Quello della baby sitter è uno dei lavori con cui molte donne, ancora oggi, vengono introdotte nel mondo del lavoro. Già in giovane, infatti, può capitare di svolgere questa professione durante il periodo estivo o nei ritagli di tempo. Si tratta di un lavoro di grande responsabilità e di inestimabile soddisfazione, perché aiuta a conoscere meglio il mondo infantile, se stessi e quello del lavoro. Fare baby sitting è al tempo stesso un modo per diventare più responsabili e tornare un poco bambini.
Si tratta di un lavoro che può essere svolto da molte categorie di persone, tra cui gli studenti universitari, i lavoratori part time e coloro che sono disoccupati o alla ricerca di una nuova occupazione. Quello del baby sitting è infatti un lavoro abbastanza versatile, che si può praticare a tempo pieno o parziale e che permette di ottenere una prima fonte di reddito o una fonte alternativa.
Ma come è possibile iniziare a lavorare in questo settore, se non lo si è mai fatti? Come è possibile avviarsi a questa professione?
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In questa piccola guida troverete tutti i consigli più utili e le informazioni necessarie per poter iniziare a lavorare come baby sitter nel posto in cui vorrete, in Italia o all’estero.
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Come diventare baby sitter
Non vi sono al momento delle scuole apposite che preparino a diventare delle baby sitter. Per trovare lavoro nel settore, quindi, sarà necessario utilizzare il passaparola e la propria rete di conoscenze. All’interno del proprio palazzo o del proprio quartiere si può infatti già spargere la voce presso le famiglie che hanno figli e sono per caso alla ricerca di una tata seria e affidabile.
Ci si può proporre anche realizzando dei volantini che mettano in risalto la propria attitudine con i bambini, la propria esperienza pregressa e la propria disponibilità oraria, a parte i recapiti telefonici per essere contattati.
Oggi, inoltre, grazie alla diffusione di internet e della rete, vi sono numerosi siti e portali che si possono utilizzare per mettere la propria inserzione. Un annuncio online potrà infatti raggiungere un numero ancora più alto di persone rispetto ad un annuncio cartaceo.
Non bisogna dimenticare, poi, che in molti comuni italiani esistono addirittura degli elenchi ufficiali delle persone che si propongono come baby sitter, sorta di liste di persone referenziate che rispondono a particolari requisiti. Non esiste però una normativa di riferimento a livello nazionale, quindi ogni aspirante dovrà informarsi presso il proprio comune di residenza.
Una volta pubblicato il proprio annuncio si cominceranno a ricevere le telefonate dei genitori. In occasione del primo colloquio telefonico sarà fondamentale presentarsi come una persona seria e affidabile e cercare di dare nel complesso una buona impressione, anche perché la concorrenza nel campo sarà molto elevata.
In occasione del colloquio di lavoro sarà invece opportuno presentarsi con un abbigliamento consono al proprio ruolo e con una certa dose di formalità. Sarà fondamentale, tuttavia, non solo dare una buona impressione ai genitori, ma anche stabilire da subito un buon rapporto con i bambini.