per la guida e amate i lavori che vi portino a compiere numerosi spostamenti. Non dimenticate, inoltre, che nel settore dei trasporti si può lavorare anche come imprenditore di se stessi, avviando una attività in proprio.
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In questo post vogliamo quindi cercare di capire meglio come diventare un professionista del settore dei trasporti, un autotrasportatore o un camionista e fare luce sui passi da intraprendere e gli adempimenti burocratici da compiere nel caso in cui si voglia aprire una ditta e mettersi in proprio.
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Come aprire un’attività nel settore dei trasporti
Per potersi mettere in proprio nel settore dei trasporti è necessario in primo luogo concentrarsi su alcuni aspetti principali di questa professione. L’apertura di una attività imprenditoriale comporta ad esempio la necessità di avere a disposizione un certo capitale da investire, il fatto di avere idee abbastanza chiare sul tipo di azienda da aprire e l’opportunità di conoscere abbastanza bene il settore di mercato in cui ci si vuole inserire.
Si può iniziare poi dal considerare che nel settore dei trasporti esistono diverse tipologie di imprese che si possono aprire. Ci sono infatti quelle di trasporto pubblico e privato per i passeggeri, ma anche le ditte di spedizioni e i corrieri espressi, oppure il trasporto di tipo sanitario. L’ideale sarebbe quindi quello di realizzare una piccola indagine preventiva nella zona in cui si decide di lavorare capire quale di queste attività è più richiesta e meno praticata.
Una volta deciso il tipo di attività che si vuole aprire nel settore dei trasporti è necessario contattare la commissione locale di pubblica utilità per conoscere quali sono i requisiti richiesti all’azienda. Si può infatti avere bisogno di un permesso o una licenza statale o regionale per svolgere il proprio lavoro.
Per cominciare a lavorare come autotrasportatore si avrà necessità di avere a disposizione dei veicoli. Questi si possono comprare anche di seconda mano, singolarmente o in flotta, per avere un risparmio sul prezzo, ma devono essere sempre prima revisionati da un tecnico esperto. In secondo luogo sarà necessario prendere anche contatti con una compagnia di assicurazione per la stipula di una polizza.
Un ulteriore aspetto da curare sarà poi quello della promozione, in modo da far conoscere il proprio marchio e servizio. Ottima l’idea di avere un sito web aziendale.
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